ramo tutto d'oro. petrarca, 34-6 : dal pigro gielo e dal tempo aspro
che nel sol s'affisa. salvini, 34-6 : urlaronlo i cervieri, urlarlo i
dico. latini, rettor., 34-6 : e che ciò sia la verità dice
e le brevi grandezze. ariosto, 34-6 : non andò molto inanzi, ché gli
anche al figur. iacopone, 34-6 : lo vizio sì lega legame doloruso,
ville il fumo esala. ariosto, 34-6 : non andò molto inanzi, che
circolare. dante, inf., 34-6 : quando una grossa nebbia spira,
torbido rimane nel fondo. ariosto, 34-6 : gli offese / il naso e gli
. niccolò del rosso, vii-490 (34-6 ): eo caminai l'altrèr per un
mi fa languire. rustico, vi-1-171 (34-6 ): quando eo sto da voi
a. pucci, cent., 34-6 : giunsono a loro e, sanza millantare
analoghe. dante, vita nuova, 34-6 (106): per questo medesimo
quel vivagno. idem, inf., 34-6 : come quando una grossa nebbia spira
i piè leggiadri ornato. leopardi, 34-6 : qui su l'arida schiena / del
privilegi. latini, rettor., 34-6 : invidia è adizione che omo àe
s. gregorio magno volgar.], 34-6 : il cuore dell'antico nimico si
). rustico, vi-i-171 (34-6 ): quando eo sto da voi,
. -vitellétta. salvini, 34-6 : molte vacche ai suoi piedi e tori
a. pucci, brito, 34-6 : – tu mi vuogli ingannare, o