più importante. vico, 3-650 : eran [gli eroi] aperti,
gli infermi esser fuggiti. garzoni, 3-650 : nel lago di vadi- mone e
, della macchia risultante. svevo, 3-650 : poi in quella memoranda serata ci
-figur. svevo, 3-650 : egli non faceva che ciò che gli
gli ha cattivo giudizio ». bruno, 3-650 : alcuni molesti censori e rigidi osservatori
di parole, parlantina. svevo, 3-650 : poi in quella memoranda serata ci fu
voto che si compiessero. svevo, 3-650 : quando assistevo alla discesa da un tram
possibile entro la stanza. svevo, 3-650 : egli non faceva che ciò che
di mezzo fama di mago. svevo, 3-650 : quando vedevo un ginnasta fare i
rapito all'ultimo piacere. svevo, 3-650 : in quella memoranda serata ci fu
faceva gli esercizi sulla riva. svevo, 3-650 : quando vedevo un ginnasta fare i
trovò naturalmente a galla. svevo, 3-650 : quando vedevo un ginnasta fare i
, e roratelo alquanto. buti, 3-650 : 4 di quel che cade da
mensa del signore mio? bufi, 3-650 : 'di quel che cade da la
rimanervi oziosa la terra. bettinelli, 3-650 : a brescia, a verona ed altrove
l'uomo] possiede. bruno, 3-650 : aviene, o sofia, che non
vien quel ch'ei pensa. buti, 3-650 : dante, dice beatrice, '
a vedere il luogo. bruno, 3-650 : color che mi [la sofia]
tranquilla e ricompose il volto. poerio, 3-650 : alfin ritorni da'pensieri tuoi /
/ là vedrai la sposa. poerio, 3-650 : sfolgori lieta tua beltà, ché