da cui si sentiva possedere. idem, 4-274 : incominciò ad agitarsi, non poteva
: chi ama teme. grazzini, 4-274 : dove è assai amore, come dice
, d'un gusto barocco. pavese, 4-274 : stupiva pensare che le pagine ingiallite
gabbia, a dilaniarla. brancati, 4-274 : il vecchio diventò una belva. «
trappole e al veleno. brancoli, 4-274 : il vecchio diventò una belva. «
creato dal loro incontro. pavese, 4-274 : si riscosse, crollando le spalle.
nei propri riguardi. brancoli, 4-274 : ma come? dare confidenza a quattro
maledetto. c. gozzi, 4-274 : avea questo filosofo guascone /..
spalle, e null'altro. pavese, 4-274 : si riscosse, crollando le spalle
fare vi diziava. a. pucci, 4-274 : non perch'elle non possan comperare
per non diviso. v. borghini, 4-274 : le selve e le pasture,
solea, 10 misono. anguillara, 4-274 : il dolce soro e mal accorto
, a tendere trappole. tesauro, 4-274 : aristippo... avea fatto divenir
tosse produceva all'ammalata. palazzeschi, 4-274 : « niobe! » ripetè un'esilissima
rinacque l'ordine estinto. fogazzaro, 4-274 : le mie infermità sono molte,
come l'avesse tradito. fogazzaro, 4-274 : è vero che io, misero,
divide le due natiche. brancati, 4-274 : avvicinatevi, figli di zoccole fetenti,
a farvi strani empiastri. verga, 4-274 : come? andarsene via? nel fitto
, rapina. g. bentivoglio, 4-274 : trovansi con loro alcuni soldati eretici
popolo, stirpe. giamboni, 4-274 : al tempo de'detti consoli, viriato
col tempo utili cittadini. botta, 4-274 : infelicità maggiore potersi temere, se tutto
inerzia, rigidità. imperiali, 4-274 : rappresentando il semideo superbo, /
cappellino riprese a camminare. brancoli, 4-274 : « merda io incaico, col piede
molle e troppo incerto. buzzati, 4-274 : qui, in piedi,
. f. f. frugoni, 4-274 : stride la penna, orridisce lo
, ed una bionda treccia. papi, 4-274 : scorran per cenno tuo l'ore
confronti dell'altra). mamiani, 4-274 : la trattazione nostra è già pervenuta
volgarizzati nel secolo xvi. pavese, 4-274 : del breviario avevamo parlato un mattino.
ascoltatori di quegli infortuni. botta, 4-274 : il cardinale con la copia e
criterio di giudizio. romagnosi, 4-274 : il modulo del giureconsulto deve essere
di museo- grafia. montale, 4-274 : il dorner..., direttore
sostantivi analoghi, cfr. migliorini, 4-274 / 76. pàcchera1, v
presero le migliori gioie. imbriani, 4-274 : conosco la pecoraggine umana. loria,
e segno di perfezione. mamiani, 4-274 : la trattazione nostra è già pervenuta al
giorno e ora leggerete. stuparich, 4-274 : quale prolusione al corso di letteratura
rame: essere sgradito. grazzini, 4-274 : i piaceri non paion mai buoni,
non grandi ladronecci. a. pucci, 4-274 : quel ch'era signor si vede
tutta la francia. g. bentivoglio, 4-274 : usciranno contro di loro gli assediati
un'esperienza. s. maffei, 4-274 : se si trattasse di scrittore che non
un'opera letteraria). pavese, 4-274 : stupiva pensare che le pagine ingiallite
un usuraio. a. pucci, 4-274 : ha tra loro una monna maria /
qualcosa: esservi insensibile. imperiali, 4-274 : or negletto da negletta turba, /
dalla stoffa cedevole tutta sformata. cassola, 4-274 : ora non aveva scrupolo a farsi
e sforzevole ndottano potenza. mamiani, 4-274 : pur quando io pigliassi errore e il
sentimento. petruccelli della gattina, 4-274 : se dava la sveglia al bu-
ogni argomento del superfluo. pavese, 4-274 : delle storie dei santi disse che
scaltre. nicolini, 4-274 : i marinai non sei fanno dire due
di santa ragione. brancati, 4-274 : « tomo a dire a quel becco
] sem- re soggiorna. marino, 4-274 : discendi a dite, e subito ritornalà
turbato e tempesta. a. pucci, 4-274 : dopo la festa poi quasi con
e degno duca di borbone. marino, 4-274 : onvienti spacciar tosto la via,
la lingua a. pucci, 4-274 : quel ch'era signor si vede sposto
più partecipa di acqua. campanella, 4-274 : si fanno le rugiade di quei vapori
gli uffizi i canonici. pavese, 4-274 : padre felice mi disse che del breviario