incarico, un'incombenza. segneri, 5-252 : io mi piglierò per pisa quella incum-
insolenza avvilita e maligna. silone, 5-252 : quando mi sento più avvilito,
giornata. e. cecchi, 5-252 : il teatro era illuminato a giorno;
cerca quale esso sia. piovene, 5-252 : nella battaglia elettorale i partiti di gubbio
di pettine della malibran. fogazzaro, 5-252 : anche il professore...
, a preghiere insistenti. fogazzaro, 5-252 : prese l'idea pure luminosa e scottante
miei propri pensieri ed affetti. fogazzaro, 5-252 : anche il professore, che aveva
dita, quasi spontanea dazione. botta, 5-252 : a questo modo parlava di loro
, la luce). barilli, 5-252 : l'aria di quei paraggi divenuta villosi
là. c. e. gadda, 5-252 : capegli effusi le vaporavano dalla fronte
sensibilità per il bello. piovene, 5-252 : vi è nel popolo umbro un estetismo
giovinezza. c. e. gadda, 5-252 : capegli effusi le vaporavano dalla fronte
lineamenti pieni di finezza. piovene, 5-252 : una civiltà consumata traluce nella distinzione
un odore). boriili, 5-252 : l'aria di quei paraggi divenuta villosa
, dieci o dodici monelli. svevo, 5-252 : il silenzio del rio era interrotto
(il sole). comisso, 5-252 : il sole era ancora forte, ma
le zone, secondo opportunità. jovine, 5-252 : mai, come quell'anno,
riuscire faticoso, molesto. barilli, 5-252 : venticinquemila chilometri di viaggio africano mi
dovevano passarlo a guado! comisso, 5-252 : gridavano di portarli dall'altra riva
fusa. e. cecchi, 5-252 : nell'aria attonita lascerebbe un impalpabile
precipitare le prime impressioni? caro, 5-252 : quanto a la calunnia, un
mestiero. p. f. giambullari, 5-252 : maravi- gliomi... che
di tutto l'uomo. bonsanti, 5-252 : un profondo scoramento aveva oppresso borghini
ma perché? e. cecchi, 5-252 : altro che sorveglianza. altro che
fede è la vera. guidiccioni, 5-252 : prego... l'e.
disposto / contra ginevra. caro, 5-252 : quanto a la calunnia, un
metterlo sopra la menda. poliziano, 5-252 : m. augustino maffei mi mandò la
di contrarietà. e. cecchi, 5-252 : i due trapezisti non si parlavano
mi saltò la mosca. monti, 5-252 : il caso / porta una freccia che
di fama. balbo, 5-252 : la nobiltà è nel fatto come nella
il capo per origliare. graf, 5-252 : van camminando insieme, a passi muti
facea l'arte della fabrica. marchetti, 5-252 : se talor dalla fucina ardente /
percorre). e. cecchi, 5-252 : nel silenzio si sentiva dalle scuderie
più complessivamente si considerano. gioberti, 5-252 : l'eresia dei protestanti e i
bella comitiva di sciogliersi. pratesi, 5-252 : dovendo viaggiare di notte e col
mio pregiatissimo signor stracotto. pirandello, 5-252 : perdoni, pregiatissimo signor avvocato!
dame presenti. e. cecchi, 5-252 : il teatro era illuminato a giorno;
povero amico, abbandonarmi. graf, 5-252 : ahi, che fiero dolore, /
aiutarla a emendarsi). tesauro, 5-252 : io ben sapeva / che gli orecchi
pulito, ma ramoso. marchetti, 5-252 : le nubi... / volan
dele me'ovre. esopo volgar., 5-252 : il signore iddio che è verace
rotoli di napoleoni d'oro. pratesi, 5-252 : « ho già raccolto quattromila lire
sicurezza ed ai suoi timori. botta, 5-252 : vorrei sapere qual sia il precetto
essere poca cosa. pratesi, 5-252 : non son capi di salacca duemila lire
, sventatamente, imprudentemente. monti, 5-252 : dicea carlo al bastardo alla scapata:
lombardia, qualcosa fece. fogazzaro, 5-252 : ella... pensò per tutta
servo alla maggiore delle republiche. botta, 5-252 : a questo modo parlava buonaparte di
e cavalier sgombran le strade. botta, 5-252 : allor uando l'esercito francese
con ambizioni di sublimità. bartolini, 5-252 : tutti... si capisce la
tacque. mar chetti, 5-252 : se talor dalla fucina ardente / sommerso
sconfitto in una disputa. bonsanti, 5-252 : non v'è getto di spugna che
e la corona stessa. marchetti, 5-252 : se talor dalla fucina ardente / sommerso
al mondo sopra tutti altero. graf 5-252 : eccelsa splende nell'azzurro profondo /
rettangolare. vasari [zibaldone], 5-252 : nell'altra testata [della tavola]
rubasti il degno elmetto. stuparich, 5-252 : « ah, maledetto! via codeste
. p. f. giambutlari, 5-252 : dianzi tra i vocaboli etruschi, avendo
, parlò con parole rotte. bernari, 5-252 : tuffò la testa nel guanciale per
ostentazione. g. morselli, 5-252 : il suo modo, non era l'
che fa innamorare. fogazzaro, 5-252 : anche il professore, che aveva infiltrazioni