non se n'accorsero. tasso, 4-95 : ma se prima ne gli atti ella
affrettato. dante, purg., 4-95 : allor sarai al fin d'esto sentero
, di remotissime campane. baldini, 4-95 : niente è più dolce di tutto
». idem, inf., 4-95 : così vidi adunar la bella scola /
landino, 29 [inf., 4-95 ]: altissimo canto chiama la poesia,
prospettive a quelle torri. baldini, 4-95 : un corso rettilineo...
sé da questo guardasse. bembo, 4-95 : a fine di poter di qualunque
'auta '. s. majfei, 4-95 : immemorabil fu l'uso e
l'aure agitare armoniosamente. palazzeschi, 4-95 : per essere un ragazzo di quattordici
canti / e li disperde. baldini, 4-95 : belle corti si celano dove il
e quanto di spontaneità? palazzeschi, 4-95 : in lui non era ancora artifizio alcuno
dura. idem, purg., 4-95 : quivi di riposar l'affanno aspetta.
da tutti i freni. palazzeschi, 4-95 : i due sorrisi, prima di compiacenza
distrutte, rovina su rovina. brancoli, 4-95 : un povero idiota zoppo..
questa stagione d'inverno. brancati, 4-95 : un povero idiota zoppo,..
poi per allargarle. c. gozzi, 4-95 : spesso s'udia gridare: «
cantori o di cantatrici. marino, 4-95 : benché né di cantor, né di
elemento naturale dove guazzare. brancoli, 4-95 : ragionavano fra di loro di politica,
suo sostenimento delle alie. palazzeschi, 4-95 : sorrise schiudendo appena le labbra in
lettere e istruzioni de'dieci di balia, 4-95 : gli mostrerai ch'esso ha veduto
corto manico di legno. verga, 4-95 : la prima cazzuola per incominciare a fare
ben guardar questa nostra chiusura. bencivenni, 4-95 : asprezza di vita è altresì come
se lo ficca in bocca. brancoli, 4-95 : se ne stava...
pan per focaccia. berni, 4-95 (i-121). era di scrima maestro
. s. agostino volgar., 4-95 ; o compunzione santa, come se'
concordia. s. agostino volgar., 4-95 : 0 compunzione santa, come se'
ricevere. s. agostino volgar., 4-95 : o compunzione santa, sanza te
compimento, termine. giamboni, 4-95 : e dipo'il malvagio cominciamento di
corruzione morale e spirituale. giamboni, 4-95 : dipo'la divisa di questa preda,
e di abilità dimostrata. verga, 4-95 : la prima cazzuola per incominciare a
disiderosamente tegnamo il camino. bencivenni, 4-95 : fate disiderosamente tanto, come potete,
e mezzadro. giamboni, 4-95 : dipo'la divisa di questa preda,
carico di durissimi frutti. alamanni, 4-95 : or la tagliente scure il buon
nella sua mente un'eco. baldini, 4-95 : belle corti si celano dove il
; infallibilmente, immancabilmente. bencivcnni, 4-95 : tu amerai dio di tutto tuo cuore
forestieri in cerca di monumenti. nievo, 4-95 : me la spassai spingendo le mie
sonno e tesser desto. marino, 4-95 : dato al lungo digiun breve ristoro,
gradimento con esultanza infantile. brancoli, 4-95 : un povero idiota zoppo..
. e al figur. marino, 4-95 : dato al lungo digiun breve ristoro,
, tu favelli bene. casti, 4-95 : libertà, di cui tanto si favella
chiederlo al marchese incontri. forteguerri, 4-95 : il piacer crebbe, quando da'
in firenze molti altri. lalli, 4-95 : enea fra tanto studiato avea / de'
. disonestamente, dissolutamente. bencivenni, 4-95 : le cinque vergini savie significano quelli
cavarsi d'impiccio. grazzini, 4-95 : non credi che si sia altri che
nel profondo azzurro sottostante. pratolini, 4-95 : mi parve di avere sempre avuto
il sole dilegua e strugge. casti, 4-95 : libertà, di cui tanto si
anche al fìgur. luca pulci, 4-95 : la bella aleandrina è in negra vesta
giocondo, il ferino. bocchelli, 4-95 : la tua fresca persona invita alle
più che da altri. lambruschini, 4-95 : a manifestare agli estranei lo stato della
carceri giudiziarie di cagliari. pavese, 4-95 : che credete che a buon conto lo
rispondere per le rime. berni, 4-95 (i-121): era di crisma maestro
guardare non la potremo. bencivenni, 4-95 : le cinque vergini savie significano quelli
; colpo d'aria. grazzini, 4-95 : io n'ho preso questa notte una
sieno per lo corpo imbellire. idem, 4-95 : queste sei foglie dinanzi dette imbelliscono
chi lo riceve. petruccelli della gattina, 4-95 : non seppe resistere all'impulsione di
ma in significato d'inciampare. gigli, 4-95 : il volgo sanese dice 'inciampicare
del crudo e procelloso regno. marchetti, 4-95 : benché noi... /
sostenuta oggidì dalla sola paura. gramsci, 4-95 : quella che fu per molto tempo
regione; sviluppo industriale. gramsci, 4-95 : l'agglomeramento della popolazione in centri
/ aperse tutte. anguillara, 4-95 : la fedel toppa non consente, /
disonestamente. fra cherubino, 4-95 : per li vostri mali esempli gli fate
-anche al figur. imperiali, 4-95 : qual meta avrà questo camin, se
delle armi. v. borghini, 4-95 : in quel libro si legge: '
di tempo in tempo. leopardi, 4-95 : ecco, alla vaga / tua spoglia
ne salisse in vanagloria. beicari, 4-95 : o iddio padre, o pace incomprensibile
amore vostro non sia. tasso, 4-95 : se prima ne gli atti ella
. f. f. frugoni, 4-95 : io son colei / che col funereo
del loro antico vigore. marchetti, 4-95 : già manca l'etade, e già
questa cara patria italiana. gramsci, 4-95 : le « cento » città italiane sono
. gocciolante, stillante. marchetti, 4-95 : i fiumi / non si crear da
e non resta niente. bonsanti, 4-95 : si compiacque di lavorarci intorno con
di tali possibilità. casti, 4-95 : libertà, di cui tanto si favella
.]. de luca, 1-14- 4-95 : in tal caso entrerà l'immunità a
elemento di riferimento. marsilio ricino, 4-95 : noi ritroviamo la natura della vita
lunghessa sponda del po. praga, 4-95 : otto grosse candele ardevano intorno alla
(uno scritto). rajberti, 4-95 : seguono due pagine così luride da
e dignitosamente umili verso tutti. ghislanzoni, 4-95 : le vere spie, i veri
anima. dante, par., 4-95 : alma beata non poria mentire, /
d'ogni nostra vittoria? imperiali, 4-95 : qual meta avrà questo camin,
, le malefatte possibili. grazzini, 4-95 : -ogni cosa gli perdonerei, purch'ei
facevano una soavissima melodia. castelvetro, 4-95 : la tragedia o la favola, che
morale arricchita a tempo. calandra, 4-95 : guido cominciò con voce misurata,
/ e morbida la voce. calandra, 4-95 : cominciò con voce misurata, morbida
mosca: esserne infastidito. lalli, 4-95 : l'afflitta di don, che si
campagne la lepre in fuga. silone, 4-95 : nessun carbonaio, nell'avvenire,
nutricava un generoso fonte. marchetti, 4-95 : e 'l mar, le fonti
l'odore della sua polvere. botta, 4-95 : le pratiche...
. f. d'ambra, 4-95 : io ti vo'rispondere, / come
-che spira dal mare. moretti, 4-95 : due piedini rapidi che forse / son
purpurei fiori un nembo sparga. tasso, 4-95 : se prima ne gli atti ella
morale; prezioso. bencivenni, 4-95 : e'conviene che a questo fiore [
regina. c. gozzi, 4-95 : e'mi fu tolto senza fallo;
. apparato, pompa. assanno, 4-95 : se le spagnuole hanno per esempio
goffo e brutto. della porta, 4-95 : tu perché stai mirando a me,
nella collaborazione al governo. alfieri, 4-95 : io te fanciullo, o giugurta,
-vezzegg. patitùccio. pratesi, 4-95 : dopo un anno ritornò come rinovellata:
di rose bianche avvizzite. volponi, 4-95 : tra le bende di una mano
spreg.). della porta, 4-95 : perché mi stai mirando, misser
. -pensoso. praga, 4-95 : le fanciulle... portavano in
furente, un disperato revoluzionario. pellico, 4-95 : maroncelli mi parlò del suo processo
condizioni molto svantaggiose. bianciardi, 4-95 : certo, ti pigliano per il collo
di quel naso poroso. brancati, 4-95 : grosse lacrime le rotolavano sulla faccia
consente. idem, par., 4-95 : io t'ho per certo ne la
facciamo stima. ariosto, sat., 4-95 : laurin si fa de la sua
f f s. antonino, 4-95 : esso signore spesso ricerchi l'orto
rinforza errando. f. fona, 4-95 : così, passando dalle parole all'onte
dipartire. f. pona, 4-95 : così, passando dalle parole all'onte
fiocco; aprirono la scatola. cassola, 4-95 : mio padre mi ha mandato dei
(la fine). giamboni, 4-95 : il malvagio cominciamento di quelli di
e restauratori. ferd. martini, 4-95 : la compromettente leggenda ['viva
sui bassifondi della città. volponi, 4-95 : tra le bende di una mano pendeva
. s. agostino volgar., 4-95 : questa [lacrima] ispegne i movimenti
che mai uscisse di riga. passeroni, 4-95 : quell'amor ch'esce di riga
materiali posti in mezzo. bucini, 4-95 : se guttemberg moltiplica il pensiero colla
fiato. dante, purg., 4-95 : ouand'ella [la montagna] ti
per farvi li riscontri. anguillara, 4-95 : se ben la fedel toppa non
rosso il villan mezzo ignudo. pigafetta, 4-95 : la regina era iovene e bella
rotolare verso il fossato. grancati, 4-95 : grosse lacrime le rotolavano sulla faccia
insensibile alla passione amorosa. carrieri, 4-95 : quante leghe quante miscele, / grande
simile alla vostra salutazione ». dominici, 4-95 : privato m'ha [il signore
un determinato risultato. bonsanti, 4-95 : l'ora insolita scelta per la visita
scoprendosi il capo. dominici, 4-95 : terminati sono gli scappucciali e le salutazioni
stravagante. p. verri, 4-95 : portano [le donne di dresda]
» « affogo qui ». calandra, 4-95 : « avanti, avanti! quando
avesse suo fonereo letto? pigafetta, 4-95 : la regina vene uno giorno, con
ran nel tuo cerchio mali! beicari, 4-95 : 0 iddio padre, o
-con uso avverb. calandra, 4-95 : una sera d'inverno, in una
affrancare, riscattare. imbriani, 4-95 : il tentativo non gli riuscì meglio degli
tenner dietro. a. adimari, 4-95 : deh, senti della vigna il gran
grave e largo e saggio. imperiali, 4-95 : fra tanto io dicea sì dentro
chi la guardasse. idem, infi, 4-95 : così vid'i'adunar la belo
-sfiancare animali da lavoro. marchetti, 4-95 : benché noi degli aratori armenti / snerviam
averli lavati. pigafetta, 4-95 : la regina... aveva la
era in sorte alla terra. balbo, 4-95 : coloro che sorvolano così poco da
che non si poteva udire. praga, 4-95 : squillò sottilmente un campanello. don
ciclistica. g. brera, 4-95 : a saint-malò arriva dopo la spesa-pane,
ha valore enfatico). silone, 4-95 : in quei tempi, non so se
; pubblicato, edito. castiglione, 4-95 : delle cose che non sono necessarie d'
di erbe aride e caduche. bernari, 4-95 : giungeva [la sera] sul
una rivoltella a tamburo. volponi, 4-95 : tra le bende di una mano pendeva
o di rosso colore. beicari, 4-95 : o iddio padre, o pace incomprensibile
terze persone nei nostri sentimenti. bonsanti, 4-95 : si compiacque di lavorarci intorno con
diffonde in modo improvviso. giamboni, 4-95 : quivi una tostana boce gli orecchi riempieo
né cosa che non debba. grazzini, 4-95 : mai più non si fece la
anche, stanchezza. lombari, 4-95 : « è permesso? » « chi
la gamba se indignò. pigafetta, 4-95 : la regina... aveva la
giusto e laudabile. » muratori, 4-95 : a me fece inarcar le ciglia
denotarne la sfumatura. pavese, 4-95 : la vertigine del poggio bruno-violastro sotto il
immenso ragno. g. bassani, 4-95 : a sinistra, due porte, entrambe
il feldewebel, gli ufficiali. bernari, 4-95 : il grido volava nell'aria già
e tosta- na. marsilio ricino, 4-95 : noi ritroviamo la natura della vita
una situazione rischiosa. grazzini, 4-95 : non credi che si sia altri che
produce tale fratto. tabacchi, 4-95 : il clima delle azzorre è mite,