, con sorrisi enormi. palazzeschi, 4-272 : ammiccava, strizzava l'occhio, ma
gioco di qualcuno. pavese, 4-272 : i ragazzi del sud, rifugiati con
bene avanti una domestica baracca. brancoli, 4-272 : quanto a me, signor alfio
quelle de la ruffiana. grazzini, 4-272 : capperi! o va'; abbi spesso
panca. a. pucci, 4-272 : e donnole vi son, gatte e
! proprio il contrario! grazzini, 4-272 : è questo dunque l'amore e 'l
non molto importanti. c. gozzi, 4-272 : i vostri poeti son più umani
). a. pucci, 4-272 : erbette forti da frittelle fame, /
bell'argomento. c. gozzi, 4-272 : certo i vostri poeti son più umani
ne'loro libri. leggende di santi, 4-272 : e ornandosi un die la vergine
di una gioventù eccessiva. pavese, 4-272 : che la smettessimo di andare a
insulso con una bestiale malizia. vittorini, 4-272 : 11 lauro è forse il meglio
e suo bere. a. pucci, 4-272 : erbette forti da frittelle fame,
dado del fregio. i. riccati, 4-272 : esem pigrazia, il
primo colpo d'occhio. pavese, 4-272 : non vollero smettere nemmeno quando i
applicazione e il divertimento. vittorini, 4-272 : il camion riprese le sue corse in
cosse le fritelle. a. pucci, 4-272 : erbette forti da frittelle farne,
estiva. a. pucci, 4-272 : di più ragion v'arrivano uccellini /
le donne senza gonnella. pavese, 4-272 : - fetente, - dissero, -
trovava riposo. leggende di santi, 4-272 : in questo tempo che stava giurata
se stesso iddio v'impresse. botta, 4-272 : affermò es sere due
(lo sguardo). bonsanti, 4-272 : egli situò idealmente il proprio volto
convenzioni, usi. castelvetro, 4-272 : se la traslazione s'introduce come
altresì non volessero dismetterlo. mamiani, 4-272 : se piegano [i chierici] con
, offeso, compromesso. marchetti, 4-272 : ché se tu dalla mente ornai non
essere umano, uomo. silone, 4-272 : l'uomo aveva fame. anche lui
agire con assoluta indipendenza. bramati, 4-272 : « e chi si oppone? »
f. f. frugoni, 4-272 : questo fiero animale marticòra, che
villa. a. pucci, 4-272 : vi son gatte e gattucci / e
dirieto. f. pona, 4-272 : postomi agl'infimi luoghi, presso certi
, intaccare, diminuire. marchetti, 4-272 : non perché possa il sommo / lor
, circospezione; prudenza. botta, 4-272 : i francesi si lamentavano che si provvedesse
mie obbligazioni. f. galiani, 4-272 : io ragiono... di quel
ogni cosa in mala parte. cassola, 4-272 : sai, avevo un po'paura
senz'altro a bottega. palazzeschi, 4-272 : d'ora in poi remo si sarebbe
- anche: sconfiggerlo. grazzini, 4-272 : costei vorrebbe rovinarmi e mi caverebbe
d'italia. g. capponi, 4-272 tit.: pensieri sull'educazione.
godere la tua compagnia. palazzeschi, 4-272 : si è giovani una volta sola,
: lasciarsi infinocchiare. grazzini, 4-272 : capperi! o va': abbi spesso
ad esser come impossibili. tesauro, 4-272 : l'affabilità è una particella potenziale
le posassero su se stesse. bonsanti, 4-272 : i manichini di un atelier di
grande finezza. de roberto, 4-272 : analizzava... raffinatamente se
quella costa. g. bentivoglio, 4-272 : quindi si mosse l'avila giù per
scorrere, fluire. fenoglio, 4-272 : laggiù era molto freddo e buio,
da rovi; spinoso. fenoglio, 4-272 : jackie mostrò le mani, lacerate e
sberleffe attraverso alla gota. bersezio, 4-272 : il mio avversario, che deve
farànolti fare. a. pucci, 4-272 : di quaresima poi agli e cipolle,
per niente. a. pucci, 4-272 : del mese di dicembre i buoni briganti
imperi. c. gozzi, 4-272 : in ludibrio si mettono i cristiani /
. - anche sostant. tesauro, 4-272 : con gli amici [l'affabile]
sfatato queldiavolaccio bianco. c. arrighi, 4-272 : pensava esserle auo- po di usare
quel dolce licor che mi sollucchero grazzini, 4-272 : ohimè, giannin caro, le
opera). v. borghini, 4-272 : né da questi [autori] né
quattrocento lancie. p. galiani, 4-272 : quasi mi par superfluo il prevenire ch'
firenze la lingua nostra. castelvetro, 4-272 : perché qui incidentemente s'è fatta menzione
che leggier io sappia? grazzini, 4-272 : e volete, apposta di danari,