, e ammaestrò me. iacopone, 32-11 : lo segnor te n'ammastra, che
misero cammina. d. battoli, 32-11 : l'acqua della quale questi cerchi si
qualche cosa). iacopone, 32-11 : lo segnor te n'ammastra, che
qualcosa. dante, inf., 32-11 : quelle donne aiutino il mio verso
corsa nella città. d. battoli, 32-11 : elle [le onde del mare
ciò che più forma. dante, 32-11 : la tosse, 'l freddo e
pentimento. dante, par., 32-11 : colei / che fu bisava al cantor
terra della sella. moscoli, vii-577 (32-11 ): qual è colui ch'è
spirituale. latini, rettor., 32-11 : la terza scienzia, cioè matematica,
: pausa, sosta. ariosto, 32-11 : più lungo di quel giorno a cui
quelli che vivono. chiaro davanzali, 32-11 : l'altre donne fan di lei bandiera
chiama. domenichi [plinio], 32-11 : sono specie di lueerti la loligine che
). latini, rettor., 32-11 : questi s'ausarono tanto a parlare
pelamide sassatile. domenichi [plinio], 32-11 : l'ortrago- risco, il fagro
di cibi. domenichi [plinio], 32-11 : il cibio: così si
). dante, purg., 32-11 : la disposizion ch'a veder èe /
sastano. domenichi [plinio], 32-11 : il colia o pariano o sassitano
overo dattilo. domenichi [plinio], 32-11 : il solene, overo aulo,
. dante, purg., 32-11 : ne li occhi pur testé dal sol