. compratore, acquirente. guittone, 3-58 : merciadro [= merciaiolo] più gaude
seguire gli altri. lippi, 3-58 : coi pescatori al mula ora s'accoda
: prematura e crudele. guittone, 3-58 : non cosa è tanto acerba, ove
c. e. gadda, 3-58 : le mandibole da sterratore analfabeta del
di prugne ed amarasche! lippi, 3-58 : ha nobil bardatura, tinta in
sostenitore, seguace. guittone, 3-58 : prode uomo, amatore di vertù,
un lordo ammanto. tasso, 3-58 : goffredo è quel, che nel purpureo
causato dalla natura. algarotti, 3-58 : non parlo poi della credenza che è
rassegnarsi al torto subito. palazzeschi, 3-58 : non mi restò diffìcile l'accorgermi
parte. m. villani, 3-58 : per questa novità fu la città in
beatrice. idem, purg., 3-58 : da man sinistra m'apparì una
stata un'arte finissima. algarotti, 3-58 : erano pur semplici paesani coloro che
di ottime sottigliezze psicologiche. levi, 3-58 : avevo con me un simpatico compagno,
a. f. doni, 3-58 : il poeta l'avrebbe vestita d'erbette
meno guardata lo assalirono. tasso, 3-58 : guarda e l'alte mura e 'l
principi). tasso, 3-58 : goffredo è quel, che nel purpureo
, or qui v'invoco. bruno, 3-58 : sempre spaccando il liquido limo,
gravi conseguenze. guittone, 3-58 : non perde, no, né disconforta
una carica. m. villani, 3-58 : costui più inacerbito lasciò la bacchetta
calende di maggio. algarotti, 3-58 : tali soldati sarebbono stati il caso
. e al figur. cippi, 3-58 : ha nobil bardatura, tinta in broda
asta bestemmiando al piano. bruno, 3-58 : non sapevam che dire, ma
per biasciame la tesa. bacchelli, 3-58 : fumando i buoni sigaretti mentre quelli
giorno, in ciel risplende. bruno, 3-58 : non sapevam che dire, ma
sommo bene, iddio. guittone, 3-58 : se [vostra virtù] radicata è
cabalistica: non consta. giusti, 3-58 : nulla di secco, d'uggioso,
schemi e le derisioni. giusti, 3-58 : nulla di secco, d'uggioso,
rischiara il mio canto. marino, 3-58 : da lodar, da ritrar corpo sì
fecero con esso diversi tiri. algarotti, 3-58 : ogni soldato è legnaiuolo a un
numero tanto insolito di carriaggi. algarotti, 3-58 : ogni soldato è legnaiuolo a un
re fu casso. m. villani, 3-58 : e 'l podestà non si volea
nelle tavole di fasciame. verga, 3-58 : la barca aveva dovuto sommergersi tutt'
guardarsi con estrema attenzione. palazzeschi, 3-58 : ella rimase per un quarto d'ora
gare o combattimenti). simintendi, 3-58 : achille non si adirò altrimenti che
altri cibi come le fiere. iacopone, 3-58 : or ecco pranzo ornato da delettoso
, mi svolicchiava intorno. pasolini, 3-58 : sui platani era tutto pieno di uccelletti
delle compagnie. m. villani, 3-58 : il popolo sentendolo partito, quasi
ima famiglia di conoscenti. palazzeschi, 3-58 : incontrando per via una conoscente s'era
a. f. doni, 3-58 : egli ha sempre a contrastar con
, così gran parte. tasso, 3-58 : goffredo è quel, che nel purpureo
vermi di spezie alcuna. algarotti, 3-58 : non parlo poi della credenza che è
casa. a. f. doni, 3-58 : egli ha sempre a contrastar con
estimi il lupo. d. bartoli, 3-58 : conserve sì, ghiacciaie e neviere
le chiome d'oro. barilli, 3-58 : l'ultimo autobus da un pezzo deve
meglio che malizia all'anima. simintendi, 3-58 : allora disse: adunque la mia
sulle sponde della senna. giusti, 3-58 : lo sdegno e il dolore..
decrepito vecchio. seneca volgar., 3-58 : io mi metto oggimai tra'vecchi,
viso e delicato accosta. forteguerri, 3-58 : apparivan di fuor la bocca,
mondo col massimo iddio. ricci, 3-58 : veggo ritto dietro alle spalle il
dentro arde gran sete. sbarbaro, 3-58 : io troppe volte in giovinezza risi
son le virtù de'santi. giusti, 3-58 : chi lo conosce addentro ravvisa nel
-figur. brulicante. barilli, 3-58 : la terra non è più rotonda -è
ovver in drago? livio volgar., 3-58 : ora gli è solamente rimaso l'
a gittare nel letto. mascardi, 3-58 : quasi assalto di effimera in corpo
puzzo, miasma. muratori, 3-58 : inclino a credere che...
pel prossimo, uccisi. palazzeschi, 3-58 : i complimenti non le erano andati
un'aria d'incanto. barilli, 3-58 : veh, forse laggiù nella spettrale lontananza
; raffigurato, rappresentato. imbriani, 3-58 : [la poesia è] la sola
neve. diodati [bibbia], 3-58 : la speranza dell'empio è come una
i cavalieri al fianco. lippi, 3-58 : dalle fredde acque il mula i fanti
, porlo nel fienile. tassoni, 3-58 : al tergo appese / accette avean
mi accoglie col bastone alzato. corazzini, 3-58 : pianti lontani come le tue,
uscivano dai fessi fiamme lucenti. verga, 3-58 : alcuni davano pure un calcio nella
son dentro. diodati [bibbia], 3-58 : come, quando una saetta essendo
anni finiti. diodati [bibbia], 3-58 : il giusto morto condanna gli empi
a spese del popolo. cardarelli, 3-58 : di solito arrivano [le stagioni]
robusto e valente rematore. verga, 3-58 : questo era il posto del babbo,
sottoposto, cosa è perigliosa. simintendi, 3-58 : da capo mandò la tremante lancia
-figur. guido delle colonne, 3-58 : amor non cura -di far suoi
esopo volgar., 3-58 : per lo corbo intendi lo simplice,
posseduto, usato. jahier, 3-58 : nessun aumento, dunque, allo stipendio
frustata da quel dileggio. landolfi, 3-58 : la guardava intanto con occhi frustati
sott'aceto. c. dati, 3-58 : i padri chiesero un altro piatto di
ogni cosa. diodati [bibbia], 3-58 : o insensati noi, noi riputavamo
tuo comannamente. dante, purg., 3-58 : da man sinistra m'apparì una
detta. d. bartoli, 3-58 : conserve sì, ghiacciaie e neviere avean
nostri idoli e fregi. castelvetro, 3-58 : dicendosi giacinti in luogo de farnesi in
era stanza non abitabile. bruno, 3-58 : ne ritrovammo ingolfati dentro un limoso
lazetti, i ginocchietti. calvino, 3-58 : s'era tolti i cosciali,
cuore, e spoglio invecchio. sbarbaro, 3-58 : io troppe volte in giovinezza risi
rassegnarsi al torto subito. palazzeschi, 3-58 : non mi restò difficile l'accorgermi
e di gran fama. bisticci, 3-58 : messer ferrando, uomo meraviglioso e
fare le cose in grande. pratolini, 3-58 : c'è chi lavora in grande
. -rattristare. sbarbaro, 3-58 : l'inutilità di ciò che dico /
gelosa com'era, guai! vittorini, 3-58 : « non lo prendono [il
or drizzi e guidi? bruno, 3-58 : perché non era luce alcuna che
cader quel che ben siede. ariosto, 3-58 : gener del re di francia,
un amore infelice). berni, 3-58 (i-77): bagna e allaga /
croce. -armatura. simintendi, 3-58 : questo cappello dell'acciaio...
lei non più ribelli. valeri, 3-58 : move [la pioggia] alla pianura
del non conosciuto autore. gigli, 3-58 : la... reai signora,
il fiore dell'incontinenza. piovene, 3-58 : per un uomo volgare l'incontinenza
aùto da loro mala informazione. bandello, 3-58 (ii-546): quando vuoi pigliar
popolo che la abita. tanaglia, 3-58 : di lanizio sì fine ragione / verona
addentrato, penetrato. bruno, 3-58 : ecco che, per sorte iniqua e
. impresso. erasmo da valvasone, 3-58 : facile è il ritrovar dove s'
, sentimenti, ecc. giacomini, 3-58 : è noto il verso esser facitura d'
sibbene per invernarle coll'arsenico. nievo, 3-58 : il sole m'invelena quello svogliato
luogo. sac chetti, 3-58 : quando udì lo re chiamare quel barone
e fresca. note al malmantile, 3-58 : per 'lacchétta 's'intende anche
l'uccise. note al malmantile, 3-58 : perchè egli era anche bravissimo giuocatore
pallido e lasso. seneca volgar., 3-58 : altro nome mi convien trovare alla
colonne di ferro. de pisis, 3-58 : curvo sul lettone largo, curvo su
arbori e le zolle. bruno, 3-58 : sempre spaccando il liquido limo,
sol squalido, afflitto. bruno, 3-58 : ne ritrovammo ingolfati dentro un limoso varco
dio. g. m. cecchi, 3-58 : tutti siàn logoratori / delle vostre
, manchevole. n. villani, 3-58 : hanno le costui satire [di antonio
verità). leggende di santi, 3-58 : mi diletta di dire...
mia affettuosa attenzione. targioni tozzetti, 3-58 : si dovrebbe prestamente, per di dietro
che tomo non spera. simintendi, 3-58 : mandò inverso achille una lancia che
una donna negli alberghi. pratolini, 3-58 : noi siamo gente povera, bisogna prendere
, morte soffrendo. fra giordano, 3-58 : i martiri... hanno
quel che mi facessi. assarino, 3-58 : veggo, o signori, che
sottili placche sulla laringe. rajberti, 3-58 : si vantano i di lei [dell'
membro dello speziale. lud. guicciardini, 3-58 : ha bruselles cinquanta due mestieri,
speranze, il saremo. nencioni, 3-58 : ma le ardenti mie speranze / mentir
d'arti. lud. guicciardini, 3-58 : ha bruselles cinquanta due mestieri, ripartiti
-rifl. seneca volgar., 3-58 : io mi metto oggimai tra'vecchi
; impegnarsi risolutamente. bruno, 3-58 : non avea finito quel dire, che
l'eredità degli idoli. liburnio, 3-58 : nei libri ponte- ficali la chiesa
); amministrativo. mamiani, 3-58 : a gente così ingegnosa, avvisata e
minuetto / va un pavone. arbasino, 3-58 : riprendono i cerimoniali del 'prima
più d'un anno. savinio, 3-58 : vedrà, vedrà, quell'uomo senza
-livello, altezza. bruno, 3-58 : sempre spaccando il liquido limo, penetravamo
tristezza e in malinconia. mascardi, 3-58 : gli accidenti ordinati o inevitabilmente permessi
rivedo montagne di frutta. pratolini, 3-58 : quella notte ero molto stanca,
sopra corsar barca africana. pancrazi, 3-58 : un tale aveva comprato un moro
la impressione furono ottimi. jahier, 3-58 : la motivata istanza ch'egli a
vanno correndo a'muri. tasso, 3-58 : pensa ove s'accampi, onde assalito
rtare spogna o musco. del carretto, 3-58 : d'ogni vizio r
sia il vostro fine. bersezio, 3-58 : ella vide passarsi dinanzi e bice ed
prendessero un colore scuro. calvino, 3-58 : rambaldo non credeva ai suoi occhi
puttane e meretrice. giraldi cinzio, 3-58 : chi nacque di nazion malvagia / se
mestieri riconosciuti. lud. guicciardini, 3-58 : ha bruselles cinquanta due mestieri,
vista e 'l chiaro giorno. berni, 3-58 (i-77): oscuro fa quel
che induceva al sonno. quaglino, 3-58 : una coppia / di colombi la sua
? non nessuno legiermente. cellini, 3-58 : maestro lautizio, orefice perugino, lavorò
connotazione scherz. l del carretto, 3-58 : en le patelle el summo ben ritrova
bevande. d. bartoli, 3-58 : conserve..., ghiacciaie e
é é g. raimondi, 3-58 : ha la nudezza di molte scritture
. cominciarono a venire. dossi, 3-58 : vedevasi scambiettare, dar alla palla,
momento prima dagli occupanti. cassola, 3-58 : possono sedere lì, -disse indicando
, favorevole; arridere. assarino, 3-58 : veggio, o signori, che,
di darli aiuto per partito. tasso, 3-58 : or mentre guarda a l'alte
taumaturgici; scongiuro. lancia, 3-58 : vennero le ninfe la notte nella casa
, mancanza di senno. liburnio, 3-58 : alcuni uomini di gaza et oro grandi
natura mi vengono raccomandati. lupis, 3-58 : non permettete che alla di lui orfanità
plur.). lanci, 3-58 : mi ha dato tutte le sue orure
parente o un amico. montale, 3-58 : in casa non era più stato possibile
che farebbe ballare un'ottantenne. montale, 3-58 : la
; impaludato, interrato. leonardo, 3-58 : se il fiume per molte torture si
-con valore attributivo. lippi, 3-58 : coi pescatori al mula ora s'accorda
sradicarsela e non palliarla. rajberti, 3-58 : quella medicina... non poteva
pallida cura il petto. poerio, 3-58 : ti prendea stanchezza / della pallida
esterno di un'imbarcazione. verga, 3-58 : la pancia [della barca] è
settembre e il partigianato. fenoglio, 3-58 : qui non si fa né appello né
a. pucci, cent., 3-58 : parto da queste cose mia dottrina
qualche fondaco di tappeti. calvino, 3-58 : legato ad un nocciòlo con una
. padella. el carretto, 3-58 : d'ogni vizio è costui pieno:
fu molto pecunioso. 5. antonino, 3-58 : qualche volta si sogliono trovar alcuni
sacco per il pellicino. varchi, 3-58 : di coloro i quali (come si
dubbia pendere. c. arrighi, 3-58 : una di queste sventurate, che si
sfumatura o tonalità. cennini, 3-58 : se vuoi che penda in chiaro,
sempre vivo e splendente. volponi, 3-58 : scelse un foglio quadrettato e vi
la sempreviva. pietro ispano volgar., 3-58 : a la parlasia. togli gengiovo
di colore rosso. de roberto, 3-58 : sul gran mare verde dei vigneti i
, e perdute delizie. corazzini, 3-58 : serenità, tu non mi riconduci,
abbaco invisibili ad occhio nudo. garibaldi, 3-58 : quelli ammirabili picciotti, sempre pronti
, traditori e scandolosi. tesauro, 3-58 : i goti, per placar cesare
umiliazione della loro superbia. mascardi, 3-58 : è forza il dire che gli
è per ventura. c. dati, 3-58 : l'oste per ben trattarli,
quasi alle sole lagune. verga, 3-58 : non sarà più una barca che potrà
degli adolescenti più acidi. bemari, 3-58 : l'uomo disse: « non ho
. stravaganza, bizzarria. rajberti, 3-58 : stramberie che erano lecite al palletta
impedendogli di procedere. bruno, 3-58 : non avea finito quel dire che vien
s. agostino volgar., 3-58 : tanto è la nostra pazzia che,
. pietro ispano volgar., 3-58 : a la parlasia. togli gengiovo
qual cosa bolle in pentola. varchi, 3-58 : quegli che favellano piano e di
e artificiosa. e. cecchi, 3-58 : e un avvertimento contro il materialismo
-arduo, difficile. bruno, 3-58 : -mi par veder un porco passaggio;
è fior de granato. fra giordano, 3-58 : vinsero [i martiri] questa
volete. a. f. doni, 3-58 : postscritta, e si legge una
umano dal ciel si dà. poerio, 3-58 : ti prendea stanchezza / della pallida
, remunerativo. lud. guicciardini, 3-58 : sopra tutti vi è ammirabile e
rendendoci dubi e perplessi. mascardi, 3-58 : è forza il dire che gli accidenti
ant. prudere. varchi, 3-58 : -che cosa sono i pellicini? forse
di ferir già stanco. tasso, 3-58 : goffredo è quel, che nel
padre presunto di qualcuno. lucini, 3-58 : ho dimenticato il nonno girovago mereiaio
una rigorosa morale evangelica. denina, 3-58 : non è molto di là lontano il
oro rappresentante qualche cosa. verga, 3-58 : la pancia [della barca] è
invidia / della social perfidia. gentile, 3-58 : questo essere che c'è perché
manco, ha la pulzella. sanudo, 3-58 : li prie- xii. veludo
più vasta e più profonda. bemari, 3-58 : la donna... fissava.
, ogni disio? n. franco, 3-58 : giurerei ch'elli non vuole tramettersi
. di bilancio. gregorio dati, 3-58 : in calendi di gennaio 1403 feci mio
ogni perdita al gioco. calvino, 3-58 : le tracce del guerriero sconosciuto erano
di accomiatarmi da lui. dossi, 3-58 : aperto il rastrello, la nostra berlina
cedole emesse dalla banca stessa. pratolini, 3-58 : c'è chi lavora in grande
/ e puoi dormir così? corazzini, 3-58 : mai tramonto si sbiancò in aurora
(un'arte). armenini, 3-58 : egli è opinione commune...
sopra il lenzuolo. ser giovanni, 3-58 : buondelmonte prese prestamente la rimboccatura e
mi richiese il suo abito. fanfani, 3-58 : se rovista fra le ciarpe fruste
, sono verdi? r. borghini, 3-58 : non altramente alla finestra a vedere
consunzione. seneca volgar., 3-58 : neun fine è migliore che quello,
le leggi al piacere. redano, 3-58 : non è, come tu dici,
ri- vérberi di gioventù. bernari, 3-58 : la donna che gli sedeva a
con salsa m. villani, 3-58 : il popolo... quasi come
di candela di sego. fanfani, 3-58 : se rovista fra le ciarpe fruste e
fu ruggito del cuore. pascoli, 3-58 : ah! ah! come è orribile
le bellezze angeliche e divine. forteguerri, 3-58 : rugiadose ancor sempre son belle /
partito a lui contrario. leopardi, 3-58 : oh tempi, oh tempi avvolti /
una metafora letteraria). magalotti, 3-58 : qui molto giudiciosamente, trattandosi d'
non hai tutto sciolto. varchi, 3-58 : di coloro i quali (come
particolari e senza reticenza. varchi, 3-58 : di coloro i quali...
/ fitti come scaglie. onofri, 3-58 : tessuta di sogni e di fole /
anche assol. varchi, 3-58 : di coloro, i quali..
subito in un salto. bertola, 3-58 : il miglior segno della legittimità di cotesto
infastidito, disprezzarlo. gherardi, 3-58 : o iddie mie giulive, / sanza
, comportarsi da sciocco. rea, 3-58 : quei due stramaledetti, nell'assenza di
cessare ed esser fatti cessare. vittorini, 3-58 : mamiani, 3-88: le
(il vento). verga, 3-58 : il mare aveva scopato vele, antenne
di trasporto. c. levi, 3-58 : anche il conducente non era più quello
, aguzzare la vista. pea, 3-58 : parlava e andava in qua e in
compì, di specificazione. leopardi, 3-58 : allora anco immatura / la ruina d'
de'malori di quello. bertola, 3-58 : il miglior segno della legittimità di cotesto
compimento. ariosto, cinque canti, 3-58 : quel che awerrìa a ciascun che
ancora a casa sua. bernari, 3-58 : « che vita stupida hofatto finora!
scolastica e secca teologia. bisaccioni, 3-58 : cadde finalmente la torre eccelsa, ma
noi credere che nel tale, 3-58 : la vecchia maria era morta trent'anni
, e non corpo terreno. giuglaris, 3-58 : vi scongiuro, per quel dio
fatto o si conosce. varchi, 3-58 : di coloro i quali (come si
esso raccolta fui. lubrano, 3-58 : prede innocenti, industriose brine, /
benestanti o di signoril costume? piovene, 3-58 : per un uomo volgare l'inelevato
opache dalle smerigliature insolite. ottieri, 3-58 : 1 nostri [sindacalisti] non
/ tornerete in sorrento pisis, 3-58 : una specie di smorfiuccia tra il galante
-assol. fra giordano, 3-58 : sempre stare in battaglia e vincere ogne
colpo). c. dati, 3-58 : quel di sella gli dette una solenne
è tutt'altro che spenta. ottieri, 3-58 : qui si apre un piazzale,
dalle vesti. ser giovanni, 3-58 : io non vidi mai la più bella
- anche assol. iacopone, 3-58 : altro cibo me dàne, -si me
bassa voce, bofonchiando. bruno, 3-58 : non sapevam che dire, ma con
, in modo approssimato. fenoglio, 3-58 : « qui si va tutti a spanne
... marassi piedi. bandello, 3-58 (ii-549): per tutta ferrara
prop. subord. varchi, 3-58 : di coloro, i quali (come
un autore. n. villani, 3-58 : quelle [satire] di pietro aretino
stile). n. villani, 3-58 : quelle [satire] di pietro aretino
s. giovanni crisostomo volgar., 3-58 : a un chi era nessuo de.
trucco). a. piazza, 3-58 : il belletto le cadeva a gocce squagliato
politica di stalin. ottieri, 3-58 : un sindacalista staliniano se ne indignerebbe,
via di lucca ». pratolini, 3-58 : noi siamo gente povera, bisogna
gialla e il dengue. bacchelli, 3-58 : l'orribile flagello del vomitonegro è diffuso
tutte le porte. c. levi, 3-58 : un maggiordomo, abituato a scorrazzare
con quel fraschetta. c. dati, 3-58 : quel di sella gli dette una
età). seneca volgar., 3-58 : vecchiezza è nome d'etade lassa,
s. giovanni crisostomo volgar., 3-58 : aparsssan li con sego moyses et
s. giovanni crisostomo volgar., 3-58 : sul monte gli menò e fe
a convincere. fr. colonna, 3-58 : per multiplece suadele d'intrare et procedere
opera). 0. rucellai, 3-58 : io direi... che questo
sentimento). fr. colonna, 3-58 : non recusava però ad qualunque subul-
stimolo. fr. colonna, 3-58 : la apparitione dii candido sorice..
prudenza o discrezione. varchi, 3-58 : di coloro i quali...
umile in tanta gloria. bisticci, 3-58 : era di tanta autorità e di tanta
andare alla lor presenza. sanudo, 3-58 : li priexii. veludo cremexin braza.
che mi è stata carissima. costo, 3-58 : l'uno e l'altro sigillo si
j j n. villani, 3-58 : hanno le costui satire molti più del
indignazione, e dell'altre nisgalli, 3-58 : i cavalli tossivano di ritorno dall'abbeverata
seconda delle condizioni ambientali. paoletti, 3-58 : una sì gran copia di sugo esige
delle lettere il ritrovamento. armenini, 3-58 : dicono ancora ch'ella [la
abbondanza che delicatezza. c. dati, 3-58 : l'oste per ben trattarli,
). seneca volgar., 3-58 : altro nome mi conviene trovare alla
del passaggio e sbaragliarlo. pratolini, 3-58 : noi siamo gente povera, bisogna
fine della mia conferenza. bernari, 3-58 : mentre io discutevo col cameriere,
(la capigliatura). cicognani, 3-58 : la velia non staccava gli occhi da
quota molto elevata. parise, 3-58 : un grosso aereo... saliva
viuzzi delle città medievali. pratolini, 3-58 : è peggio che in un paese,
è periglioso. marco polo volgar., 3-58 : lo veglio vuole fare uccidere alcuna
ma conforta, ma nodrisce. rosmini, 3-58 : la questione più di tutte vitali
febbre gialla stessa. bacchetti, 3-58 : l'orribile flagello del vomitonégro è diffuso
un andamento tortuoso. montale, 3-58 : all'inizio della deserta e zigzagante salita
. ant. giovedì. sanudo, 3-58 : e1 zuoba de cameval, chiamato
). e. cecchi, 3-58 : gli indiani delle tribù navajo, chimayo
pintado. e. cecchi, 3-58 : ciascuna stirpe ha caratteri fisici e modi
gli arikar. e. cecchi, 3-58 : ciascuna stirpe ha caratteri fisici e modi
stessa). e. cecchi, 3-58 : gli indiani delle tribù navajo, chimayo
; vezzo. p. valera, 3-58 : nei mesi d'assenza aveva imparato il