abbaglianti / corsi dalle valanghe. marotta, 4-141 : l'abbagliante lungomare...
alla bocca dei gusci. monti, 4-141 . scoperchiò la faretra, ed un alato
di un successo). palazzeschi, 4-141 : offrendoglielo [il biscottino], non
. uccello, volatile. giamboni 4-141 : fece questa battaglia marco valerio con
niente più era sicuro. pavese, 4-141 : quando sbucai sulla strada e ascoltavo
, preannuncio, presagio. palazzeschi, 4-141 : si capiva già, non essere quello
autorizzavano anche quella imperiosità. borgese, 4-141 : gli fece ripetere il ridicolo numero
grave, per fame. verga, 4-141 : una ragazza che si basiva per
la porta era aperta. brancoli, 4-141 : passava e ripassava per il corridoio
che non può specchiare. palazzeschi, 4-141 : « signora, signora, guardi
capo il sentiero errato. verga, 4-141 : se dio vuole, è finita!
di coraggio e fieri. brancoli, 4-141 : i quindici giorni andavano consumandosi e il
dicessi il resto io creperei. verga, 4-141 : brava! brava! così
alle medesime ingiurie di prima. botta, 4-141 : cedere sarebbe un debilitare il soglio
trovavano un diletto sommo. bartolini, 4-141 : stimavo prendere maggiore diletto soffermandomi a
criticare. c. gozzi, 4-141 : marco poeta a rider si smascella,
, attraente, affascinante. nievo, 4-141 : mi faceva presentire in parte il sentimento
mezzo della moral filosofia. botta, 4-141 : non la corte romana sola aveva
il peso di un delitto. viani, 4-141 : gli esseri che passavano di sul
colle estremità delle labbra. verga, 4-141 : chinò il capo ubbidiente, per
le già fiaccate coma. nievo, 4-141 : se ci credo, ci credo esclusivamente
dure percosse del destino. fogazzaro, 4-141 : certe traccie del sole e della
una tua lettera. g. bassani, 4-141 : fortuna... che una
per sua forza movesse? poliziano, 4-141 : andando... a uccellare a
ignorarla del tutto. nievo, 4-141 : di queste robe ne sapeva meno d'
frase altisonante e retorica. bocchelli, 4-141 : insopportabile gargarismo sentimentale, proruppe lo
ceffi. -figur. marchetti, 4-141 : dal rapace artiglio / d'amor ghermito
della congrega di basilea. botta, 4-141 : forse vorrebbono i vescovi stabilir prima
di una risata). verga, 4-141 : balbettò qualche parola inintelligibile, un
che facevan presagire guai seri. pavese, 4-141 : parlavano di torino, di guai
avrebbero, brutti ignoranti! pavese, 4-141 : qualcuno gridò: -chiudi l'uscio,
; annebbiare la vista. anguillara, 4-141 : terso e lucido acciar mia vista
il ruinato e fracassato meschino. sansovino, 4-141 : tutte le finestre si chiudono non
ecc.). silone, 4-141 : non era più l'incontrollabile atto d'
particella infinitesimale dell'universo. montale, 4-141 : a suo avviso, nell'arte
apparenze di prospero avvenimento. alfieri, 4-141 : cajo ma- milio limatano, tribuno
io sarò vestito ora. pellico, 4-141 : il governatore ci destinò un agostiniano
sfuggir l'occasione del colpo. lambruschini, 4-141 : fra lui e le braccia de'
piccolino quasi da latte. baldelli, 4-141 : né meno a'bambini di latte
dicono del magnetismo animale. rajberti, 4-141 : il magnetismo animale è un'altra
, monelleria, marachella. dominici, 4-141 : così penso insino al presente sanza
al santo abito. quarantotti gambini, 4-141 : -e poi mandarlo - concluse,
mestruazione. n. franco, 4-141 : scuso il pover'uomo [apollo]
maremme: gas metano. giamboni, 4-141 : terza volta quelli di gallia, vegnendo
ansia l'arrivo del vaporetto. bernari, 4-141 : ah!, maledetta quella domenica
nella più grande ignoranza. buzzati, 4-141 : la massa degli invitati si interessava
non per più idee intermedie. stuparich, 4-141 : la ragione per cui nella lingua
con precetti salutistici. lorenzi, 4-141 : non a te fia mestieri..
-sezionare anatomicamente. n. franco, 4-141 : né gli bastando che squartano gli
, riman la mole. imperiali, 4-141 : improvisa ne appare... /
-come epiteto ingiurioso. grazzini, 4-141 : se io fussi so ben io chi
scrittore). dante, inf, 4-141 : vidi il buono accoglitor del quale
non quella di interi partiti. bonsanti, 4-141 : sembrò quasi dimentico del suo nuovo
casa de'miei padri! bernari, 4-141 : noo! che c'entra quello.
e gli oboè. g. gozzi, 4-141 : un rumor, che fé tremare
a ogni altro iddio. calandra, 4-141 : le parole pacate ma trasparenti di
, di un amico. dominici, 4-141 : mi pareva dovuto scrivere alcuna cosa
un organ di barberia. corazzini, 4-141 : li organi / di barberia singhiozzano
per non essere gabbato. gramsci, 4-141 : il grande fine che il governo
. s. agostino volgar., 4-141 : cari fratelli, sapete che cosa è
che volge cinque miglia. magalotti, 4-141 : odesi intanto il vicin parco e i
a proprio modello. lucini, 4-141 : nella mia umiltà pedissequa...
un forte tremore. volponi, 4-141 : la scimmia restava in ascolto vibrando
più piena significazione. c. dati, 4-141 : son certo che v. e
rotto sempre si sta tale. sansovino, 4-141 : ne fanno statue [di pietra
? s. agostino volgar., 4-141 : per questa [oziosità] la nostra
lucidandola con la pomice. sansovino, 4-141 : bella e mirabil cosa è la materia
! nemico del popolo! gramsci, 4-141 : i confidenti, che operavano all'
ch'a lagrimar mi sprona. imperiali, 4-141 : fra umi pungenti e inculti erbaggi
né un brivido di rimorso. fogazzaro, 4-141 : come si celasse nell'animo sua
per non me apalentare. beicari, 4-141 : o già benigni [gli eletti]
e di quinta perfetti. caproni, 4-141 : tonica, terza, quinta, /
fame mi toglie la pazienza. papi, 4-141 : mentre ancor son digiuni o solo
nuovo dalla solita timidezza. pavese, 4-141 : suonava l'allarme. sentii,
distaccarsi dal suo osservatorio. brancati, 4-141 : alfio non era ancora riuscito a raggranellare
impregnato d'acqua). tesauro, 4-141 : il mare è la fonte di tutti
un alone di luce. pratesi, 4-141 : d sole estivo, cadendo, aveva
uscire delle generalità. c. dati, 4-141 : son certo che v. e
. s. reverendissima. panigarola, 4-141 : le pensioni con ordine nuovo nostro
cesto di insalata ricciola. palazzeschi, 4-141 : le sue braccia erano cariche,
somma di danari. f. galiani, 4-141 : chi può ignorare che la rifazion
un vigneto. palladio volgar., 4-141 : si riparino [le vigne] in
disciplina non doventi vile. dominici, 4-141 : quando mi partii di vinegia proposi
cascare se divideano in 4. pigafetta, 4-141 : la nocte le re venne ne
zierìe. s. agostino volgar., 4-141 : siamo spesso tentati d'abbandonare la
verrìa pietade a'sassi. grazzini, 4-141 : lasciami andare a casa, a portar
, ma rustichi e villani. dominici, 4-141 : come figliolo che va intorno al
botte: il vino. lombari, 4-141 : il podestà di chiusi e caprese.
/ senz'altro deporrà. pavese, 4-141 : suonava l'allarme. sentii,
con le telline drento. serlio, 4-141 : se la colonna avrà da essere
milano mi accadde di peggio. graf 4-141 : quello del chiappanuvoli è il mestiere /
. brulichio di persone. fenoglio, 4-141 : fin da lassù si poteva cogliere la
chi uscirà de'suoi lombi. dominici, 4-141 : quando mi partii di vìnegia,
vivo. s. agostino volgar., 4-141 : cari fratelli, sapete che cosa
la dominante del nuovo tono. caproni, 4-141 : tonica, terza, quinta,
-privare di beni spirituali. botta, 4-141 : divisavano leggi severissime alla corte romana,
verso un caro figliuolo viziato. silone, 4-141 : non era più l'incontrollabile atto
gran fatto. c. dati, 4-141 : son certo che vostra eccellenza..
zioni, soprano e sottano. fenoglio, 4-141 : la ragazza abitava a neive,
ant. disordinatamente. giamboni, 4-141 : ucciso nella battaglia colui che menato
nero e d'ombra. silone, 4-141 : egli stentò a riconoscerla. la
delle immaginarie stazioni consolatrici. silone, 4-141 : la condanna della ragazza al domicilio
la sua squalida sterpe. imperiali, 4-141 : colà giungiamo, ove fra inutil
, in posizione anormale. fenoglio, 4-141 : le armi fra le ginocchia erano stridentemente
l'insieme. fenoglio, 4-141 : le armi fra le ginocchia erano stridentemente
veri nel vasto mondo. bonsanti, 4-141 : l'epoca del sublime isolamento è
piano di una casa. sansovino, 4-141 : le abitazioni si fanno per ordinario in
od osceno. g. brera, 4-141 : passa la dama e non resiste alla
ovvero di pietre vive. sansovino, 4-141 : s'usano per le camere, e
sol'di pa- derewski. caproni, 4-141 : tonica, terza, quinta, /
nervoso che tu gli sai. bonsanti, 4-141 : pur sorvegliandosi per non ricadere in
tonica e la dominante. caproni, 4-141 : tonica, terza, quinta, /
in de l'acqua liquida. assarino, 4-141 : traballa, e vacilla il corpo
in fiera guisa innamorati. calandra, 4-141 : le parole pacate ma trasparenti di guido
sul molo che si scioglie. pavese, 4-141 : suonava l'allarme. sentii,
una stagione dell'anno. lombari, 4-141 : 1 monti sotto la neve hanno ancora
. silone, carica; licenziarlo. 4-141 : la condanna della ragazza al domicilio coatto
che riguarda il tachisme. montale, 4-141 : potremo leggere come opere architettoniche anche le
all'averno; avernale. manganelli, 4-141 : negli spazi avernici. 2
. letter. rimbecillimento. manganelli, 4-141 : ciò può dipendere non dalla stoltificazione del