. palazzeschi, 4-121: lacopone, 33-13 : amor che non è iusto, da
. landino [plinio], 33-13 : del ceruleo si fa quello ch'è
lapis) caerulea e caeruleum (plinio, 33-13 ), forme dell'agg. caeruleus
novello amante. d. bartoli, 33-13 : né altro sono quegli uracani dell'
quella bruttaglia. dante, inf., 33-13 : tu dèi saper ch'i'fui
i vecchi restaura. d. battoli, 33-13 : né assai grossolano, sboccato,
essere amato. rustico, vi-1-170 (33-13 ): insieme sta il meo core e
stella diana. dante, par., 33-13 : donna, se'tanto grande e
). dante, inf., 33-13 : tu dei saper ch'i'fui conte
gran * caede 'fracassò. ariosto, 33-13 : vedete eutar, che non pur
ribaldo. dante, par., 33-13 : donna, se'tanto grande e tanto
da questo ingaggiamento. salvini, 33-13 : questo almo desìo tanto m'ingaggia /
tale farina. domenichi [plinio], 33-13 : ecci una vilissima specie di
da severino ferrari). angiolieri, 33-13 : ma sì vorrei ched ella mel credesse
a. pucci, cent., 33-13 : nel mille poi dugento novanzei /
e mettensi su i carri. berni, 33-13 (iii-123): or son io