ab esperto vostre frodi intendo. tasso, 4-181 : [l'uomo] non conobbe
in una calma beata. baldini, 4-181 : l'altipiano d'anatolia, a quasi
, se non salta. monti, 4-181 : ma quando ei vide / fuor della
chiara aria d'inverno. pavese, 4-181 : mettemmo il naso nella porta dell'osteria
alle gocciole gentili schiaffi. palazzeschi, 4-181 : si asciugava percorrendosi e percuotendosi in
dedicano ad attività sportive. palazzeschi, 4-181 : straordinaria abilità ch'egli esercitava e
pare rompersi in quell'ora. baldini, 4-181 : un paesaggio... coi
, un baggiano. c. gozzi, 4-181 : che dica bene o male,
timore, dallo stupore. verga, 4-181 : una sera, tardi, i vicini
aperte anche tutte le porte. verga, 4-181 : una sera, tardi, i
abbaiante solitario alla luna. verga, 4-181 : una sera, tardi, i vicini
due ciabattine da donna. palazzeschi, 4-181 : infilava due ciabattine di paglia,
d'atene il cacciatore. buzzati, 4-181 : sorse quel mattino d'estate,
quel titolo. g. bentivoglio, 4-181 : d'alemagna portavano ancora diverse famiglie
, interesse. c. gozzi, 4-181 : chi ha merito -diceva -il mondo
; rischio, pericolo. beicari, 4-181 : qualunque vizio, ovver peccato o crimine
nel dì della tua festa. pavese, 4-181 : mettemmo il naso nella porta dell'
nel più acuto grido. palazzeschi, 4-181 : c'era sempre dell'ottima frutta
cura fino al seicento. cassola, 4-181 : alla zia si era riacutizzato un
diritta via e brevissima. marchetti, 4-181 : tenui e rare / son viepiù
. -figur. faldella, 4-181 : è molto difficile fare l'analisi chimica
i lumi del porto. pavese, 4-181 : dai balconi delle case che strapiombavano,
disegno, dei georgofili. lambruschini, 4-181 : né è meraviglia... che
, giuocavano alle bocce. pavese, 4-181 : mettemmo il naso nella porta dell'osteria
offerta delle mie rime. palazzeschi, 4-181 : c'era sempre dell'ottima frutta per
e muta tetraggine plumbea. silone, 4-181 : il volto corrucciato della sorella illividiva
, incandescente. leggende di santi, 4-181 : fece il segno della croce sopra
di far qualche cosa. alfieri, 4-181 : il console impone che i cavalli in
faccende non son mie. muratori, 4-181 : quando non intervenga nel cerebro quel disordine
e voltamente di testa. muratori, 4-181 : quando non intervenga nel cerebro quel
crede e che l'adora. dolce, 4-181 : e però ch'avea moglie,
universale, diventino classici. praga, 4-181 : c'era in fondo in fondo al
un fiume. g. bentivoglio, 4-181 : fra le quali [riviere] il
di rado. ferd. martini, 4-181 : il teliini, affaccendato di continuo
limosina date con discrezione. beicari, 4-181 : qualunque vizio, ovver peccato o
valore). f. galiani, 4-181 : rispetto poi ai danni cagionati da
quelle cartuccie e masseriziuole. imbriani, 4-181 : mi hai l'aria di un inquilino
figliuola era già promessa innanzi. pellico, 4-181 : chi mai, chi mai potrebbe
perfettamente a memoria. montale, 4-181 : la scarsa mnemonicità di una com
d'abbonamento. c. arrighi, 4-181 : per la camera di commercio v'è
, un leggio). bersezio, 4-181 : sopra un leggero tavolino monopodo,
. montalembert le vagheggiava. praga, 4-181 : egli mordette meravigliosamente a tutte le
erudito e un grecista. mazzini, 4-181 : dovremmo noi imitar que'patrioti che
l'oziosa terra. b. segni, 4-181 : quelle città che sono più ociose
della preghiera a dio. dominici, 4-181 : dio provede largamente nello spirituale e
stesa a me appressarse. papi, 4-181 : il sole / pallido allor diviene:
distribuirsi giornalmente a'cortigiani. ricci, 4-181 : chieder la parte: la parte
o da malinconia adusta. muratori, 4-181 : quando non intervenga nel cerebro quel disordine
seguitarò il mio itinerario. nievo, 4-181 : diffatti vergai una singolarissima lettera di
sansovino, 4-181 : il doge... saliva su
pesino più. n. franco, 4-181 : la mia ventura vuole che il porto
piatto di cemento bianco. palazzeschi, 4-181 : il giovane saltava dal letto, entrava
contenuto di tale recipiente. dominici, 4-181 : quando ci pasce della celica manna,
di un luogo- petruccelli della gattina, 4-181 : lui, quell'ollier, è un
tragedia. f. f. frugoni, 4-181 : la commedia è di suggetti popolari
mio poco ingegno. ferd. martini, 4-181 : lì in quel bugigattolo, incoraggito
reputiamo oportune gli porgiamo. dominici, 4-181 : dio grazioso è nostro procuratore,
per la prima volta. bonsanti, 4-181 : « ora mostreremo ai professoroni come
spesso le coste. c. dati, 4-181 : né voglio affaticar vitruvio con il
et ad uomini della fama. praga, 4-181 : io lo condussi mano mano a
: sconcertato. n. franco, 4-181 : che pestilenza, credete, e che
ant. succoso. dominici, 4-181 : quando ci pasce [dio] della
per l'avvenire operasse. muratori, 4-181 : la mente usando il buon criterio
erano dentro. s. maffei, 4-181 : in vano ho fatto ricercare con
disgelo). g. ceronetti, 4-181 : dal feroce rigelo russo arriva 'andrei
ringraziamento a dio. s. maffei, 4-181 : in vano ho fatto ricercare con
durata di un attimo appena. silone, 4-181 : devo ringraziarti per la riuscita della
dell'ottocento. stuparich, 4-181 : perde addirittura ogni valore l'avvicinamento
di chiarezza chi ci parlava? idem, 4-181 : david ruben segrè...
tosto leccando che rodendo. viani, 4-181 : il marmo non è fulminato dalle
gli elementi costitutivi. imbriani, 4-181 : quando si scardina un mondo, s'
un uovo. ferd. martini, 4-181 : l'ex-pretore sciorinava in ogni numero
stelle e i loro pianeti? pavese, 4-181 : di qui, dai balconi delle
o stimola i sensi. dominici, 4-181 : quando [dio] ci pasce della
passione. s. agostino volgar., 4-181 : susanna, accusata da'falsi giudici
sofisticamente si è odioso. dominici, 4-181 : quanto sofisticamente si dice a chi
tutte l'altre cose. magalotti, 4-181 : tu sai che 'l vecchio, che
pratica della coltura specializzata. arlia, 4-181 : 'specializzazione': ma non ci avevamo 'specificazione'
gitudine. f. pana, 4-181 : lavatami dalle sozzure alla signora fei
e spezie. imbriani, 4-181 : per fare lo spezzatino di lepre,
ad attività sportive. arlia, 4-181 : 'sportista': leggendo tal voce dissi fra
fogge che si usassero. arlia, 4-181 : gli eleganti chiamano squisito il taglio
consuma sul violino suo. pavese, 4-181 : dino corse al biliardo...
e cassandrino. ferd. martini, 4-181 : vaticinai splendida la carriera di uno stenterello
corpo di un sovrano. giamboni, 4-181 : cassandra, figliuolo d'antipatro, èe
i suoi ricami sanguigni. pavese, 4-181 : di qui, dai balconi delle
chi son tegnui streitamente. alfieri, 4-181 : il console impone che i..
intellettuale o morale. volponi, 4-181 : l'ira, a sentire quelle stronzate
coinvolgente; attraente. arlia, 4-181 : la edizione di un libro è spesso
ecc.). arlia, 4-181 : c'è chi dice che 'le sue
riferimento al cibo spirituale. dominici, 4-181 : cipolle remose, pignatelle di carne sensitive
festa farina e forca. bianciardi, 4-181 : senza libri, la letteratura dovrà
pelle lo scheletro traspariva. brancati, 4-181 : le gambe lunghe e perfette coi
. pelle d'oca. brancati, 4-181 : ti sarebbe venuto il tremore sulla pelle
cavatori di marmo. viani, 4-181 : il marmo non è fulminato dalle scalpellature
sostant. c. lombroso, 4-181 : ma un carattere tutto proprio degli alienati
ozometria. c. lombroso, 4-181 : tutti dementi e maniaci si mostravano singolarmente