per queste erte. palazzeschi, 4-61 : alla finestra così agghindate, era difficile
ronzava come un arcolaio. palazzeschi, 4-61 : è tutta sgangherata, pare un arcolaio
l'amo presago quietamente arena. sbarbaro, 4-61 : adesso non posava la forchetta che
baldini, 4-61 : una cert'arietta goliardica ha dovuto
.. d'avere capitano. idem, 4-61 : di che l'impe- radore ebbe
collo d'una bottiglia. sbarbaro, 4-61 : adesso non posava la forchetta che per
attribuissi, o figlio. varchi, 4-61 : essendo egli capo della milizia de'
chi fia che ne scampi? ariosto, 4-61 : oltre ch'onor e fama,
11 terrore dei bambini. palazzeschi, 4-61 : e solo i maschi, compresi
bianca chioma i vecchi gravi. forteguerri, 4-61 : e si strappa que'pochi,
al forno e gettal'entro. pulci, 4-61 : che crederres'tu far, se
: burnus. luca pulci, 4-61 : missesi solo una leggiadra vesta,
dal pugno dei due sgherani. verga, 4-61 : in quel momento mastro don gesualdo
per altri usi. cavalca, 4-61 : dimorando ivi la nutrice sua [di
si sparge nel celliere mio! bencivenni, 4-61 : onora dio di tue ricchezze,
ciance: andare cianciando. pulci, 4-61 : disse uliver: - tu se'pur
più là molti periti sonne. ariosto, 4-61 : guadagni il fior di quante belle
che aveva ucciso. cattaneo, iii- 4-61 : si distribuiva ai combattenti la polvere quasi
la roba degli altri. bencivenni, 4-61 : fanno lor limosine di ciò ch'elli
con le ricchezze altrui. bencivenni, 4-61 : fanno lor limosine di ciò ch'elli
ne ambiscono la conquista. viani, 4-61 : un figlio deportato in siberia era
dolciacchere lungh'essa disposte. pavese, 4-61 : l'incendio, la lucida desolazione
fece ogni barbero scuotere. cieco, 4-61 : orlando si affrettava più che mai
. a. f. doni, 4-61 : questo filosofo era di sua testa,
svanire, scomparire. cicco, 4-61 : sotto gli corse e tanto il brando
una * faena '. brancoli, 4-61 : i tori si allontanano tardamente adocchiando
nimico che mi vorria drudo. pulci, 4-61 : « sarai tu sì crudo /
della compagnia de'martiri. bencivenni, 4-61 : questo scomunicamento sarà sopra tutti
in buon linguaggio i pazzerelli. verga, 4-61 : il canonico conchiuse con una stretta
miserie intime dell'alcova. palazzeschi, 4-61 : i maschi, compresi del fatto
! -gridò -lasciatemi vedervi! fogazzaro, 4-61 : non so come esprimere questa mia
durante il suo sonno. cassola, 4-61 : il fanalino di una bicicletta veniva
: escogitare, ideare. grazzini, 4-61 : - rallegratevi, o lazzero, perché
dì xii di settembre passato. genovesi, 4-61 : molti vi portarono [nei monti
se'fatato per antico. ariosto, 4-61 : guadagni il fior di quante belle
di starnutare dirottamente. c. gozzi, 4-61 : a cenni d'occhi e
fondo suo barbaro sdegno. diodati, 4-61 : indarno, da fondo a tetto,
le persone più avvedute. palazzeschi, 4-61 : con le donne erano spietate. anche
. gallinóna. g. bassani, 4-61 : invece che di una pollastra, spesso
galli attorno a sé. verga, 4-61 : finse di non accorgersene, rosso
o col tagliacarte sulle dita. buzzati, 4-61 : si avvicinò a un vaso pieno
, di un popolo. diodali, 4-61 : lasso, israel può dire: /
suola risecchite dei paesani. viani, 4-61 : un giorno la vecchia, gobboni
grane oleose di sesamo. praga, 4-61 : si pose a girare le dita come
formicolavano per tutte le strade. bartolini, 4-61 : un uovo al giorno..
i grifon nati e nutriti. lippi, 4-61 : più là ritrovo un grand'uccel
, strappatermini! fabbricatestamenti! palazzeschi, 4-61 : con le donne erano spietate.
, e fececi danno. cieco, 4-61 : la fiera aspramente lo incalza, /
l'ore del verno. pulci, 4-61 : sarai tu sì crudo; / che
avrai gran pena e disconforto. ariosto, 4-61 : simile impresa meglio ti conviene,
e vi pone suo seggio. leopardi, 4-61 : madri d'imbelle prole /
retto intestino. c. gozzi, 4-61 : filinor parte e toste inchina il
mosse a farlo trattare. idem, 4-61 : era per lunghi tempi governato il reggimento
al peccato dell'accidia. alfieri, 4-61 : della pena da te ai colpevoli inflitta
alla depravazione. ferd. martini, 4-61 : nella firenze medicea gli 4 intellettuali
. dante, par., 4-61 : questo principio, male inteso, torse
mentali). m. villani, 4-61 : la cosa cominciò a intorbidare gli
immischiato, impegolato. giamboni, 4-61 : quelli d'atena, veggendo quelli di
rabbie, bestemmie e maledizioni. tasso, 4-61 : saran nel mio sangue estinte l'
società che oggi esistono. gioberti, 4-61 : i caratteri vergati dalla riflessione esterna sono
ancor le cervici. p. verri, 4-61 : non travedevo che qualche raggio delle
speranza suspesa da timore. tasso, 4-61 : ben quel fine avrà l'empio
ti seguiti ognora. esopo volgar., 4-61 : messere lo dottore isopo riprende questa
, un giudizio). sbarbaro, 4-61 : rimorso di mandargli senza colpa il
lanugini di nebbia, aspettando. pavese, 4-61 : -ne avremo per poco, di
pascolo e di legnatico. silone, 4-61 : si parlava di continui incidenti.
altre credute prive. 5. maffei, 4-61 : che il papiro non abbia seme
di quegli infelici. c. dati, 4-61 : fu licenziata radunanza vicino a sei
-letter. eccitato gioiosamente. bacchelli, 4-61 : una folla gaia e licenziosa, motteggie-
stupendo ed ammirabil magistero. papi, 4-61 : ad operosa vita il vostro grave
litania di vituperi fiorentini. palazzeschi, 4-61 : era una litania contro le donne e
andare incontro al pericolo. tassoni, 4-61 : fu de'primi a cader guido canossa
piano tenendo coperto il vaso. sbarbaro, 4-61 : vano proposito, perché anche consumando
e scrutini. m. villani, 4-61 : prometteano tutti dare a'detti le
, vento grandine e tempesta. pavese, 4-61 : ne avremo per poco, di
-stanco macinato: stanchissimo. viani, 4-61 : ritornarono più tardi, stanchi macinati.
volentieri compagnia alle volte. amenta, 4-61 : ve'se la malaventura poteva farmi
uncina. idem, par., 4-61 : questo principio, male inteso, torse
combatter co'doppi petti. bencivenni, 4-61 : andate, maledetti, nel fuoco
i sepolti laggiù risorgeranno. nievo, 4-61 : non voglio mallevare che egli fosse
si è mandato alle case. varchi, 4-61 : sottoscriveva tutto quello che malatesta,
bene da alti. n. villani, 4-61 : un picciolo castel, che gli
tu, né vede orlando. tasso, 4-61 : ben quel fine avrà l'empio
materia penale. m. villani, 4-61 : raunato il parlamento, i detti amba-
si serve, strumento. bencivenni, 4-61 : dio dirà: andate, maledetti,
cosa? a. f. doni, 4-61 : il greco mette che la scure
mette. a. f. doni, 4-61 : chi mette i nomi antichi, come
non è piena di sangue. nomi, 4-61 : dopo una strage sterminata / sazi
a. pucci, cent., 4-61 : nel mille cento ottantaquattro issuto /
). marsilio ficino, 4-61 : non sarà di poco momento tenerci
signore provveditore del monte. genovesi, 4-61 : intorno al principio del medesimo secolo
grossi e sporgenti. verga, 4-61 : ti credevo già andata via!.
ella, il capo alzava. lippi, 4-61 : quei [il grifone] mi
altro che reputato '. verga, 4-61 : in quel tempo suo cugino si dava
sempre allegro e motteggevole! bacchetti, 4-61 : una folla gaia e licenziosa, motteggievole
). f. d'ambra, 4-61 : la prima cosa darò ad intendere /
quante diverse nelle naturalezze. lancettotti, 4-61 : don secondo il tutto riceveva in
tornate pure a casa. lambruschini, 4-61 : nessuno che andasse a lui per affari
resa dei conti). silone, 4-61 : non successe mai nulla di grave;
donna sonnolenta ed orba. nievo, 4-61 : fin qull'orbo di presidente- imperatore
di questi aer torbi. tasso, 4-61 : a te rifuggo, o sire,
compagnia all'ordinato desinare. sbarbaro, 4-61 : anche consumando con bell'appetito l'
, difficoltà, rischio. sbarbaro, 4-61 : nella vita come in trincea alzi là
d'italia. c. arrighi, 4-61 : il tutore gli fece una parrucca che
vento l'imperiai bandiera. gatto, 4-61 : ora passa nei cieli / il cielo
pasti in camera. sbarbaro, 4-61 : rimorso di mandargli senza colpa il
il freddo). marsilio ficino, 4-61 : non sarà di poco momento tenerci
d'impunità. pannuccio æl bagno, 4-61 : portano perdonansa / i lorpropi 'n mal
per la notte. g. bassani, 4-61 : erano tipi di campagna, a
fra lei e suo marito. botta, 4-61 : gli dovessero esser pagati per suo
nollo vincon le fave'. lippi, 4-61 : di lor mi venne gran compassione
di detta cosa opposta. campailla, 4-61 : l'oscuro non così, che i
giudizio di tali oggetti. buonafede, 4-61 : quel mal morto nimico e distruttore
anni per gamba. g. bassani, 4-61 : qualche volta erano giovanotti di città
giovanile e feroce appetito. sbarbaro, 4-61 : anche consumando con bell'appetito l'
negativa). a. adimari, 4-61 : tu precorri l'invidia, il tempo
prezzo negli usi cotidiani. lorenzi, 4-61 : col numero de'vasi il buon
ottenere protezione o giustizia. bencivenni, 4-61 : essere misericordioso sopra i poveri non
loro propugnatore. s. maffei, 4-61 : che il papiro non abbia seme
di tre anni. c. gozzi, 4-61 : anche un de'miei poledri è
e squadri. m. leopardi, 4-61 : se non ci fossero le figure quadre
vuol quattro dei vivi. ghislanzoni, 4-61 : chi sa!.. quattro
, le tendenze del mercato. sbarbaro, 4-61 : in una pausa fui tentato di
. -quantità relativa. lorenzi, 4-61 : col numero de'vasi il buon padrone
leggero e raao. grazzini, 4-61 : se questi panni fossero di carta o
: provocare a battaglia. giamboni, 4-61 : rifacendo navi e venuti con maggiore
la scarsità della gonna. bonsanti, 4-61 : la voce brusca del genitore..
dolorosa, spiacevole. sbarbaro, 4-61 : lusingato, quello infatti si buttò subito
. a. f. doni, 4-61 : il greco mette che la scure era
figura nella memoria lontana. tomizza, 4-61 : cercando nel contempo di riafferrare un
la doglia e 'l pianto! marino, 4-61 : magnanima... non men
orgoglio e con odio. tasso, 4-61 : a te rifuggo, o sire,
-adescato. g. bassani, 4-61 : che ridere, a vederle, le
pubblico con coalizioni illecite. pratolini, 4-61 : la nonna era infastidita della polvere
avvilito e riprobato. s. antonino, 4-61 : per riprendere e volere dire la
sestina. a. f. doni, 4-61 : egli... era ritrovatore
verdure aromatiche. allegri, 4-61 : in quanto tempo la fava si crògioli
abbiamo un po'di bene. praga, 4-61 : ah! possedete dei documenti?
più o meno pubbliche. bacchelli, 4-61 : gli ambasciatori,... già
fanno capriole addosso a'cristiani. casti, 4-61 : a insulto tal da quel ribelle
una schiopettata. p. verri, 4-61 : spuntò il giorno che eravamo vicini
fra mezzogiorno et oriente. pigafetta, 4-61 : essendo entrati in questo stretto,
si vedeva unbarcone in secco. pavese, 4-61 : certe mattine stefano s'accorgeva che
si può aitare di nulla. pigafetta, 4-61 : a le altre due navi li
. dimin. segacchiétto. viani, 4-61 : un giorno la vecchia, gobboni sull'
lasciati. a. f. doni, 4-61 : per ora... io seguirò
, opposito e sestile. piccolomini, 4-61 : il sestile aspetto dei pianeti, tenuto
o a simile leggieri persona. ariosto, 4-61 : il re, dolente per ginevra
, sincopato di procedere. volponi, 4-61 : l'oca seguiva... le
negarmi un dono ». tasso, 4-61 : a te rifuggo, o sire,
le reti da pesca. pavese, 4-61 : non di rado i pescatori, che
espresso). m. villani, 4-61 : l'imperadore in pisa volea che gli
ad altri. v. borghini, 4-61 : in quello che si dice qui 'fatto'
. fermo all'àncora. pigafetta, 4-61 : così stando suspesi, vedemo venire due
ei bagni ampio soggiorno. graf, 4-61 : sotto il notturno ciel che s'inzaffira
signoria nostra. g. bentivoglio, 4-61 : essi non s'erano sottoscritti in quella
né raschiata. c. dati, 4-61 : andando questo animale placidamente leccando la
dell'egemonia dei moderati. bianciardi, 4-61 : la vedova viganò continuava a resistere
anche con uso appositivo. bernari, 4-61 : pioveva sempre, e l'acqua inumidiva
rompendo la quiete. praga, 4-61 : in questo punto, mentre le foglie
. a. f. doni, 4-61 : il mondo non risponderebbe anch'egli altrimenti
ove ella viene. c. dati, 4-61 : avendolo [il pesce] bene
che lo avvolge. brancati, 4-61 : svolge lo strumento e, assicuratolo per
tartaro delle botti. lorenzi, 4-61 : la tartarica gromma se ne spolpi /
, i denti falsi. palazzeschi, 4-61 : si capisce, è tutta tinta,
cetera d'avorio ben costrutta. brancati, 4-61 : finalmente si ferma, svolge lo
pasto a qualcuno. sbarbaro, 4-61 : vano proposito, perche anche consumando
poeta inglese. g. morselli, 4-61 : a parigi, un cardinale interviene
(un periodico). bianciardi, 4-61 : intanto la vedova viganò continuava a resistere
a triplicare quella somma. bianciardi, 4-61 : intanto la vedova viganò continuya a resistere
quanto dannunziani non dannunziani. sbarbaro, 4-61 : doveva stimarlo uomo di lettere il
, e marbalusto lassa. lucini, 4-61 : dunque: o il d'annunzio è
del cuore ventenne s'udì. pavese, 4-61 : a vedergli le membra muscolose poco
aria aperta. p. verri, 4-61 : io non travedevo che qualche raggio delle
ho conosciuto da vicino. sbarbaro, 4-61 : lanciai all'aria che scritti di
impensato l'aveva radazzata. tombari, 4-61 : a quel viraggio tutta la catena roteò
ai personaggi mitizzati. montale, 4-61 . se realistica 'tout court'volete chiamare l'
di un testo. imbriani, 4-61 : miseri stemperatori delle tumide parole dello chaˆteaubriand