facea ghiotto. idem, purg., 4-107 : e un di lor..
doppia fune al mare. vittorini, 4-107 : il treno che va da nord
aggrumato e di ruggine. malaparte, 4-107 : le pietre dal bel colore di sangue
di vino e tabacco. palazzeschi, 4-107 : sentendosi sfiorare il collo e il viso
colli. idem, inf., 4-107 : venimmo al piè d'un nobile castello
; nerone, ammazzatore. pea, 4-107 : vide il gesto dell'ammazzatore e
intorno a essa. c. tumiati, 4-107 : ape dorata che volteggia ebbra sulle
prestigio. c. dati, 4-107 : lettera di tanto peso, e sì
. opportunità, occasione. caro, 4-107 : non ci potendo dir io [a
e dallo snodarla alla sera. palazzeschi, 4-107 : sentendosi sfiorare il collo e il
de'cattivi. f. d'ambra, 4-107 : — dagnene / un buon carpiccio
nuvolato bambagino di frasi. fogazzaro, 4-107 : dibattè le mani in aria, scotendo
, e difilossi / furibonda. botta, 4-107 : l'armata turchesca...
sciolto, sparso. magalotti, 4-107 : degli atri fiori il crin discinto,
sforzo: còm- pilo! brancati, 4-107 : il suo viso era pieno di gravità
abbisognasse precorrendo pur le domande. verga, 4-107 : aveva mandato a fare la domanda
tipo, figura caratteristica. fogazzaro, 4-107 : io la prego di non prendere quest'
su questo stolto proposito. nievo, 4-107 : se avete qualche piano, non esternatelo
fino a quel segno. viani, 4-107 : la prima volta che giovanni bussò in
il grido in gola. fogazzaro, 4-107 : il signor treuberg, che s'era
ragionevole, fluida. g. bassani, 4-107 : stava a sentire. paziente e
, ma lo fomenta. muratori, 4-107 : l'impostura, e la favola han
alberto aspettata e desiderata. verga, 4-107 : aveva mandato a fare la domanda
pericolo). esopo volgar., 4-107 : veggendosi la donnola presa in sì
frastagli, angoli e risalti. capuana, 4-107 : aveva potuto appena intravedere gli scarsi
di pagine lacerate ad arbitrio. fogazzaro, 4-107 : dibattè le mani in aria,
bellezze arroganti, fulminanti. baldini, 4-107 : mi pareva di ritrovare più al
e sa d'arsiccio. botta, 4-107 : fumavano i paesi arsi, sorgevano le
tutta la poltiglia rossa. viani, 4-107 : capo tavola era madame, la
l'ufficio del ginnasiarca. bucini, 4-107 : scende con loro nei lupanari; e
. dante, purg., 4-107 : un di lor, che mi sembiava
attrici grondanti di perle. palazzeschi, 4-107 : carolina, grondante di fili, posato
seggiole impagliate. g. raimondi, 4-107 : venivano donne e ragazzi coi fiaschi
patema. bon santi, 4-107 : rivelava... una doppia fila
età propria increbbe. de roberto, 4-107 : ero stato geloso in silenzio, dentro
vi sia delle acque. anguillara, 4-107 : deh, non dar fede, misero
possibile addomesticare. bucini, 4-107 : [d'annunzio] dà l'inno
le erano entrate nella carne. calandra, 4-107 : noi adesso le serate le passiamo
quel paese istessamente mettemich. nievo, 4-107 : io gli dichiarai che avrei fatto
sesto anno de la guerra. giuglaris, 4-107 : a punto il peplo..
lardo dei suoi occhi porcini. bonsanti, 4-107 : le attrattive di charlotte..
afa d'amaro sudore. lucini, 4-107 : scende con loro nei lupanari;
si faranno tante manifatture? lanci, 4-107 : entrerrete in una gran manifattura; il
qualche cosa di più. montale, 4-107 : un artista manovrato fino a questo
terra con trenta uomini. sansovino, 4-107 : provedono [i procuratori] a
sm. divismo. montale, 4-107 : un tempo i divi erano sul palcoscenico
generale di lombardia. de roberto, 4-107 : ad uno ad uno egli ribattè tutti
sociale). b. segni, 4-107 : la terza parte della città è la
il verso del merlo. pratesi, 4-107 : tognaccio le dette [alla padrona]
il mio mignone. c. gozzi, 4-107 : berta, che lo tenea per
accompagnarsi. dante, par., 4-107 : a questo punto voglio che tu
abbiate ricoperto il melarancio. bacchelli, 4-107 : scherzi modesti e ragionari variati allietano il
per volta; singolarmente. gramsci, 4-107 : tutta una serie di quistioni che molecolarmente
, un simulacro). gioberti, 4-107 : le ligure indiche e molticipiti dello
, moreccio. viani, 4-107 : capo tavola era madame, la sua
-assommarsi, unirsi insieme. gramsci, 4-107 : tutta una serie di quistioni che molecolarmente
, una causa). giamboni, 4-107 : alcibiade, contra quelli di siracusa
importante. dante, inf., 4-107 : venimmo al piè d'un nobile castello
-avvolto in poveri abiti. imperiali, 4-107 : donna, ch'abbonda di beltà negletta
dai suoi parenti di nicosia. viani, 4-107 : capo tavola era madame, la
-chiamata per nome. castelvetro, 4-107 : fece omero assai verisimilmente in concedere
obblio l'alto decreto. marino, 4-107 : di me stessa, dicea, fia
nel quale si produce. gramsci, 4-107 : basta pensare all'importanza che ha assunto
tener corte e pasquare. gigli, 4-107 : per quanto l'agnello pasquale dovesse partici-
momento per guardarla meglio. lucini, 4-107 : saranno i vinti dalla fortuna, dall'
attenzione, interesse. marsilio ficino, 4-107 : venere... e saturno per
di parola. g. bassani, 4-107 : stava a sentire. paziente e sornione
tenera età, piccolino. dominici, 4-107 [var.]: picciolier fantolino /
ne ode quasi u tonfo. bernari, 4-107 : anche il mare, nel buio
immischiarsi nei fatti altrui. brancati, 4-107 : sapete che qui a catania nessuno si
(le braccia). lucini, 4-107 : atleti di sobborgo, rigonfi di muscoli
pulimento un loro lavoro '. viani, 4-107 : aveva dato il cencio alle scale
andar alle puttane. c. gozzi, 4-107 : poco mangiava a desco e stava
cotesta spregevole aristocrazia romana. lucini, 4-107 : atleti di sobborgo, rigonfi di
accusa). giamboni, 4-107 : alcibiade contra quelli di siracusa doge
sporgere il labbro inferiore. pavese, 4-107 : la vecchia tacque, stringendosi nella braccia
. rieser [« quaderni rossi », 4-107 ]: abbiamo così, al tempo
par che faccia un regalo. praga, 4-107 : « come sta il signor curato
: cioè li remai. sansovino, 4-107 : provedono [i procuratori] ai poveri
buon sale. g. raimondi, 4-107 : cadevano nella notte i ricci delle
di una persona). sciascia, 4-107 : pirandello aveva, dagli anni di bonn
, nebulosi, senza polpa. brancati, 4-107 : « ah, sì? »
alquanto pingue, grassoccio. bonsanti, 4-107 : era bene in carne e, semmai
amate -e amati giovanetti. ghislanzoni, 4-107 : dopo uno scambio amorevolissimo di facezie
scoppiano tutti quanti di vita. bonsanti, 4-107 : le attrattive di charlotte..
affanni della custodia c. gozzi, 4-107 : si mangiava e scuffiava e si bevea
-pacca affettuosa sul sedere. cassola, 4-107 : la spinse avanti dandole un leggero
(i baffi). viani, 4-107 : i baffi che di sotto gli sgrondavano
di sfogare una passione. bencivenni, 4-107 : quella fontana [d'amore] è
. essere ideato casualmente. bartolini, 4-107 : ecco come sortì fuori, per il
domandavamo il vecchino. c. gozzi, 4-107 : « c'hai tu? »
bonarietà cordiale, amorosa. brancati, 4-107 : subito il sorriso si squagliò sul volto
che era stracca morta, / addormen- 4-107 : dà [d'annunzio] l'inno
, minacciosi dei colli. bernari, 4-107 : qualche zona di cielo difesa da grosse
posteriore delle scarpe. viani, 4-107 : l'uomo di fatica,..
. combattimento, lotta. bencivenni, 4-107 : in questo secolo neuno puote vincere
il doverla dispregiare. b. cavalcanti, 4-107 : per dilettarsi troppo della caccia,
aggressione). f. galiani, 4-107 : nel caso d'una ingiusta guerra,
tutta in un piano individuale. bonsanti, 4-107 : amici navigati gli avevano da tempo
candidamente. g. raimondi, 4-107 : l'acqua cu una fonte, tra
danni di qualcuno. giusti, 4-107 : cominciò [guerrazzi] afareilcapo-cricca, macchinando
medico. c. lombroso, 4-107 : v'hanno distinti medici, ma sono