ombra del glorioso genitore. cardarelli, 4-116 : il giardinetto aduggiato da melanconici eucaliptus
città. dante, inf., 4-116 : traemmoci così dall'un de'canti,
cammino avaccia. dante, purg., 4-116 : conobbi allor chi era, e
corruccio ed il dolor. verga, 4-116 : era lì, aspettando quel che dio
in sacro l'altrui? caro, 4-116 : vuol dare un calcio a tutte le
allegria di soldati rossi. verga, 4-116 : dio le diede la forza di
nell'appartamento di martino. verga, 4-116 : dio le diede la forza di
giorno nelle ore di sole. verga, 4-116 : da lontano si udiva di tanto
inganno dilettoso e dolce errore. magalotti, 4-116 : pace tranquilla, dilettosa calma /
la memoria; dimenticanza. giamboni, 4-116 : il quale modo di patto, quasi
lettere e istruzioni de'dieci di balia, 4-116 : mandaci i nomi, in cui
stessa umanità). giamboni, 4-116 : il quale modo di patto, quasi
taverne pratico. erasmo da valvasone, 4-116 : serve col corpo il can, serve
cristiana. dante, par., 4-116 : cotal fu l'ondeggiar del santo rio
unità dal numero cinque. sitine, 4-116 : in seguito a ciò, la
, e le cose mondane. brancati, 4-116 : il notaio è un uomo serio
, illustrazioni di monumenti. viani, 4-116 : dei gruppi di gente seguiva il
, nel d'annunzio. lucini, 4-116 : l'imaginifico estrae la sua volontà
, la lingua). tombari, 4-116 : la bocca impaniata, la testa pesante
s. agostino volgar., 4-116 : se noi troviamo in noi macula niuna
e parte ne menaron prigioni. pindemonte, 4-116 : il fratello altri m'uccise /
. -monotono. pavese, 4-116 : le ore inalterate e uguali ci guardano
in quello lo sia colorita. lambruschini, 4-116 : intendo il disegno sulla pietra,
in pennacchio all'aperto. pavese, 4-116 : stefano sapeva di avere una cosa più
oscuro. 5. maffei, 4-116 : poiché gli antichi notai ebbero le
un vocabolo). gigli, 4-116 : 'pescio 'del volgo fiorentino non
, ossia nelle dizioni. lambruschini, 4-116 : bella e ingegnosa opera sostituire al
, da questo momento. giamboni, 4-116 : per saramento fermaro di dimenticare tutti
filtri o composti veleni. alfieri, 4-116 : le passate sue imprese tanto più renderlo
lunghe, anche insolite. pavese, 4-116 : forse la prigione non è altro che
senza ascendere al patibolo. rajberti, 4-116 : l'errore si dovrebbe lasciare e
abili interpolazioni del linguaggio popolare. silone, 4-116 : egli aveva il compito di supplire
intonata da persone ubbriache. panigarola, 4-116 : si posero... dette
verde come scintillanti costellazioni. bernari, 4-116 : ad ogni cantone nuova gente veniva incontro
, un grido). silone, 4-116 : il disco dell'inno era assai logoro
giunta. idem, purg., 4-116 : conobbi allor chi era, e quella
tale elezione. cantini [rezasco], 4-116 : il luogotenente abbia...
con mala grazia). dominici, 4-116 : àmmi domandato monna costanza, cugina
prezzo è della metà. latnbruschini, 4-116 : intendo il disegno sulla pietra,
raggio. idem, inf., 4-116 : traemmoci così da l'un de'
da bene. n. villani, 4-116 : amore... è garzon cieco
ed in metauro. g. bentivoglio, 4-116 : i suoi maneggi colà erano riusciti
cani. c. gozzi, 4-116 : poscia volgeva gli occhiolin marrani /
-tiritera, filastrocca. bocchelli, 4-116 : come bastava poco a lord byron
la concezione cattolica ». gramsci, 4-116 : i politici come mazzini...
, della mancanza di spazio. pavese, 4-116 : per lo meno all'inizio,
della montagnola. gigli, 4-116 : è celebre in siena il nome del
qualcuno lo musasse. viani, 4-116 : tutti pareva musassero la porta come
così esagerato di scoramento. pavese, 4-116 : nell'opacità di quegli ultimi giorni
: presentare aspetti criticabili. gramsci, 4-116 : non è 'tutto oro 'l'osservazione
.). v. borghini, 4-116 : come spesso ne'tempi nostri nei
vi paga! g. bassani, 4-116 : « certo, che poteva! »
di dota. f. d'ambra, 4-116 : vuol rompere / 11 parentado a
adesivo, colla solida. dominici, 4-116 : facciamo... come gl'impiastratori
non è rimesso bene. praga, 4-116 : mi fornii di due bei tozzi di
burlarsi delle sue tenerezze. praga, 4-116 : camminando di dovere avrei potuto essere
gran quantità d'acqua? gigli, 4-116 : 'pescio': del volgo fiorentino. non
(1867-1936). baldini, 4-116 : mi dicevo: non hai in tasca
che io dovea esserlo. ghislanzoni, 4-116 : all'indomani la poetica gabriella attende
suoi polli. g. bassani, 4-116 : lui, vedi -conosco abbastanza bene il
lascia che la buccia. volponi, 4-116 : finché [gli uomini] davvero e
nostra », i (1939), 4-116 ]: 'portafoglio d'intervento'si riferisce
e della sua malvagia sorte. pavese, 4-116 : forse la prigione non è altro
altrimenti aopera disutilmente. marsilio ricino, 4-116 : l'aere grosso è proporzionato allo
prosopopea. -pretenziosità. rajberti, 4-116 : l'errore si dovrebbe lasciare e in
da due minacce opposte. praga, 4-116 : ero come una pulce fra due unghie
aspettano a balzello. d azeglio, 4-116 : se l'avessimo pagato, non ci
sorella di qualcuno. della porta, 4-116 : menti per la gola! sei ben
la vostra puzzolentissima sgualdrina! brancati, 4-116 : vuoi che quella bestia uscisse di
-unito, avvicinato. brancati, 4-116 : aggiungeva il vecchio ficcandosi la punta
l'attesa della morte. silone, 4-116 : il disco dell'inno era assai
al figur. volponi, 4-116 : finché davvero [gli uomini] e
mirabil cosa a immaginare. lorenzi, 4-116 : al varco più angusto onde respira
oscene e disoneste. f. fona, 4-116 : tutta la gioventù correva alla casa
. s. agostino volgar., 4-116 : se noi troviamo in noi macula
costume, molto rilento. tesauro, 4-116 : il codardo, più vicino al pericolo
e amor proprio. g. bassani, 4-116 : se mi criticava, mi criticava
senato. a. molin, lxxx- 4-116 : era principata in que'giorni la gelosia
spaventava a sì male morti. gatto, 4-116 : al vivido ruinosa / scarica nell'
saettarmi lenti. c. gozzi, 4-116 : poscia volgeva gli occhiolin marrani /
sanamente un testo. s. maffei, 4-116 : dopo il leggere vien l'intendere
fortune d'astalli. c. gozzi, 4-116 : terigi a non veder marfisa langue
precipitare una massa rocciosa. gatto, 4-116 : ruinosa / scarica nell'abbaglio la sua
non gli sceveri. cicerone volgar., 4-116 : la sua [di catilina]
e non si scema. passeroni, 4-116 : sovente poi succede / che alla
può riservare sorprese spiacevoli. sacchetti, 4-116 : molto scura è cosa e gran pericolo
della sua franca risata. bernari, 4-116 : nei momenti di silenzio,..
avesseno potuto trovare la sfìssura. idem, 4-116 : se volevamo alguna cosa, lo
tentativi d'organizzazione sindacalista. gramsci, 4-116 : il rapporto tra pisacane e le
: oggi il termine è spesso rajberti, 4-116 : divenne [l'errore] come un
sia fittizia. f. d'ambra, 4-116 : io vò... /
sotto sotto. g. bassani, 4-116 : lui, vedi, più che venire
che mietino le rose. silone, 4-116 : il disco dell'inno era assai logoro
stura alla sua interpellanza. bacchetti, 4-116 : una bella e spaziata grotta marina i
(della pioggia). bernari, 4-116 : si sentivano 1 piedi scalzi o calzati
tifo. c. lombroso, 4-116 : sono facile preda delle pneumoniti, delle
. f. f. frugoni, 4-116 : per te, mia flora, /
di queste cose. s. antonino, 4-116 : non si debba aprire [la
a vista da due carabinieri. calandra, 4-116 : il signor torchio,...
voltagabbana. c. arrighi, 4-116 : fu l'onorevole che nella camera parlò
dell'autore stesso. montale, 4-116 : perché la tecnica della presentazione e dell'
con attenzione. montale, 4-116 : la tecnica artigianesca, esattamente dosabile e
matite. c. levi, 4-116 : un posapenne di bronzo con un aquilotto