aigua spungia. guinizelli, iv-21 (5-26 ): prava natura / rincontra amor
su tutti i puntigli. guerrazzi, 5-26 : dunque, lascia correre l'acqua per
corrono addosso alli troiani. tasso, 5-26 : grida: -menti -e a dosso a
, acquistare. cassiano volgar., 5-26 (57): e però non potrà
olio, aglio e salvia. silone, 5-26 : sulla cappa larghissima del camino erano
aperta / restarono affibbiti. lippi, 5-26 : sendosi accorti / ch'egli hanno equivocato
re di francia. idem, 5-26 : venne [zanobi da strata] in
ultimo a venir via. pirandello, 5-26 : la larga strada del sobborgo, molto
loro soliti viaggi in inferno. silone, 5-26 : era piuttosto pingue, ben pasciuto
salcio pieghevole l'awolgi. pirandello, 5-26 : si tirò sul capo e si avvolse
deirutili, e delle amene. pea, 5-26 : preso dal baco della passione (
predilezione, di cure. marino, 5-26 : egli amante, egli amato, or
le capre alla pastura. svevo, 5-26 : sua moglie era più generosa e quando
non siano piuttosto animaleschi. vittorini, 5-26 : appena l'uomo si sente isolato nel
com'era ito il fatto. svevo, 5-26 : il facchino, un uomo tozzo
specie di condotto notturno. betocchi, 5-26 : chi in un buco scrive,
che: fortunatamente. svevo, 5-26 : buona che c'era stato il sorriso
e il mio destino. silone, 5-26 : sulla cappa larghissima del camino erano
ogni suo duolo amaro. boiardo, 5-26 : quando ranaldo vide la sua faccia,
di cipolle). silone, 5-26 : sulla cappa larghissima del camino erano
si serve come di scarsella. stuparich, 5-26 : non hai fantasia sufficiente per sentirti
fontanesi. savo narola, 5-26 : dicendo, e facendo dire a'complici
cime. g. del papa, 5-26 : passa pel centro della terra, per
assistere alla fatica molitoria. silone, 5-26 : sulla cappa larghissima del camino erano
le mie povere creature. botta, 5-26 : donne gravide, madri lattanti e
, se non fosse morta. chiesa, 5-26 : che odore da far girare la
po'da per tutto. piovene, 5-26 : la decadenza estetica può essere combattuta
in modo considerevole. pea, 5-26 : stanotte m'ha confessato che le mie
sostant. molte persone. savonarola, 5-26 : voi convertirete così dimoiti, e poiché
ed eversione. e. cecchi, 5-26 : nessuna sfrontata divetta arrotò mai terre
rovaio. a. pucci, 5-26 : levatasi dal parto la reina, /
vuote in segno di lutto. alvaro, 5-26 : aveva un viso largo e quasi
sembravano caratteristici di altre società. piovene, 5-26 : le case veneziane soffrono un quotidiano
difendendo come più verisimile. faldella, 5-26 : straziata dal colloquio avuto col dubitativo
; sapevo quale strada tenere. bcrnari, 5-26 : -nanni, non son cieco
tesoro empier suoi vani. guerrazzi, 5-26 : bisogna da ogni lato empire questo
quello che è in quistione. lippi, 5-26 : i buon compagni a una risposta
sua facondia esplosiva. e. cecchi, 5-26 : è curioso che un'amorosi tà
d'amore giammai ha pace. ariosto, 5-26 : era una fraude pur troppo evidente
vagheggiare temporali e piovaschi. pavese, 5-26 : da quando ci eravamo rivisti non
picciolina. a. pucci, 5-26 : levatasi del parto la reina, /
al fìgur. m. villani, 5-26 : venne [zanobi da strata] in
e nel rude pavimento. chiesa, 5-26 : le più belle prugne, quelle
fece paura. e. cccchi, 5-26 : nessuna divetta, a portare al parossismo
che gli fioccavano addosso. faldella, 5-26 : germanino annunzia a speranza che per
, a noi pare accidioso. fogazzaro, 5-26 : la nonna sedeva, con quella
muovessero appena, silenziosamente. piovene, 5-26 : le case veneziane soffrono un quotidiano
disoneste maniere. a. pucci, 5-26 : poi crescendo, a foggia masculina,
a lei si sta romita. guidiccioni, 5-26 : fosco desir non turba il bel
francesca gente non privado. fra giordano, 5-26 : questa pazienzia non si può avere
/ in così verde etate! fogazzaro, 5-26 : vedendo il contegno del giovine,
, frizze e fronde. sempronio, 5-26 : giace non lunge, / contumace
gente al suo signore. guerrazzi, 5-26 : o che i buoni esempi non hanno
donna od a farsi fuggitiva. botta, 5-26 : non pochi,...
campo di fumolenti nuvoli. pirandello, 5-26 : un greve, interrotto sfilar di
tante altre preziose galanterie. chiari, 5-26 : l'inglese mandate aveva alcune pietanze
le gambe loro snelle. lippi, 5-26 : alle gambe avendo messo l'ale,
arco sopra i fiumi. alvaro, 5-26 : era un uomo dai pochi capelli grigi
che io ne nacqui. savonarola, 5-26 : andate a queste donne che voi vedete
al figur. livio yolgar., 5-26 : filippo ha tutta peloponneso sotto sua
non far questa cattiva comparsa. alvaro, 5-26 : rideva anche, ma appena quant'
cristiani. m. villani, 5-26 : insegnò grammatica a'giovani di firenze
la moglie del sindaco. pea, 5-26 : m'ero accorto fino dalla prima visita
soldato. g. bassani, 5-26 : fronte bianca e alta, chiusa da
. region. gracula. bocchelli, 5-26 : io sono come le 'grole'.
incinte). brignole sale, 5-26 : uno fu che disse i guarda infanti
in atto di condurlo imbrigliato. monti, 5-26 : ogni eroina ha il suo destrier
; fecondatore. brignole sale, 5-26 : i guarda infanti... erano
mesi della impregnatura. brignole sale, 5-26 : i guarda infanti... erano
rondinella. crescenzi volgar., 5-26 : colgonsi le ghiande nel tempo che caggion
: acceso d'amore. forteguerri, 5-26 : di me i cuori son tutti incaloriti
- anche al figur. vittorini, 5-26 : quello che... meraviglia è
, l'incerata. cassola, 5-26 : una decina di uomini attende
là concorre colla perpendicolare. cavalieri, 5-26 : d'onde però si raccoglie che
imprudente, sconsiderato. sbarbaro, 5-26 : reprimo l'impulso di manifestare pubblicamente
rendere stitico. crescenzi volgar., 5-26 : le ghiande... sono alla
in pozze di materia infetta. palazzeschi, 5-26 : aveva avuto moglie, mortagli ancora
medici e d'avvocati. silone, 5-26 : il flagello della nostra epoca..
non potrà infreddare. fra giordano, 5-26 : siccome del fuoco non può uscire
, malanimo. fra giordano, 5-26 : da questa parte il potemo amare
innocente maldicenza. e. cecchi, 5-26 : non possono cantare cose tanto tremende
prova d'insencerità. silone, 5-26 : il flagello della nostra epoca
suon gli antri del monte. botta, 5-26 : per istrade e sentieri insoliti trapassando
animo); insinuarsi. betocchi, 5-26 : so che è cosa banale, ma
. ne rimarrebbe interdetto. svevo, 5-26 : restava a guardare, interdetto, il
, privo di vita. boriili, 5-26 : tutto rotola, tutto tende a diventare
irreconoscibile a me medesimo. galluppi, 5-26 : l'esistenza dell'io puro, e
, stabiliva le graduatorie. cassola, 5-26 : lanciò... l'idea
a le languide spalle. della porta, 5-26 : mi sta innanzi col collo languido
neppur l'aria la tocchi. pavese, 5-26 : ho sempre visto che la gente
oziosamente o inconcludentemente. allegri, 5-26 : l'aver a consumar quasi il tutto
lattanti ed i teneri parti. botta, 5-26 : vi erano vecchi infermi, donne
di sapore. crescenzi volgar., 5-26 : avicenna dice, che le foglie
di laon. e. cecchi, 5-26 : vivacissima polvere nera, confezionata alla
al consiglio di temistocle. guidiccioni, 5-26 : ei vide del rio vulgo aura nemica
consanguineità o parentela). caro, 5-26 : la nobiltà privata viene o da gli
riprovazione o castigo. beicari, 5-26 : per ubbidire all'uom giammai non lice
lutta crudel chiedendo pace. graf, 5-26 : ei bevve!... ahimè
, non raccapezzarsi. ariosto, 5-26 : io che divisa e sevra / e
/ quivi abitare sembra. pirandello, 5-26 : per il guasto o la rottura
non sarò il malanno. loredano, 5-26 : il non aver concesso a questo
con una semplicità misteriosa. sbarbaro, 5-26 : scende a tastoni la scaletta dove
a'fi'di stagno. pulci, 5-26 : io dubito che mal non ce ne
le cinque venire dalle mogli. allegri, 5-26 : delle mondane malefatte di qualche momento
e sul vostro maltalento! fogazzaro, 5-26 : la marchesa serbava la sua esterna
guida del conte chiaramonte. allegri, 5-26 : in sul pianerottolo, a marritta
domandano di essere espresse? sbarbaro, 5-26 : reprimo l'impulso di manifestare pubblicamente
vivo che agitavasi per lei. fogazzaro, 5-26 : la marchesa serbava la sua esterna
mi fa cangiar costume. tesauro, 5-26 : tu ancora t'infogni? ancor
spiritosissime nel lor 'meneghino'. svevo, 5-26 : il facchino, un uomo tozzo
di là mi vedesti unque. ariosto, 5-26 : non posi mente / che questo
debito di alcuni millioni. fogazzaro, 5-26 : la nonna sedeva, con quella sua
comparire un milan- tatore. alfieri, 5-26 : a tutti gli altri europei sempre
una connotazione enfatica). ghislanzoni, 5-26 : un meschino autoruzzo, che non
concedere il perdono. fra giordano, 5-26 : è dono di dio grande la tabulazione
le genti molestatrici severissimamente. segneri, 5-26 : non volea più fare ricorso alcuno
paura; bisognava potere. svevo, 5-26 : il signor aghios sfruttava le sue
non di molto momento. chiabrera, 5-26 : io del mio collo miglioro lentamente et
di rendersi immortale. vittorini, 5-26 : quello che io noto più forte in
- anche assol. baldinucci, 5-26 : l'acqua fa i chiari molto chiari
chetichella. a. pucci, 5-26 : donna berta nòne disse nulla, /
inanzi il senso nascosto. marchetti, 5-26 : amare ed ammirar soglion gli sciocchi /
male; navigato. loria, 5-26 : il grassone sapeva difendersi, quando lo
cosa di tanta importanza. mazzini, 5-26 : sai tu, che m'hai fatto
. a. pucci, 5-26 : quando la voce tra 'baron si
. nudèllo. lorenzo de'medici, 5-26 : la si leva nuda nudella /
. 000 scudi l'anno. tassoni, 5-26 : il papa non lo fece cardinale
eso si stima parimente reale. svevo, 5-26 : già sentiva il isogno degli amici
di una grande ombrellifera. comisso, 5-26 : le farfalle bianche, nere,
proposto. m. villani, 5-26 : con solenne festa il corono dell'ot-
sta'pure al quia. loredano, 5-26 : il non aver concesso a questo vecchio
conservavano gioventù di spiriti. betocchi, 5-26 : io so infatti che è vero,
e disuguali. g. del papa, 5-26 : l'orizonte retto altro non è
nostre orme sulla polvere. vittorini, 5-26 : quello che io noto più forte
inviolato per molti anni. tansillo, 5-26 : cinque portici all'ampia alta cisterna /
di chi ascolta). pasolini, 5-26 : quando io cominciavo a bere i miei
chiaccherio dei piccoli pappagalli. montale, 5-26 : giù sul trespolo s'arruffa il
. latini, rettor., 5-26 : dice vittorino che orator, cioè lo
commozione umana. e. cecchi, 5-26 : nessuna divetta, a portare al parossismo
sentimenti di cosmopolitismo. svevo, 5-26 : in viaggio bisognava conquistarsi degli amici
, / ispade e lance. sacchetti, 5-26 : appressandosi li due eserciti, per
, penetrante e volatile. cassola, 5-26 : neiraria c'era un penetrante odore
di quella. n. franco, 5-26 : il parto fu con tanta fatica della
perseverassemo in mutui parlamenti. ariosto, 5-26 : io che divisa e sevra /
, rifinito, perfezionato. chiabrera, 5-26 : i versi già non sono tutti ben
piacere della sua bellezza. sbarbaro, 5-26 : scende a tastoni la scaletta dove uccellano
esser morto. crescenzi volgar., 5-26 : le scorze delle ghiande fanno restrignere
di macchioline, picchiettato. chiesa, 5-26 : le più belle albicocche, quelle picchierellate
oppio entrate in voga. parise, 5-26 : nell'attimo in cui il capofamiglia di
e meglio da durare. lalli, 5-26 : nuove tazze colmàr presso a la tomba
in polvere. crescenzi volgar., 5-26 : le scorze delle ghiande fanno restrignere
della spada e ruppelo. la spagna, 5-26 : forte tagliando, orlando se riscosse
durante il mio governo. pratesi, 5-26 : quel palazzo era d'un signorotto
a concetti astratti). iacopone, 5-26 : posta ci hai l'anema bella,
da un'osteria a domicilio. alvaro, 5-26 : il cameriere aveva servito la minestra
disciolto un gemito sommesso. pratesi, 5-26 : il figliuolo di costui, maestro d'
di radice). zannoni, 5-26 : l'uno è il fondamento dell'aritmetica
radicato in un'opinione. alfieri, 5-26 : a tutti gli altri europei sempre i
un peso. ovidio volgar., 5-26 : guata come da prima i gioghi domano
di ogni calcolo di probabilità. calvino, 5-26 : il rischio (prevedibile del resto
la ricerca della verità. caro, 5-26 : la nobiltà privata viene o
l'amore. e. cecchi, 5-26 : la verità è ch'esse [serve
la fortuna piccola. n. franco, 5-26 : perché prima ch'egli nascesse cominciasse
le mettevano m pasticci. pasolini, 5-26 : « come va gioventù? » gridò
dal generale felicitazioni ed encomi. sbarbaro, 5-26 : reprimo l'impulso di manifestare pubblicamente
minima. g. del papa, 5-26 : l'acutissima punta d'un ago sottilissimo
della moltiplicazione del radicale. zannoni, 5-26 : l'uno è il fondamento delfaritmetica
il cielo è ancora gravido. pavese, 5-26 : da quando ci eravamo rivisti non
le ghiande. crescenzi volgar., 5-26 : la quercia, il rovere, il
quel gelo. g. bassani, 5-26 : « cos'è che hai? »
che prima erano quivi. pratesi, 5-26 : vestono poco pulitamente; il misero
, carne da radiazione? calvino, 5-26 : i virus, i veleni, le
mi morsi. idem, purg., 5-26 : quando s'accorser ch'i'non
). vasari [zibaldone], 5-26 : nel sopraccielo farei l'aurora in
-picchiettio di un tarlo. betocchi, 5-26 : lo sento intanarsi dentro l'anima,
-occhiata di disprezzo. stufarich, 5-26 : quando ci scambiamo certi sguardi,
indosso ciascuno sei pensi. pea, 5-26 : era facile capire di che razza di
(un alimento). giovannini, 5-26 : questa lupa, che rende il latte
turbinare del vento. bonsanti, 5-26 : raffiche di aria assolata...
figur. intontito. barilli, 5-26 : tutto rotola, tutto tende a diventare
3. immagine riflessa. montale, 5-26 : anche una piuma che vola può disegnare
molti coscritti per divertirmi. montale, 5-26 : anche una piuma cne vola tolti spietatamente
con rincrescimento del suo padrone. chiari, 5-26 : le spiacque estremamente la burla,
con ragguar- darmi riposatamente. tnssino, 5-26 : perdonatemi se così ardentemente parlo,
parte del cristianesimo americano. algarotti, 5-26 : voi mi date, disse la marchesa
pratica. p. tiepolo, lii- 5-26 : aperti i forzieri, minutamente si ricercomo
, rendendoli nuovamente attuali. fratelli, 5-26 : ho voluto rispolverare... la
di ammettervi ospiti. pratesi, 5-26 : per un centesimo affollano mensilmente di
riescita pure non male. silone, 5-26 : « l'articolo ha come titolo:
tanto », ella soggiunse. pavese, 5-26 : da quando ci eravamo rivisti non
corpo e fortezza dell'animo. caro, 5-26 : le vertù del corpo come sanità
lo cibo. crescenzi volgar., 5-26 : la quercia, il rovero, il
e delira quasi continuamente. chiesa, 5-26 : sai, quando fu in punto
sono ancora saldate? crescenzi volgar., 5-26 : le scorze delle ghiande fanno ristrignere
salsa tutto espresso. della porta, 5-26 : ha tanto poco sugo che,
tanto che restino morti. botta, 5-26 : l'ammiraglio... sbarcò le
, il cuore). pratesi, 5-26 : piangeva e chiedeva, col cuore sanguinante
seguito a un incendio. piovene, 5-26 : sono ammirevoli i lavori che compie il
per la santità della vita. genovesi, 5-26 : chi è... colui che
turchi. n. franco, 5-26 : il padre e la madre si trovarono
per sopra la perla. allegri, 5-26 : l'aver a consumar quasi il tutto
qualche volta ad angiolina. bacchetti, 5-26 : giorgio voleva comperarle un gioiello. lei
scoprimento della congiura ordita. brusoni, 5-26 : allegro ricciardo di intendere che lisetta
risparmio, a profusione. loredano, 5-26 : il non aver concesso a questo vecchio
, essere molto ricco. fogazzaro, 5-26 : se franco non aveva di proprio che
di più una selvadi oggetti. jovine, 5-26 : si aggirò... sgomenta nella
faccia / dell'uomo. barilli, 5-26 : 1 gabbiani seguono il 'piave'. sono
suol inalzar leggiera fronda. leopardi, 5-26 : sonare / di sconsolato grido /
ai sensi. dante, inf, 5-26 : or incomincian le dolenti note / afarmisi
lasso, si serba. marchetti, 5-26 : se fine insomma allo spezzar de'corpi
il vago lume ». guidiccioni, 5-26 : fosco desir non turba il bel sereno
dietro il palafreno. g. gozzi, 5-26 : poi da sé sola non s'apprende
senza tanti scrupoli. zannoni, 5-26 : vo'mi direte:...
già con il colletto slacciato. eco 5-26 : quando appare sul piccolo palcoscenico del
a gittare. crescenzi volgar., 5-26 : la quercia, il rovere, il
prima della chiesa. g. gozzi, 5-26 : fassi più esperto lo scrittore e
soffiarono via come pagliuzze. fogazzaro, 5-26 : se avesse potuto soffiar via d'un
sguardi sornioni e allusivi. pavese, 5-26 : nemmeno mi sembrava cambiato; era
lo predica vile e prepotente. alfieri, 5-26 : ora a tutti gli altri europei
cor ti raccomanda. a. pucci, 5-26 : quando la voce tra 'baron si
gli accresceva a proprio vantaggio. chiari, 5-26 : le spiacque estremamente la burla,
delle repiglia. vasari [zibaldone], 5-26 : seguitassi un sole che spunquali,
ver-mazioni sulla squisitezza de'cibi. soldati, 5-26 : la squisitezza, bigrazia quando noi
io tanto isregolatocome mi fanno. segneri, 5-26 : come i molestatori son tutti alcuni
qualche impresa utile e gloriosa. marchetti, 5-26 : se fine insomma allo spezzar de'
cosa apresso. v. borghini, 5-26 : se per mala sorte fusser rimasti
fratello, questa fiata ». pavese, 5-26 : parlava a testa bassa, la
pigri strascichi d'oro. montale, 5-26 : sul giro delle mura / strascichi di
il biglietto colle dita. arpino, 5-26 : coglieva un filo d'erba, lo
, orgogliosa e taccagna. pratesi, 5-26 : quel palazzo era d'un signorotto taccagno
d'una casa colonica. pratolini, 5-26 : all'ultimo piano venne ad abitare una
pirati capeggiati da sandokan. salgari, 5-26 : « tu sai che rispetto i tuoi
che non doveva farlo più. fratelli, 5-26 : ed ecco allora il guardiano dei
sostant. dante, purg., 5-26 : quando s'accorser ch'i'non dava
norie / all'isola. cassola, 5-26 : quando l'ebbero raggiunta [la
un angolo dell'atrio. montale, 5-26 : sul giro delle mura / strascichi di
l'amore ubidente. fra giordano, 5-26 : ancora però che sono più le pene
portarmi via la chiusa! sbarbaro, 5-26 : scende a tastoni la scaletta dove
cibo). crescenzi volgar., 5-26 : le ghiande son fredde nel primo grado
tutti dopo il tellurio. calvino, 5-26 : 1 virus, i veleni, le
interesse. dante, par., 5-26 : or ti parrà, se tu quinci
sullo strame degli accampamenti. sbarbaro, 5-26 : scende a tastoni la scaletta dove
me per servigio tuo. chiabrera, 5-26 : io mi vezzeggio poco, non volendo
, ne resta vittima. calvino, 5-26 : i virus, i veleni, le
, n. 2. chiabrera, 5-26 : la disposizione dell'ode io la lodo
a voi piace. a. pucci, 5-26 : poi che fatta fu sua voluntade,
entrò a sua volta. cassola, 5-26 : « due contro uno che siano a
. sincipite. i. neri, 5-26 : costoro vengon via rideti e lieti,
occhi per la sua bruttezza. pratesi, 5-26 : vi trova, uno di faccia