che mi affluivano copiosi. idem, 5-152 : i veneti che, pure producendone
e schiavesca del seicento. stuparich, 5-152 : mi dicevo, con cinismo:
gli occorresse per cambiarsi. silone, 5-152 : ridiscese in gran fretta alla locanda
carrùbio si mise a gridare. fogazzaro, 5-152 : il ficus refiens che vestiva le
l'amato nido. l. bellini, 5-152 : io vi vo'pregare a compiacervi
profondità di pensiero). pallavicino, 5-152 : perché è più maraviglia il cavar
parte con l'altra. bartolini, 5-152 : ho consumato più lastre di zinco
desse anche sulla prima. bocchelli, 5-152 : - ha ragione, -disse,
un gesto). baldini, 5-152 : era una cameriera che spogliava una
un rullo di tamburo. piovene, 5-152 : ha [vercelli] una pro
altri come sonar l'organo. pea, 5-152 : seppi che la caccia il parroco
. c. e. gadda, 5-152 : gigi e il pittore combinarono, per
acqua calda. g. del papa, 5-152 : 4 caput enim, veluti tectum
faceva sembrare ancora più melodioso. piovcne, 5-152 : la spiegazione è corredata di esperienze
e fabbricatore di vini. bartólini, 5-152 : ho consumato più lastre di zinco
nella fanga della pescarina. betocchi, 5-152 : la barca è lì ferma, /
più frequenti a calena. pavese, 5-152 : era in buona col podestà e con
organizzando concerti). alfieri, 5-152 : chi 'l crederia pur mai, che
non spiega nulla ». vittorini, 5-152 : con la filologia, col tecnicismo,
, battete fino al cuore. pavese, 5-152 : giravano sull'automobile del segretario per
era fissata nel muro. fogazzaro, 5-152 : ad un cenno suo i ragazzi le
pezzi di legno leggero. barilli, 5-152 : si vedono dei galleggianti di forme
quasi come di giorno. piovene, 5-152 : dopo avere lavorato di giorno la
al gusto. l. bellini, 5-152 : io che sono stato sempre dolce quanto
, digestiva e diseccativa. fogazzaro, 5-152 : erano invece a disposizione di luisa
salì affa gola. svevo, 5-152 : si sentiva salire affa gola dei
mare irrotta dalla falla. betocchi, 5-152 : il barcaiolo / del vecchio traghetto
incudine / e di martello. alfieri, 5-152 : tai coronati pappagalli, / temprati
serve a appiccicare. bencivenni, 5-152 : de'peli delle palpebre rivolti in
-dilettare, interessare. genovesi, 5-152 : sallustio in quattro carte c'inzucchera,
industriale laniero. ferd. martini, 5-152 : arrivai primo a'pitti; e dico
lavorare taumaturgicamente. e. cecchi, 5-152 : in un certo senso, il tempo
potenza di un forte. botta, 5-152 : la sardegna... aveva
cristalli. leggi, bandi e ordini, 5-152 : il rhum, il rack ed
lunga come la quaresima. pavese, 5-152 : gridò che era stufo di musi lunghi
era saggiamente disfatto. e. cecchi, 5-152 : nella strada notturna, la macelleria
settentrionale del borneo. barilli, 5-152 : una flotta pittoresca di sambuchi, di
più valido e fidato. capuana, 5-152 : dopo un mese, era la mano
, frizionarsi. brignole sale, 5-152 : non occorre ad esser bello e
fìsica di generale malessere. stuparich, 5-152 : ero malato. il mio organismo fisico
o musicale, ecc. guidiccioni, 5-152 : ha uno stile grave e dolce:
misurarsi al titano sono buffi. alvaro, 5-152 : se avessi studiato, forse;
secondo la moda. pavese, 5-152 : questo lugli era sempre vestito come
di egemonia? g. bassani, 5-152 : era finito il tempo nel quale
un capriccetto da mezza signorina. pavese, 5-152 : venne il giorno che il sor
, e ridi di narciso. rajberti, 5-152 : è la lunga storia dell'infame
. immanuel romano, vi-11-1 io (5-152 ): qui de li ragazzi /
mancò ai due giovani. vittorini, 5-152 : accade spesso che grandi libri siano così
volto ombra lor fanno. marchetti, 5-152 : nuli'altro che aria orba di luce
, studiare e simili. pavese, 5-152 : gridò che era stufo di musi lunghi
i raggi del sol e. marchetti, 5-152 : resta per ordine la terra /
dell'isola. e. cecchi, 5-152 : alla cantonata vede pararglisi dinanzi quello
passaggio nella sua carrozza? silone, 5-152 : « anch'io vado a fossa
fatto. e. cecchi, 5-152 : si corre cosi da anni e anni
popoli vicini. g. bassani, 5-152 : non era un signore, lui:
allo zio crocifisso rimminchionito. pavese, 5-152 : venne il giorno che il sor matteo
ansiani. m. adriani, 5-152 : piemonte: piede del monte, falde
, o cagionevole o perseguitato. graf, 5-152 : tu [madre notte]
sarebbe stata un di più. vittorini, 5-152 : accade spesso che grandi libri siano
di casa. e. cecchi, 5-152 : m'immagino quello che ha finito allora
poveromo di mio marito. pavese, 5-152 : pover uomo, era vecchio e
prerogativa imperiale. ferd. martini, 5-152 : mi diceva [quintino sella] e
cerchi col moccolin l'occasione. botta, 5-152 : tanta paura aveva quel capitano vittorioso
cocciute, raggelanti. g. bassani, 5-152 : dai tuoi occhi tornava a scoccare
parrucca di canapa. e. cecchi, 5-152 : il ciottolo instancabilmente rotolato, corroso
l'altro è l'invidia. marchetti, 5-152 : succede ancor che le quadrate torri
centro e rintuzzare i rai. marchetti, 5-152 : mentre l'immagine per lungo /
per infelici accordi. bembo, 5-152 : i padri, per risarcire dell'armatetta
presto a'loro costumi. loredano, 5-152 : crederei ben d'esser mostrata a
ovunque sono e ripieni. monti, 5-152 : un altro scartabella il suo salterò
non me ne tocca. fratelli, 5-152 : costretto a quell'indugio dalla necessità di
come stiano le cose. banlli, 5-152 : una flotta pittoresca di sambuchi, di
satira della vanità maschile. pavese, 5-152 : venne il giorno che il sor matteo
(un colore). marotta, 5-152 : m'impadronirò [per dipingere] di
, tu andrai di là. marotta, 5-152 : giacinta schizzò il ritrattino di uno
la lista della spesa. bacchetti, 5-152 : il dottore si mise a tavolino
me ne voglio scuriosire. baldini, 5-152 : solo quando fui per bene scuriosito
i secoli. e. cecchi, 5-152 : un rottame abbronzato dai secoli non è
domestico dopo parecchi mesi. fogazzaro, 5-152 : i ragazzi le portavano fiori selvaggi e
forte sotto l'acquazzone. fratelli, 5-152 : era entrato sotto al portico un
, in continuo movimento. baldini, 5-152 : a seconda ch'ella veniva verso
calmare, placare. tobino, 5-152 : avevo pregato il cappuccino di smolcirlo,
lega savio e matto. fra giordano, 5-152 : tutto 'l corpo è pieno a
: essere senza dimora. pratesi, 5-152 : è venuto da me a dirmi che
fratello. p. f. giambullari, 5-152 : qui paccio; speditamente.
neppur pensare di squilibrarsi? tobino, 5-152 : 1 fascicoli si squilibrarono.
in continuazione. bùgnole sale, 5-152 : non occorre ad esser bello e ben
. spregevole, vile. alfieri, 5-152 : che tai coronati pappagalli / temprati re
con carbone. le sale, 5-152 : non occorre ad esser bello e ben
com'acqua spunga. l. bellini, 5-152 : questa tal cosa dell'ossa,
percorso fatto. e. cecchi, 5-152 : lì davanti il tassametro anch'esso galoppa
quindi poco comunicativo). vittorini, 5-152 : accade spesso che grandi libri siano così
potenti bestemmie di prima. pavese, 5-152 : gridò che era stufo...
lungo i capelli. bugnole sale, 5-152 : non occorre ad esser bello, e
e le grazie della vita. svevo, 5-152 : era. un modo di torturarla
basse a persiane verdi. barilli, 5-152 : la collina verdissima sopra i sobborghi è
siamo chiamati cristiani. marsilio ficino, 5-152 : lo spirito del signore è sopra
, come abbiamo veduto. verga, 5-152 : ma ti giuro che se mi capiti
vero amore d'interna libertà bacchetti, 5-152 : « ha ragione », disse «
tua laida canzone? idem, 5-152 : spargetevi di cenere, / avveniristi tutti
sbatteanastroeti dicecheseiincantevole ». g. culicchia, 5-152 : ilresto della classe si è buttato