ciò ch'io dico apprendi. guittone, 3-50 : e forse, non fusse stato
dalla lana dell'agnello. guittone, 3-50 : apparve adesso durezza, crudeltà, e
e riioderatamente nelle cose prospere. tasso, 3-50 : venia per far nel barbaro omicida
alternanza; alternativamente. ariosto, 3-50 : il giusto alfonso e ippolito benigno,
c. e. gadda, 3-50 : ho imparato anch'io a distinguere.
che istruisce. ovidio volgar., 3-50 : e ciò farò col proprio esempio
servon l'amorosa fede. idem, 3-50 : dov'è amore amoroso e dolce bene
e con il martello. marino, 3-50 : altro unqua non sa che col martello
c. e. gadda, 3-50 : il prataiolo o pratella arvense, che
-ant. assetato. serdonati, 3-50 : niuno è che dubiti che l'uomo
del liquore intiepidato. palazzeschi, 3-50 : ricostruivo uno a uno i suoi
cuore mi voglia scoppiare. jovine, 3-50 : quando taceva e si lamentava per
ambigua sulla loro polenta dura. idem, 3-50 : il prataiolo o pratella arvense,
volta, che sovrasta. bisticci, 3-50 : quando si faceva la festa del corpo
10 manifesti. idem, par., 3-50 : posta qui con questi altri beati
del nostro nuovo compagno. pea, 3-50 : la vedova si mise a ridere
bracchièro. c. dati, 3-50 : andato affa pieve del calandri a caccia
col cappottone foderato di verde. pea, 3-50 : saltò a cavallo al poliedro,
fu cagione di nuove risate. verga, 3-50 : vedendo luca lì davanti, che
è persona gradita). lippi, 3-50 : lo manda fuori a furia di spintoni
far vento per trastullo. verga, 3-50 : vedendo luca lì davanti, che gli
quella via è imo sogno. bruno, 3-50 : rispose, che lui non gli
, avello. m. villani, 3-50 : a costui fu tagliata la testa.
leggerissimo odore di catrame. verga, 3-50 : si udiva mastro turi zuppiddo il
a cena e albergo. bisticci, 3-50 : il giovedì medesimo faceva ordinare una cena
di scintillar più chiari. palazzeschi, 3-50 : il suo sguardo chiaro sotto gli
abbiano avuto affare seco. bisticci, 3-50 : ordinata la cucina quello che avessino
col sonno in compagnia. bruno, 3-50 : temerebbe far come quei, che
non conclude. 0. rucellai, 3-50 : so che vostra eminenza avrà gran cagione
la misura de'nostri. tasso, 3-50 : poi ch'è morto il signor
cosa. m. villani, 3-50 : a costui fu tagliata la testa.
della mala sorte. verga, 3-50 : « poveretta 1 », mormorava
cucina; i cuochi. bisticci, 3-50 : il giovedì medesimo faceva ordinare una
di mille di rendita. ariosto, 3-50 : darà lor l'inclita prole, /
alla sua debita quantità. garzoni, 3-50 : oltre di ciò nascono molti con l'
per farla. b. corsini, 3-50 : già questi erano in piedi, ed
de'frutti della terra. garzoni, 3-50 : da questa medesima virtù gagliarda nasceranno
desina all'ombra il carrettiere. vittorini, 3-50 : in città non ho nessuno.
di sì reverenda autorità. bruno, 3-50 : con questo modo si potesse veder
figur. giacomo da lentini, 3-50 : la figura piacente / lo core
triste, desolato. leopardi, 3-50 : per tua man presenti / paion que'
ingentilito, educato. tesauro, 3-50 : ma finalmente per teodorico si dichiarò
monti con incredibile prestezza. leonardo, 3-50 : empi il fondo di rena mista
non era molta distanzia. anguillara, 3-50 : già fra favonio e euro compartito
passa van dolcemente lagrimando. corazzini, 3-50 : lacrimava per i soffitti / pallidi
casa mi sembra star male. ariosto, 3-50 : sarà ciascuno d'essi e pronto
il termine del nostro scritto. bacchelli, 3-50 : si vuol dire che troia è
loro sup- pusizioni. manfredi, 3-50 : nella spagna, dopo che fu
dolce ebbrezza. giusti, 3-50 : non ha né forte sentire né forte
in cerca dei facchini. montale, 3-50 : -facchino? -chiese un uomo scalzo
ha lievi dislivelli. cassola, 3-50 : il falsopiano stava per finire. colle
, e faretrata arciera. tassoni, 3-50 : cinquanta donne lor con gli archi in
; velleità, capriccio. giusti, 3-50 : non ha né forte sentire né forte
prudenza e il consiglio. bruno, 3-50 : con questo modo si potesse veder
frasologia linda e forbita. imbriani, 3-50 : quante volte i bozzetti di un quadro
, marta e caterina. ariosto, 3-50 : sarà ciascuno d'essi e pronto
che si possano leggere. giusti, 3-50 : non ha né forte sentire né forte
invoca più fragile legno. tasso, 3-50 : dunque in sì grave occaslon di sdegno
di un sentimento. giusti, 3-50 è uno di quegli animali che si caricano
loro cose galanti e proibite. cardarelli, 3-50 : quelle palazzine... del
hanno il valore. batacchi, 3-50 : celò la parte genitale.
il primo getto degli appunti. imbriani, 3-50 : quante volte i bozzetti di un
ed a saldare le piaghe. baretti, 3-50 : avevamo tasse che ne la vita nuova
atorno o in capo foggia. boiardo, 3-50 : ingrata fiera, ingrata e scognoscente
*). cicerone volgar., 3-50 : brutta cosa ancora è predicare di
prendono con quest'arietta. cagna, 3-50 : nello studio, prosegue egli,
morte che fiata. cor azzini, 3-50 : qualche gufo coi tristi / occhi
profondo della sua memoria. montale, 3-50 : un lampo... gli illuminò
catullo in latino. g. raimondi, 3-50 : baudelaire esamina e illustra i tratti
. imbandigione. fra giordano, 3-50 : sonne sì ricco, e sono tante
imbecillità de'nostri discorsi. bruno, 3-50 : per desiderio che tiene, di mostrar
io non saperia ridirli. pulci, 3-50 : il saracin... / nel
a un obbligo. lippi, 3-50 : mentre ei pur volea 'mbrogliare la spagna
sulle calcagna. note al malmantile, 3-50 : quando uno s'affatica con chiacchiere fuor
dal soverchio amore impaniare. lanci, 3-50 : volere vedere se potete impaniare quest'
federico si riposi un poco. giacomini, 3-50 : da queste cose non è difficile
a incartare il caviale. lambruschini, 3-50 : metterlo [il seme] in
da profonde carreggiate secche. pratolini, 3-50 : ora si apriva sulla nostra sinistra
dolce è in quel volto. tassoni, 3-50 : la chioma bizzarra e ad arte
cominciare da ciò. fra giordano, 3-50 : quelli ch'avesse voglia di mangiare,
e neri. e. cecchi, 3-50 : vivono, gli indiani, in villaggi
diritto anche gli altri poveri. romagnosi, 3-50 : il diritto di difesa si esercita
indigeni non s'accorgono. montale, 3-50 : era un suo amico d'infanzia.
, e appostole il falso. dominici, 3-50 : [si trova gesù] infamato
riapparve innanzi agli occhi. montale, 3-50 : era un suo amico d'infanzia,
e sì giuste querele? bisticci, 3-50 : lo pregava... che conoscesse
che odiava i moderni. jovine, 3-50 : alle fìtte più dolorose succedevano momenti
accompagnata. s. bernardo volgar., 3-50 : dalle quali fantasie,..
devozione che per simpatia. montale, 3-50 : -tieni -disse federigo consegnandogli la valigia
martella. tebaldeo, cap., 3-50 : che vergogna era a me, tanto
di freddo pianto asperge. corazzini, 3-50 : lacrimava per i soffitti / pallidi
puerile si sorprendeva a interrogarsi. montale, 3-50 : -tieni -disse federigo consegnandogli la valigia
. dimin. lanuginétta. ruscelli, 3-50 : con esso [coltello] si batta
senza pericolo di biasimo. tesauro, 3-50 : allora di due popoli si fece
adozione è una finzione legale. garibaldi, 3-50 : ditemi s'eran legali i vostri
per mostrar che sono dotti. monti, 3-50 : ahi sciagurato! / ahi profumato
di bontà e di virtù. chiari, 3-50 : fermate, o ch'io
segno che degenerò in licenza. romagnosi, 3-50 : appartiene certamente alla libertà l'astenerci
dalle quantità logaritmiche. i. riccati, 3-50 : da due quantità logaritmiche si fa
la gente affranta e madida. vittorini, 3-50 : s'è alzato, ed è
desco, cenarono magramente. imperiali, 3-50 : all'albergo della corona, meno
, nocivo; malefico. giacomini, 3-50 : non destando [la tragedia] affetti
peso diverrà tutto leggiero. imperiali, 3-50 : prese un par d'ova, manucando
vedere maraviglioso. e. cecchi, 3-50 : vivono, gli indiani, in
esattezza tale principio. buti, 3-50 : 'a guisa', cioè a similitudine,
della specie. c. arrighi, 3-50 : è dunque vero che il matrimonio è
l'inizio del mattino. imperiali, 3-50 : allo spuntar di mattinevole aurora,
maestosi mausolei dell'europa. baretti, 3-50 : in peterborgo,... è
; per opera sua. batacchi, 3-50 : io vi prometto che otterrete presto,
danno, oggi m'attrista. dottori, 3-50 : in tenebroso orrore / resta in
perdono, invocare indulgenza. latini, 3-50 : domando del fallo perdone e chiamoti
accedeva da un ponte levatoio. cassola, 3-50 : il falsopiano stava per finire.
fra due persone. patrizi, 3-50 : ebbe molto danno in riavere ducati
mietare grano e a fornirsi. bandéllo, 3-50 (ii-499): essendo il tempo
un brutto momento. pulci, 3-50 : rinaldo non potè più comportare, /
parve a veder mirabil cosa. tassoni, 3-50 : quel ch'era mirabile a vedere
sedesti. ariosto, cinque canti, 3-50 : namo, a cui poco noto
bara. s. bernardo volgar., 3-50 : conducono [le fantasie] la
aia indulgenzia. dante, inf., 3-50 : fama di loro il mondo esser
che sempre pareva ridesse. liburnio, 3-50 : rimanti in pace, nobolissima philothea,
iperbolico o enfatico. bisticci, 3-50 : lo pregava,... che
di potere della regione. arbasino, 3-50 : da parte mia... mi
nuvolette d'aliti mortali. pavese, 3-50 : compagno uomo, tu sai cos'
fare in qualunque moto. lupis, 3-50 : il giusto è un vaso stemprato di
muricciuoli del lor lungarno. montale, 3-50 : scesero la scala e si trovarono subito
, di facce slavate. de roberto, 3-50 : si era assato il capriccio di
, può appellarsi al re. patrizi, 3-50 : tornò a barcellona, rinnovò la
a un atteggiamento). fra giordano, 3-50 : dico prima che l'uomo si può
l'aere ne sia pieno. liburnio, 3-50 : o giorno odierno a me felice
casa e accompagnare onorevolmente. ghirardacci, 3-50 : l'imperatore greco, venuto in
a. f. doni, 3-50 : le vostre corna non son visibili:
reale o apparente. ruscelli, 3-50 : uno intervallo orario importa 15 gradi
a quelli più ordinari. monelli, 3-50 : un profumino tedesco alquanto ordinario.
-di tutto punto. ser giovanni, 3-50 : come fu tempo, si mosse ordinatamente
porto de malemmaco. o. rucellai, 3-50 : so che vostra eminenza avrà gran
derivato 'della seconda. gentile, 3-50 : quando... si dice atto
a. pucci, cent., 3-50 : perché l'entrate gli fur vietate,
oceano. marco polo volgar., 3-50 : passate due giornate è lo mare
empi il cuor tremante. chiari, 3-50 : già l'ira tua previene il mio
buon pane nero e odoroso. tomizza, 3-50 : lasciò in cambio a stefano il
con un papetto. de pisis, 3-50 : lui i baiocchi col ritratto di pio
con la particella pronom. baldini, 3-50 : i fiorai di piazza di spagna si
d'auliva è sua parenza. tesauro, 3-50 : odoacre..., per
di un parlamento. varchi, 3-50 : parlamentare si dicono coloro i quali
ve la passiamo. de roberto, 3-50 : si era passato il capriccio di
e pelala cun acqua calda. pigafetta, 3-50 : erano [le oche] tanto
cavallo, senza sella. pea, 3-50 : al colmo della contentezza, saltò a
a. pucci, cent., 3-50 : perché l'entrate gli fur vietate,
oda. marco polo vplgar., 3-50 : quivi vegnono d'india per navi tutte
le teste de'cittadini. mazzini, 3-50 : le unioni hanno ad essere franche,
, d'un sonno pesante. pavese, 3-50 : so il sonno del vino,
un piano fruttifero e abondante. tassoni, 3-50 : succinte in gonna e faretrate arciere
piano nella gran sala. pratolini, 3-50 : marisa discese la scaletta tenendosi alla
rivestito di piastrelle. volponi, 3-50 : quel blocco di via nazionale di roma
gli gridavo tutto eccitato. cassola, 3-50 : alla prima curva dovette rizzarsi sui pedali
pissi pissi dietro le persiane! cucini, 3-50 : sarò l'ombra vagante e pandemia
e non il caro. castelvetro, 3-50 : né vero è che, poeticamente
voto. s. bernardo volgar., 3-50 : nel tempo che si dicono
. a. f. doni, 3-50 : i soldati hanno tolto un corno per
ma modello. e. cecchi, 3-50 : vivono, gli indiani, in villaggi
. -assol. vittorini, 3-50 : posa giù e si raddrizza, le
una leva. f. pigafetta, 3-50 : la possanza sostenente il peso che
antichi divoti conpensono. c. éartoli, 3-50 : aveva [momo] riscontro in
dell'erbe a procacciare. bandello, 3-50 (ii-499): vivevano con gran pace
dei caldi amor le assale. montale, 3-50 : la stazione era piccola e posta
alla biblioteca del congresso. vittorini, 3-50 : se ne viene [mia madre
effetto. pietro ispano volgar., 3-50 : nota che neuno collirio si dè
a. pucci, cent., 3-50 : perché l'entrate gli fùr vietate,
alquanti italiani. g. gherardi, 3-50 : « ahi, ragazzaglia! » con
probabili e graziose ragioni. bruno, 3-50 : allora gli disse il signor folco grivello
di nuovi apporti. varchi, 3-50 : questa parola 'parlatura '..
, desiderio o intenzione. peregrini, 3-50 : al timore si cede rampognando e con
invidia o di rancura. praga, 3-50 : su, versi miei, seguitelo per
e proporzionata alla natura umana. fovine, 3-50 : pareva che fosse stato lunghe ore
). g. del papa, 3-50 : sogliono i difensori del freddo positivo
romano dui anni vacao. dominici, 3-50 : nel mondo si trova [gesù]
canti del vulgo scuro. lubrano, 3-50 : un verme orna di pompe anco i
reti vicino al soffitto. montale, 3-50 : prese la sua valigia dalla rete e
case ricostruite. e. cecchi, 3-50 : è [santa fé] costrutta (
espressione ingiuriosa). pasolini, 3-50 : ce guadagno anche de prestigio! che
bellezze d'ogne sua paroffia. gherardi, 3-50 : ridea il cielo perché raggia
. -reimmergersi. montale, 3-50 : la stazione era piccola e posta tra
fiducia in qualcosa. latini, 3-50 : ho errato; poco senno mi condusse
-di animali. faldella, 3-50 : fu un avvenimento per paperaglia-dora l'
termine di confronto. cennini, 3-50 : è di color più vago giallo resimigliante
in ristrettezze economiche. cantù, 3-50 : che abbominazione è questa che il conte
che in esso sono. tasso, 3-50 : or qual indugio è questo? e
al baco da seta. lubrano, 3-50 : arte è la vita mia [del
profumata di tè. serao, 3-50 : dopo aver aspirato lungamente il fine,
venir color d'oro. quaglino, 3-50 discuoia il padre e rosola nel vespro
loro mazzetti di bacche. d'annunzio, 3-50 : anna guardava curiosa tutti i cespugli
vacca. idem, purg., 3-50 : tra lerice e turbia la più diserta
-sottoporre a tributi esorbitanti. garibaldi, 3-50 : oggi ancora, ladroni spudorati, voi
delle mura. m. villani, 3-50 : venuto a piè del campanile di quella
e con l'enciclopedia. arbasino, 3-50 : sono stati in parecchi, e autorevoli
dissimulò e tenne celato. dolce, 3-50 : questo gigante, un dì che 'l
il mio maestro ». ariosto, 3-50 : sarà ciascuno d'essi e pronto e
le mandassimo alla ventura. patrizi, 3-50 : trovato alle saline molti gran sacconi
s. giovanni crisostomo volgar., 3-50 : gh'àn straggao tuta la vestimenta
infermità. marco polo volgar., 3-50 : usano per loro santà pesci e
segretario pier delle vigne. onofri, 3-50 : lampada piccola, al desco / modesto
suoi quattro satelliti passa. lucrano, 3-50 : se fascia giove in epicicli erranti /
la banda di martega. crescenzio, 3-50 : questo canale, che passa dall'
berretta / si trae. nievo, 3-50 : « guarda, guarda! » seguitò
). dante, purg., 3-50 : tra lerice e turbìa la più diserta
i capelli). armenini, 3-50 : la beata veronica... a
. villanamente, malvagiamente. assarino, 3-50 : 0 uomini troppo sconoscentemente crudeli.
fede è persa ». dossi, 3-50 : se alcuna pagliucola di sapere spuntavami nondimeno
di un luogo. giuglaris, 3-50 : perdi la libertà perché non ti arrischi
disperato. n. f. doni, 3-50 : tofano rimase scornato da sua mogliere
, non capivo nulla. montale, 3-50 : la locomotiva rallentò con un lungo
lor grado. dante, inf, 3-50 : fama di loro il mondo esser non
corre di distanza braccia secentocinquanta. patrizi, 3-50 : ebbe del prezzo de'libri mille
sella. marco polo volgar., 3-50 : quivi si fa lo vino di dattari
e seguiti dagli altri. varchi, 3-50 : sermonare, che appresso i latini sidisse
granate. b. corsini, 3-50 : già questi erano in piedi ed in
è il mezzo veramente. patrizi, 3-50 : ebbe molto danno in riavere ducati
segue una visione celeste. corazzini, 3-50 : lacrimava per i soffitti / pallidi,
simili cose. n. franco, 3-50 : conciosia ch'essendo stata da sesto
nero dello sgorgo recente. vittorini, 3-50 : è in piedi nel pieno dello sgorgo
troncare un legame amoroso. dominici, 3-50 : legatevi colla fune dell'amore a suo
? ho b. pino, 3-50 : - il bordello fai tu, che
. - anche sostant. latini, 3-50 : io ho veduto che, quando molti
a un altro. arbasino, 3-50 : le 'mie prigioni'potrebbero...
d'entrata e sortita. morante, 3-50 : è sempre mezzogiorno, sempre l'orario
. mandato proditoriamente. tesauro, 3-50 : dal ferro di un sottomandato sicario proditoriamente
sonnolenta pigrizia d'arabo. calvino, 3-50 : rambaldo sguainò la spada. l'argalif
spinte maiuscole, grandi spinte. lippi, 3-50 : senzapiù dirglielo ai nuovo, /
che quivi appresso scorrevano. magalotti, 3-50 : non è... gran
impudente, sfrontato. garibaldi, 3-50 : oggi ancora, ladroni spudorati, voi
a. pucci, cent., 3-50 : pose toste ov'è oggi cafaggio,
da un cavallo. n. secchi, 3-50 : io non sto sicuro qui di
/ s'alza la voce. piovene, 3-50 : davanti a noi l'orizzonte cominciava
di strumenti. g. gherardi, 3-50 : detto così, i'senti'stormeggiata /
elei con alto stormire. pavese, 3-50 : nel sonno ti accade -tu che vai
s. giovanni crisostomo volgar., 3-50 : tropo maior oure da far cognosse
ridondante; sproloquiare. varchi, 3-50 : alcuni dicono straparlare, cioè parlare o
.. di violacciocche. montale, 3-50 : la stazione era piccola e posta tra
5. giovanni crisostomo volgar., 3-50 : e. l verbo de de si
legno scolpito. m. praz, 3-50 : un'ampia biblioteca regency in legno di
pregar di amore. d'annunzio, 3-50 : dal giorno della favola di galeana e
destin mi caccia e sprona. dottori, 3-50 : in tenebroso orrore / resta in
, domande chi eo. ser giovanni, 3-50 : buondel- monte... giunse
(un serpente). cennini, 3-50 : giallo è un color che si chiama
solo tra me e me. montale, 3-50 : « tieni » disse federigo consegnandogli
una tromba. g. gherardi, 3-50 : « suona trombetta tua ornai a raccolta
di tre volte. patrizi, 3-50 : trovato alle saline molti gran sacconi di
si chiudessero nei valigiotti. montale, 3-50 : federigo scese e calò a terra il
pudicizia è un paragone. tasso, 3-50 : or qual indugio è questo? e
a stampa di tessuti. cennini, 3-50 : verde è un colore il quale si
di un'arte. bruno, 3-50 : con questo modo si potesse veder la
. esopo volgar., 3-50 : l'aquila avendo tolto i suoi volpini
. ant gioielliere. éanudo, 3-50 : alla caritade, la capella di domenigo
delle fosse ardeati- ne. fenoglio, 3-50 : « chi siete? » « partigiani
incagliato, agganciato. fenoglio, 3-50 : finalmente la ritrovò cobra, il quale
grande quantità. r. campo, 3-50 : c'è pieno di gente che sbanda
letter. tarda sera. manganelli, 3-50 : non saremmo che doodles onirici sgorbiati nel
colonica. p. valera, 3-50 : le'reggiore'offrivanoagli ospitiunatafferiadi pane giallo