freschi vivaci abbigliamenti primaverili. palazzeschi, 3-56 : il loro abbigliamento era quale l'ambiente
la mente foco. m. villani, 3-56 : così festeggiava e vestiva e convitava
certi nocchi di legni. verga, 3-56 : l'ulivo grigio stormiva come se piovesse
fa la correzione all'uomo. guittone, 3-56 : e quasi come foco è propio
et arbori. leggende di santi, 3-56 : non s'erano lasciati vedere se
sentiero. m. villani, 3-56 : in questo anno fu generale carestia.
. c. e. gadda, 3-56 : andremo... verso i grandi
occhi sguisciassero dentro gli occhiali. palazzeschi, 3-56 : anche ottuagenarie, colla pelle appiccicata
militi in uniforme azzurra. calvino, 3-56 : [il guerriero] sbalza di sella
esalazioni di questa bassa terra. muratori, 3-56 : da quasi tutti i corpi anche
qualche cosa. 0. rucellai, 3-56 : e sentendo che ce ne sia una
tua casata. dante, inf., 3-56 : e dietro le venia sì lunga
in questa misera carne. leopardi, 3-56 : oh tempi, oh tempi avvolti
latino nella messa. iacopone, 3-56 : or ecco pranzo ornato de delettoso
, a vanvera. lippi, 3-56 : e comandante elegge della massa / il
a babboccio. note al malmantile, 3-56 : a babboccio, quasi a bamboccio,
/ è in fiore. jovine, 3-56 : sollevai la testa perché le tempie mi
-darla bianca: dare voto sfavorevole. 3-56 : ecco il momento d'una immane esumazione
opportuno, conveniente. guittone, 3-56 : dico che non è cosa mai più
coturni e con disciolte treccie. garzoni, 3-56 : nelle spetie di animali boscarecci si
spazzata in quel brulicame. pea, 3-56 : questo brulicame di umani è come
potrà menzogna fabbricare? simintendi, 3-56 : le bugie mescolate colle veritadi
, pessima, disgustosa. iacopone, 3-56 : or ecco pranzo ornato de delettoso
capello non s'abbruciò. bisticci, 3-56 : e disse che questo gentile uomo gli
ribellar dal nativo costume. algarotti, 3-56 : le guardie, alle quali è
avere paura di lui. ariosto, 3-56 : quel ch'in pontificale abito imprime
/ de la materna carezza. verga, 3-56 : mena l'accarezzava colla mano,
. a. f. doni, 3-56 : attendevano i gentiluomini a gareggiar della
trofei di gente morta. lippi, 3-56 : fa in tanto nel castel toccar
: suonare il tamburo. lippi, 3-56 : fa intanto nel castel toccar la cassa
veder questo artificio. targioni tozzetti, 3-56 : tali [materiali] sono sassi,
per altri usi analoghi. guittone, 3-56 : non ben provasi scudo alla caviglia
s. gregorio magno volgar., 3-56 : una luce mandata da cielo,
di cento. m. villani, 3-56 : la carne del porco senza gabella
costa tamministrazione delle valli. palazzeschi, 3-56 : vivevano... senza mangiare,
su fiumi e stagni. palazzeschi, 3-56 : quelle donzelle dal collo lungo lungo
regno. m. villani, 3-56 : tutti drappi da vestire, di lana
e loda. m. villani, 3-56 : abbiamo fatto conto di firenze. anonimo
percoteva il capo neltinferriata. palazzeschi, 3-56 : sotto veli vaporosissimi, anche nei rigori
, banchettare. m. villani, 3-56 : così festeggiava e convitava il minuto
caracollar cento corazze miri. algarotti, 3-56 : ha levato inoltre tre reggimenti di
forma di corno. montale, 3-56 : dall'interno il tintinnio discreto di un
aderente al petto. imbriani, 3-56 : quella contadina in gonna azzurra,
quanto diminuire il coraggio. verga, 3-56 : rimaneva a chiacchierare della bella cosa
mi misi a sedere. verga, 3-56 : mena crollava il capo e il seno
su di una stampa. imbriani, 3-56 : questi colori son lì crudi come starebbero
alle crune dei campanili. cardarelli, 3-56 : le ampie crune dei campanili seicenteschi
d'essere insieme via via. ariosto, 3-56 : a prose, a versi,
-descrivere, rappresentare. giusti, 3-56 : prima d'andare più oltre mi sia
il davanti d'un altare. imbriani 3-56 : que'colli azzurrini in fondo; quel
riposo / sei debitor. algarotti, 3-56 : le guardie, alle quali è
destino aveva voluto così. sbarbaro, 3-56 : talor, mentre cammino per la
o saltin la fenestra. leonardo, 3-56 : piegato le mie reni in arco e
il vischer. g. raimondi, 3-56 : morandi, a quel tempo, seguendo
ironica come una principessa. tecchi, 3-56 : cresciuto fin da ragazzo in mezzo
incamminammo per il viale. montale, 3-56 : dall'interno il tintinnio discreto di un
non ne campò testa. algarotti, 3-56 : niuna gente pare più calcolata..
, distrugge l'illusione. gentile, 3-56 : quando si parla della vita dello
incerta e senz'amore. sbarbaro, 3-56 : ciascuno di loro porta seco
un gran fuoco / divampar. pea, 3-56 : la devastazione, che ora passa
divietare. ariosto, cinque canti, 3-56 : quel ch'averria a un nocchier
tutte le tue lettere. corazzini, 3-56 : noi, dolcezza, non lo desteremo
/ sorriderai, mi basterà. sbarbaro, 3-56 : fronti calve di vecchi, inconsapevoli
scintille). e. cecchi, 3-56 : l'austero accordo delle tinte: rosso
). m. villani, 3-56 : tutti erbaggi furono in somma carestia
figur. dante, purg., 3-56 : e mentre ch'e'tenendo il viso
gravezze. 0. rucellai, 3-56 : sentendo che ce ne sia una [
all'esercitazione; manovra. algarotti, 3-56 : le varie evoluzioni e il fuoco che
incendio, dio liberi? sbarbaro, 3-56 : fronti calve di vecchi, inconsapevoli
è imbambolata e balorda. barilli, 3-56 : veh, la mummia infarinata,
verso il fanatico istupidimento? bocchelli, 3-56 : costoro erano già cristiani da un pezzo
in bende. fra giordano, 3-56 : i sepulcri degli antichi erano in
. dimin. filettino. cellini, 3-56 : così con queste otto figurine ornai le
comporta tanto male iddio? ariosto, 3-56 : la cui fiorita età vuol il
foglioline piccole e sottili. verga, 3-56 : l'ulivo grigio stormiva come se piovesse
. a. f. bertini, 3-56 : e poi, non sapete che ancora
di qualche ameno monticello. bocchelli, 3-56 : bevevano rhum delle isole e aguardiente
dominio del regno suo. giusti, 3-56 : ma questo e gli altri mali,
addebolirebbe il suo ardire. garzoni, 3-56 : nelle spezie di animali boscarecci..
a frastornarmi all'improvviso. calvino, 3-56 : ogni volta che i nemici dopo un
lanciano i frementi destrieri. faldella, 3-56 : il cane con gli occhi agognanti,
torvo, ha pelle gaia. imbriani, 3-56 : ma questi colori son lì crudi
scritture. a. f. doni, 3-56 : attendevano i gentiluomini a gareggiar della
sono stati i procolo. piovene, 3-56 : una famiglia di provincia non nobile,
accende. ariosto, cinque canti, 3-56 : quel ch'averria a un nocchier che
goccia in un vaso. anguillara, 3-56 : goccia per tutto intorno la spelonca,
che è il gottico. baretti, 3-56 : l'architettura di quel palagio è
abbondio aveva voluto far credere. verga, 3-56 : l'ulivo grigio stormiva come se
è il vecchio muro. imbriani, 3-56 : que'colli azzurrini in fondo; quel
. appostamento, agguato. marino, 3-56 : qui tace, e poi qual cacciatrice
con forza, comprimere. ariosto, 3-56 : quel ch'in pontificai abito imprime /
: eccesso. m. villani, 3-56 : in quest'anno continovo improntitudine e
amore venir temerariamente armato. lippi, 3-56 : fa in tanto nel castel toccar
i figliuoli di tutti. bisticci, 3-56 : fece tórre tanti tra drappi e panni
, non manca. e. cecchi, 3-56 : gli indiani navajo sono famosi nell'
- rattristare. molineri, 3-56 : cessate, madonna, di spargere /
in altro raro ingesto. buti, 3-56 : 'in altro raro', cioè in altro
, eccessivamente. m. villani, 3-56 : guadagnavano ingordamente, e più erano
, dilungarsi. n. franco, 3-56 : -son certa... che non
, orditura. targioni tozzetti, 3-56 : i primi stami di questa chiusa
5. gregorio magno volgar., 3-56 : tutto il corpo intirizzò in loro
gl'invitò. leggende di santi, 3-56 : non si trovò per tutta la
o di calore). misasi, 3-56 : una fiammella che man mano ingrandiva
di quattro remi per banco. tasso, 3-56 : la città dentro ha lochi in
svezzato. m. villani, 3-56 : la vitella da latte montò denari
chi legge; lettore. latini, 3-56 : conviene che sii studioso leggitore a via
. cultura, sapere. latini, 3-56 : io sono molto guernito di libri;
saione né di pitocco. liburnio, 3-56 : giunti che fummo appo le fondamenta
de'sacchi, spropositato. brignetti, 3-56 : si dedicarono più al magazzino viveri
quello che loro par meglio. lippi, 3-56 : fa in tanto nel castel toccar
e vaghissimo sarà riputato. ariosto, 3-56 : il liberal, magnanimo, sublime
modo di esprimersi). assarino, 3-56 : or qui sarebbe di mestieri, o
il signor zuccarello distinto melodista'. moretti, 3-56 : dolce sorella mia! dove t'
ottava della sua natività. pigafetta, 3-56 : legano il membro tra le gambe per
procedere. dante, purg., 3-56 : mentre ch'e'tenendo il viso basso
viver e merzaria ancora. liburnio, 3-56 : giunti che fummo appo le fondamenta
dell'ossequio e dell'interesse. piovene, 3-56 : una famiglia di provincia non nobile
incanto, trovò comperatore. bisticci, 3-56 : fece tórre tanti tra drappi e panni
/ a ber un mezzettin. lanci, 3-56 : ella, menandomi seco per assicurarsi
dall'uno de'capi. misasi, 3-56 : scoppiettò al buio il zolfo di
io vengo alla cittade. tasso, 3-56 : oltra sei miglia un bosco / sorge
all'archetto della scala. montale, 3-56 : mirò col dito la cincia che
di un movimento). bruno, 3-56 : a poco a poco, per quanto
stanze mobigliate ed una cucina. serao, 3-56 : occupavano un vasto appartamento mobiliato,
mochi. m. villani, 3-56 : in questo anno fu generale carestia
e non abbassasse. m. villani, 3-56 : la vitella da latte montò danari
. -sostant. galiani, 3-56 : tutte le leggi fisiche de'corpi si
: morceco d'asino. pasolini, 3-56 : l'aveva tagliata [la pizza]
, il timore). cicognani, 3-56 : da tanta ansia fu presa la signora
delle azioni di ciascun uomo. gioberti, 3-56 : la folla sarà assai più dilettata
compone il testo). brignetti, 3-56 : non d'altronde, allora, la
mi diede quel che bastava. giacomini, 3-56 : troverrai in omero concetti pertinenti a
tu. idem, par., 3-56 : questa sorte che par giù cotanto /
arcoso- lio. cellini, 3-56 : così con queste otto figurine ornai le
ser jacopo essersene rotta una. cellini, 3-56 : oltre a questo nella grossezza del
dotate di vista notturna. morante, 3-56 : voi testimoni eterne, fuga senza rumore
nasconde insidie; infido. tasso, 3-56 : oltra sei miglia, un bosco /
per le sacre chiavi. casti, 3-56 : un gran ciamberlan dovea nomarsi,
a qualcuno: nominarlo. cellini, 3-56 : un certo monsignore, a cui non
principio o precetto morale. bandella, 3-56 (ii-534): l'ece il buon
preda a qualche vii pastore. lupis, 3-56 : un'aurora, è vero,
pietosa operazione. seneca volgar., 3-56 : egli ha vergogna di mal fare.
restano ancora a maneggiare! poerio, 3-56 : [odio]... la
volle me come forestiero onorare. testi, 3-56 : né vogliono essere in conto alcuno
atto sessuale; amante. bruno, 3-56 : mali operari del dio de gli orti
assalimento non si ricevesse danno. bisticci, 3-56 : i mercadanti fiorentini ricorsono a messer
grande parte del sole. buti, 3-56 : 'nell'eclissi ', cioè nella
-con uso avverb. ghirardacci, 3-56 : battista si fece incontro gli anziani
grado di pari dignità. palazzeschi, 3-56 : era sempre fra i convitati un cane
. scherz. paroliere. brignetti, 3-56 : la gente era stata emancipata a migliori
era dalla madre esortato. giacomini, 3-56 : di tinnico calcidense si riferisce che
cristo e de'santi. nievo, 3-56 : ecco qui un'altra pecorella affidata alle
semi, pendula al rovaio. moretti, 3-56 : socchiudo gli occhi e vedo gli
molto. v. martelli, 3-56 : noi siam tant'orsi a queste pere
motivo. dante, par., 3-56 : questa sorte, che par giù cotanto
). m. villani, 3-56 : in questo anno fu generale carestia in
la morte da eroe. lucini, 3-56 : sporgono i pettorali / sotto lo smalto
, blandire servilmente. varchi, 3-56 : usasi ancora in vece d'adulare,
è da metter nelle prose. varchi, 3-56 : quello che i latini dicono 'adulali'
quasi ogni ora la voce. baretti, 3-56 : v'è una camera con delle
spande il metauro. ciro di pers, 3-56 : gemma diventa preziosa e rara /
di pinnacoli. volponi, 3-56 : quel blocco di via nazionale di roma
, chiavica. lud. guicciardini, 3-56 : si vede per via di quattro gran
- anche al figur. cennini, 3-56 : rimescola bene l'acqua col colore.
tramutò in cam- pitello. einaudi, 3-56 : divergevano le opinioni intorno al contegno
seguente mi misi in viaggio. jahier, 3-56 : mi premuro avanzare formale proposta.
io son pulcella. c. arrighi, 3-56 : la biietta noceaa, sopranommata dai
di un lavoro fisico. bruno, 3-56 : optime decriptum illud 'festina 'con
mordea con pronti detti. bandello, 3-56 (ii-535): piacque tanto la
cesis, aldobrandino e chiesa. casti, 3-56 : poscia un gran ciamberlan dovea nomarsi
scudi dieci fra tutti. varchi, 3-56 : buriassi si chiamano eziandio coloro i quali
ed entrò nello steccato. testi, 3-56 : si sono... messi in
-adulare, lusingare. varchi, 3-56 : usansi ancora, in vece d'adulare
una pezzo di roccia. brignetti, 3-56 : la gente era stata emancipata a
un altro grado di raffinamento. piovene, 3-56 : egli aveva sempre obbedito alla esiziale
uno stato). manfredi, 3-56 : fra molti regni che ne nacquero,
fragile, vana. del carretto, 3-56 : -se ricco fatto sei, fu che
-con riferimento alle costellazioni. dottori, 3-56 : rossi,... i.
; cavità, vuoto. buti, 3-56 : questo non è; cioè che lo
ritornare a essere sereno. jahier, 3-56 : un anno andata e ritorno nel quale
(il mare). boiardo, 3-56 : come stanco nochier, che da tempesta
, le onde). boiardo, 3-56 : come stanco nochier, che da tempesta
s. giovanni crisostomo volgar., 3-56 : cusì 'l segnor volsse recovrar l'omo
regina che passava. de roberto, 3-56 : alfio balsamo stava a sentire, senza
lor regule compitamente osserveno. bandello, 3-56 (ii-534): il prete,
anno in dodici mesi. erizzo, 3-56 : non volle per modo alcuno che
con una faccia più seria. imbriani, 3-56 : le figure sono di maniera:
. - anche assol. jahier, 3-56 : mi premuro avanzare formale proposta di
sentito la rubellióne d'imola. ghirardacci, 3-56 : eugenio pontefice non poco travagliato a
mietitura. m. villani, 3-56 : in firenze cominciò di ricolta a valere
te mando e do. bisticci, 3-56 : i mercadanti fiorentini ricorsono a messer gian-
. s. giovanni crisostomo volgar., 3-56 : cusì-1 segnor volsse recovrar tomo
. a. pucci, cent., 3-56 : chi per lo 'mperio la sua
vivere bene, lo fece. bandello, 3-56 (ii-534): fece il buon
o la autorità pontificale. bandella, 3-56 (ii-534): fece il buon vescovo
-stringersi a qualcuno. bemari, 3-56 : la sentii farsi docile al mio fianco
a righe ma senza cravatta. pratolini, 3-56 : venivi dalle mie parti, anni
beltà che le faccia riguardevoli. bandello, 3-56 (ii-534): fu..
inanzi discritta. è. cecchi, 3-56 : procedendo nel tempo a zig-zag, con
(la pioggia). jahier, 3-56 : un anno andata e ritorno nel quale
. -assol. bruno, 3-56 : ecco che i nostri patrini, invece
allegrezza, felicità). jahier, 3-56 : risuonino gli stessi suoni, rirallegrino le
-scosceso, dirupato. bertola, 3-56 : non solamente i colli morbidi e dolci
dell'apertura del congresso, lesti, 3-56 : io crederei ch'ella potesse dar
di soggezioni e di menzogne? gentile, 3-56 : quale la regola della ricostruzione ideale
il nome di 'mimi concetta'. moretti, 3-56 : dolce sorella mia! dove t'
roselline: adulare qualcuno. varchi, 3-56 : usasi ancora in vece d'adulare,
di montanaro. e. cecchi, 3-56 : l'austero accordo delle tinte: rosso
non ebbe il mare. bertola, 3-56 : non solamente i colli morbidi e dolci
e di poco giudicio? bruno, 3-56 : gli venne interpretato che quei [
. -sabbionino. cennini, 3-56 : questo colore per se medesimo è gros-
a pontriemoli alla sagra. sanudo, 3-56 : adì 8 ottubrio è la sagra
della parete. e. cecchi, 3-56 : l'austero accordo delle tinte: rosso
-in un'insegna. tassoni, 3-56 : di veriga e bison l'insegna al
stanchezza. eneca volgar., 3-56 : ad alcuni viene un saziamente di
, l'ira). lupis, 3-56 : non ancora si son saziati i vostri
spregiudicato. c. arrighi, 3-56 : prese in affitto un quartierino ammobiliato,
si sbattono i panni. pratolini, 3-56 : io stavo al lavatoio, l'ultima
. spiaccicato, schiacciato. imbriani, 3-56 : all'autore è mancata la voglia e
di pelle grigia scamosciata. de pisis, 3-56 : elegantissimo nella giacca blu e nei
prevenire la mia esitazione ». dossi, 3-56 : la frusta diè il primo chiocco
da velenose esalazioni sotterranee. marinetti, 3-56 : strano colore della luce lunare su
ei ti scema bellezza? giusti, 3-56 : la dignitosa bellezza dell'aspetto e
: accingersi a navigare. castelnuovo, 3-56 : nella scrittura s'usa di dire 'scendere
racquistò la possessione del monte. bertola, 3-56 : non solamente i colli morbidi e
mari esercitando la pirateria. bacchetti, 3-56 : in quel sicuro e chiuso golfo,
la fabrica delle scuole). crescenzio, 3-56 : è l'isola delle scimie,
più bassi e cavernosi. sereni, 3-56 : « e », disse g.
, gravidi di vento. dottori, 3-56 : rossi, qualor t'accade / mirar
qui in poi. ciro di pers, 3-56 : ella ha un sasso e con
della cavalleria nemica. verga, 3-56 : l'ulivo grigio stormiva come se piovesse
sentimento). arbasino, 3-56 : al posto del greco, l'inglese
). fr. colonna, 3-56 : quale serenato coelo raquistarà sì
la conservazione della specie. calvino, 3-56 : la zuffa si è fatta più
in un rapporto epistolare. costo, 3-56 : scrivendo la signora donna maria alla signora
servare quelle per dieci anni. bandello, 3-56 (ii-534): il prete,
stare in signoria. fra giordano, 3-56 : questa si chiama [corona]
lucerna, / entrò. vittorini, 3-56 : egli osserva i marmocchi che singultano
singhiozzante. fr. colonna, 3-56 : quella sedulo invocante cum suspirabile
conciliante, sull'amico. calvino, 3-56 : « grazie, fratello », fa
cosa il può sadisfare. bracciolini, 3-56 : sia, caro tiranno, agli occhi
un cuccumo di caffè. misasi, 3-56 : scoppiettò al buio il zolfo di
che ha operato per voi. costo, 3-56 : quella, scrivendo a lei d'
si spense sulla sua bocca. vittorini, 3-56 : egli osserva i marmocchi che singultano
. ridurre di spessore. lubrano, 3-56 : svolge ingegno ission argani e rote /
, ripugnante. fr. colonna, 3-56 : heu me, quale iniqua sorte et
paesi sterilissimi d'acqua. tasso, 3-56 : la terra intorno è nuda d'erba
, coi piedi gelati, anguillara, 3-56 : forma la goccia il tondo, e
distribuite sulle parti aeree ldlli, 3-56 : han sempre il flusso sozzo e stomacante
s. giovanni crisostomo volgar., 3-56 : anoncio a la vergin mare lo
s. giovanni crisostomo volgar., 3-56 : ancor quando.! nasse el
. s. giovanni crisostomo volgar., 3-56 : fé gli venir ad adorar la
come il subero delle rete. bruno, 3-56 : la barca,... (
, successivo. n. franco, 3-56 : mentre la successa età considero, dove
el calore. g. del papa, 3-56 : dal soverchio riscaldarsi depende il sudore
azione politica. lud. guicciardini, 3-56 : fu suscitatore e principal fautore di
prezioso. fr. colonna, 3-56 : chi possiderà tanto inextimabile et talentoso
tarla che fa il legnamme. bruno, 3-56 : a poco a poco, per
m. tronti [« quadernirossi », 3-56 ]: il grande capitale, per suo
e attività da pusilli. brignetti, 3-56 : la gente era stata emancipata a migliori
con tetto a terrazzo. einaudi, 3-56 : nella adunanza tenuta alle ore io del
voleva il suo infermo. ser giovanni, 3-56 : buondelmonte la mattina si levò,
e la tintoria. e. cecchi, 3-56 : gli indiani navajo sono famosi nell'
disus. texano. bacchetti, 3-56 : altri discendevano da avanzi delle guerre
la vecchia carrozza col mantice. idem, 3-56 : al tempo dei primi giochi ne
tutta la città era testimonio. testi, 3-56 : ci saranno luminarie, feste,
fatti lupi rapaci vengono detti. rajberti, 3-56 : se è vero che il buon
. pianta della vite. bertola, 3-56 : lo storico alemanno mascow, attribuendo a
il suocero d'un re. mazzini, 3-56 : opriamo come dettano il core e
, adulare, blandire. varchi, 3-56 : usasi ancora in vece d'adulare.
di meraviglia. p. levi, 3-56 : da quelle parti il fèrro viene ruggine
in modo evidente). onofri, 3-56 : ma quale, quale è dunque la
perfin la vita del dolore. gentile, 3-56 : quando si parla della vita dello
e verde e vivido. poerio, 3-56 : se la vana lutezia / evito e
viene dal volgo. liburnio, 3-56 : quale è quello, che della vulgaresca
. ant. gennaio. sanudo, 3-56 : adì 31 zener, la translazion del
. dimin. zuccottino. cicognani, 3-56 : la cesira, via! e ri
che avea a fronte. calvino, 3-56 : la zuffa si è fatta più serrata
pronto soccorso. mantegazza, 3-56 : il nuovo primario sarà nominato fra pochi