. prepararsi, apprestarsi. giamboni, 4-247 : e le femmine, quasi come fuori
l'antica pietà della valle. palazzeschi, 4-247 : non seppe frenare un sorriso ingenuo
gli appositi ferri. verga, 4-247 : come era divenuta vecchia donna gio-
d'hohenzollern pensa tra sé. verga, 4-247 : in fondo al vicoletto rannicchiavasi la
attenuato da un sorriso. pavese, 4-247 : che cosa si poteva fare per lui
ebbe principio la commedia. marino, 4-247 : vassene a
causa del nostro male. pavese, 4-247 : si era messa da sé la corda
come a la previdenza. marino, 4-247 : vassene a la gran cena,
, trapassaro in santi. marino, 4-247 : sola la lascia e pensa in qual
-indica attribuzione e denominazione. giamboni, 4-247 : al fluvio d'amene presso a tre
ant. fiume. giamboni, 4-247 : al fluvio d'aniene presso a tre
il boccaccio. gigli, 4-247 : escono tutto dì de'libri di certa
subito il cameriere. verga, 4-247 : donna fifì... pareva avesse
onor della palmosa deio. praga, 4-247 : per paura di addormentarsi si abbrucia
potevi trovarlo, vocadì. silone, 4-247 : « arriverò in ritardo » egli disse
curiosità). petruccelli della gattina, 4-247 : le tendine azzurre, stemmate agli
lucerna stava sempre per ispegnersi. verga, 4-247 : com'era stretta e squallida invece
fango, melma. manfredi, 4-247 : si può... pretendere che
di parentela non stretti. cassola, 4-247 : - ma cosa dici, anna?
tal mastro bon saver avete. giamboni, 4-247 : archimede, cittadino di siracusa,
di stili totalmente descordanti. lucini, 4-247 : ne 'l'oleandro '[
non farebbe. livio volgar., 4-247 : filippo, estimando indegna cosa li
di ribellione. g. bentivoglio, 4-247 : aveva egli in mano un perdono generale
fronte o facciata. fogazzaro, 4-247 : gli steele mettevano in gesti ed
d'un suo podere. bemari, 4-247 : si fermò sulla porta del direttore,
amico, henri limile. bemari, 4-247 : uno si impietosì e gli propose il
provveditore generale dello stato. pavese, 4-247 : in quei giorni anche il preside mi
: calmarlo, rassicurarlo. nievo, 4-247 : io la misi in quiete accertandola che
non sollevò neppure gli occhi. brancati, 4-247 : edoardo raschiava con la gola.
rustico ridutto. f. pona, 4-247 : il franco, come quello ch'
dagli uomini e dalle donne. fenoglio, 4-247 : la notizia evase, rimbalzò tutt'
nella stima. c. gozzi, 4-247 : né si trovava una persona ardita /
. n. franco, 4-247 : ora è più che vero che le
iersera promisi a coriolano. grazzini, 4-247 : non ti sdimenticar di quel ch'io
armare la sua neutralità? bersezio, 4-247 : il buonuomo... menava sovente
nido a far da signore. balbo, 4-247 : oggi ancora, pur troppo,
o sei un imbecille. praga, 4-247 : ragionava, sillogizzava sulla sua passione
il trono. g. bentivoglio, 4-247 : trasferitosi... il toledo in
altri sono ancora sospensivi. bonsanti, 4-247 : tutto ciò che seppe ricavare dalla propria
della tentazione. s. antonino, 4-247 : quando ti superchiasse la carne, di
particolarmente sgradevole e scadente. imbriani, 4-247 : il zanella non appartiene alla storia,
il tono, la vibrazione. silone, 4-247 : « arriverò in ritardo » egli
da mangiare. f. fona, 4-247 : il franco, come quello ch'oggi
accorgimenti retorici o stilistici. dominici, 4-247 : non saprei e non potrei discoprire tutti
mi guardò fisso negli occhi. bernari, 4-247 : uno si impietosì e gli propose