volto congestionato e affocato. cicognani, 3-44 : le gote affocate, il petticino e
la cosa dolce. ricettario fiorentino, 3-44 : eleggesi quella [mirra] ch'
del papale ammanto. m. villani, 3-44 : prese l'ammanto di san piero
ad una scorretta disobbedienza. algarotti, 3-44 : in olanda fece il czar,
dea m'assembri certo. bandello, 3-44 (ii-472): videro messer
colonie lo augu- mento. ariosto, 3-44 : avrà il bel regno poi sempre augu-
lassarò di pregare. fra giordano, 3-44 : avvegna, com'io ti dissi,
a tolbiaco territorio agrippinese. tassoni, 3-44 : baiamonte... / quasi a
ne farò venire un barile. verga, 3-44 : compare cipolla raccontava che sulle acciughe
superiori degli 1 edifizi. algarotti, 3-44 : regna qui una maniera di architettura
stor. boiaro. algarotti, 3-44 : furono già dal czar obbligati i boiardi
, briaconàccio. i. neri, 3-44 : così que'briacacci empi e ribaldi,
dalle nimi- chevoli armadure. pulci, 3-44 : brunor, veggendogli imbeccare / per
delle facce in fuoco. stuparich, 3-44 : andò alla finestra e tirò su
del fuoco. e. cecchi, 3-44 : la bocca si decise a chiudersi
: mangiare smodatamente. lippi, 3-44 : le cacchiatelle mangia col cucchiaio, /
e vecchi / vanno trescando. bisticci, 3-44 : papa nicola... infra
al mio dritto camino. ariosto, 3-44 : senza torcer mai piè dal cammin dritto
, estinzione; distruzione. pallavicino, 3-44 : non chiedevano la sola liberazione da
a ogni capo di bestiame. montale, 3-44 : quando qualche capo della biancheria da
caricaturale. c. dati, 3-44 : essendo egli deforme, e simile ad
gentile e nobil giovinetto. bisticci, 3-44 : si scoperse questa congiura, che n'
pittura). imbriani, 3-44 : non solo [palizzi] prepara la
formata una collana. cicognani, 3-44 : « ave maria! »..
pintura. idem, purg., 3-44 : e qui chinò la fronte, /
, all'afa stagna. idem, 3-44 : si sporgeva dalla finestra con una lunga
, ecc.). palazzeschi, 3-44 : perché circondare di tanti miseri sotterfugi
consumare. dante, par., 3-44 : la nostra carità non serra porte
vo'dir di siena. algarotti, 3-44 : pare in effetto che a sola commemorazione
poeta. a. f. doni, 3-44 : il cementatore sopra il sesto dell'
del pontefice. m. villani, 3-44 : dopo la morte di papa clemente
umile conversazione nel mondo. pallavicino, 3-44 : il cardinale oltre alla publica orazione
e pacifico stato di firenze. bisticci, 3-44 : l'onnipotente dio, che non
. a. f. doni, 3-44 : disse aristotile che le cose consigliate
capegli. a. f. doni, 3-44 : due sono i consiglieri de gl'
triregno papale. m. villani, 3-44 : prese l'ammanto di san piero e
pratiche d'affari. bisticci, 3-44 : non fui sì tosto giunto a maestro
il governo costituito. bisticci, 3-44 : certi ribaldi conspiromo contro il pontefice
chiesa. m. villani, 3-44 : prese l'ammanto di san piero e
una sottil crosta di smalto. imbriani, 3-44 : non solo [palizzi] prepara
scolo delle acque. targioni tozzetti, 3-44 : coi sassi e col terreno che si
e appropriati. giacomini, 3-44 : dir possiamo non doversi le metafore
publicò la seguente dichiarazione. baretti, 3-44 : se vi faceste anco a narrare
dovevano mostrarsi chiaramente favolose. calvino, 3-44 : scrivo in convento, desumendo da
si manifesta il peccato. alberti, 3-44 : e nomi, quando e'dimostrano
uscì la spaventevol forma. bandello, 3-44 (ii-473): essendo tutti i
, sopprimerla. esopo volgar., 3-44 : il serpente... di dì
dar forme a ciascun. caro, 3-44 : de'suoi più teneri e più verdi
eccessivo; dare sfogo. bandello, 3-44 (ii-471): il sagrestano, che
legge perpetua ed immutabile. romagnosi, 3-44 : la disposizione sovrana
, non sarebbe agevole. landolfi, 3-44 : ogni nebulosa... può agevolmente
poter ritenerli. f. galiani, 3-44 : quando poi [il filosofo] da
tu ci devi andare. calvino, 3-44 : dovete compatire: si è ragazze
che compendi dell'equatoriale. landolfi, 3-44 : la nebulosa d'andromeda...
nel fondo dell'amico. brancoli, 3-44 : l'elogio era così alto, così
colui che lo può eseguire? imbriani, 3-44 : spesso ottiene delle chiazzature strane e
[il senso]. bruno, 3-44 : -dimmi, in che modo si potran
(ad asciugare). montale, 3-44 : quando qualche capo della biancheria da
son più forti assai. jahier, 3-44 : sa che la morte allora diventa
della sua estrema povertà. bisticci, 3-44 : non è sì grande felicità in questa
chiamate da loro premesse). gioberti, 3-44 : il quale [panteismo],
di sustanza cogitante. bar etti, 3-44 : mi replicherete che anassimandro non aveva
, astenersi dall'importunarlo. bocchelli, 3-44 : ella lo stringeva dappresso, e già
irte ficcate nell'azzurro fondo. baldini, 3-44 : dentro la chiesa la mia pena
dei segreti più gelosi. montale, 3-44 : quando qualche capo della biancheria da
rimase, e stritolata. romagnosi, 3-44 : la disposizione sovrana della sorte dell'uomo
, simile a enotria iddia. stuparich, 3-44 : l'aria entrava a fiotti quasi
- anche al figur. anguillara, 3-44 : che gran felicità, che gran contento
si accomunano coi servi. stuparich, 3-44 : abbassarono pure gli occhi e sentirono
fontana: piangere dirottamente. verga, 3-44 : piangevano da due giorni come fontane.
ancora che fortissime fossero. tasso, 3-44 : né giova ad algazarre il fino
). dante, inf., 3-44 : maestro, che è tanto greve /
...]. faldella, 3-44 : il tubo della trebbiatrice sbuffa e
si dilettassero di fustigazioni. calvino, 3-44 : dovete compatire: si è ragazze
sonno). l. adimari, 3-44 : posando in grembo a pasitea diletta
sequani. b. corsini, 3-44 : i due, ch'il buon conte
detti comunemente i giacobiti. batacchi, 3-44 : ver la sua casa un milion di
giudizio comincia per te. brancoli, 3-44 : l'elogio era così alto, così
giù per la gola. lippi, 3-44 : la segue piaccianteo, suo servo
che faldistori si dicono. corazzini, 3-44 : mai sacerdote curvo per i sacri /
il non essere amato. bisticci, 3-44 : non è sì grande felicità in
. a. m. ricci, 3-44 : presi... un avoltoio de'
alla metà del mese. manfredi, 3-44 : i romani partivansi il loro mese in
. e al fìgur. pulci, 3-44 : rinaldo cominciava a piluccare, / e
la terra stessa. g. raimondi, 3-44 : una prosa d'arte e.
impregnare temine. c. dati, 3-44 : aveva risoluto di trovare un cavaliere
lui resta invalido sempre. montale, 3-44 : quando qualche capo della biancheria da
in cerca della felicità. pavese, 3-44 : era un giovane inconscio, un poco
negli atti della giustizia. bisaccioni, 3-44 : stanco di udire tanti progressi quanti
, ha tanto amato. pavese, 3-44 : era-un giovane inconscio, un poco
d'animo). assarino, 3-44 : io misero verso dove posso più voltare
in mano. ariosto, sai., 3-44 : in casa mia mi sia meglio
-truffare, derubare. pigafetta, 3-44 : per una carta da giuoco del re
perenne sospetto de'tradimenti. pratolini, 3-44 : marisa aveva frantumato con il suo
e vituperevol faccenda. bar etti, 3-44 : egli non era né anco nativo di
imprevedibile. g. del papa, 3-44 : il raggio della luce non potrebbe
.]. i. riccati, 3-44 : per sommare la nostra formula, altro
sentenza, e v'interdice. paoletti, 3-44 : l'hanno scomunicata [l'iride
intonatissimi). g. bassani, 3-44 : la sua voce era esile e cantilenante
-assol. palladio volgar., 3-44 : intramezzando di tre in tre dì,
gli disserravano le porte. lucini, 3-44 : qualche volta mi pesa la bugia;
più spantosi del mondo. dottori, 3-44 : qual rabbia arcana agita il ponto e
con lusinghe, infinocchiare. amenta, 3-44 : parla e ingannami, ciurmami,
dormire artificialmente. g. raimondi, 3-44 : per effetto di un calmante, o
: immunità. g. ferrari, 3-44 : i parlamenti non sono meno fastidiosi
non ha mai bene ». nievo, 3-44 : gli occhi le gocciolavano di lagrimone
, folgorazione. c. arrighi, 3-44 : l'idea superba di diventare contessa le
d'un verme. e. cecchi, 3-44 : come geologica, infernale, è
costo- dengo. c. arrighi, 3-44 : le dichiarò di non riuscire nemmeno
la veggenza lucidissima. g. raimondi, 3-44 : nerval usciva dalla civiltà, estremamente
da tutte le parti. arbasino, 3-44 : quelle pagine gonfie, lutulente,
. dimin. maculétta. liburnio, 3-44 : ritornai cogli occhi a rimirar la rive-
e di cose ecclesiastiche. lupis, 3-44 : aveva perduto il maneggio dell'autorità
. s. bernardo volgar., 3-44 : discernendo adamo quello comandamento, maniconne
e due di sole. valeri, 3-44 : o sbocciata all'aria marzolina / molle
realtà sensibile, concreta. gentile, 3-44 : celebre, per esempio, l'errore
avido desiderio di comandare. giuglaris, 3-44 : li figliuoli poi patrizano e matrizano mirabilmente
quello eterno del libro. de pisis, 3-44 : i suoi occhi si posavano deliziosamente
figura di forma tondeggiante. zena, 3-44 : sul cielo, cavaliere / della croce
d'alighier la tomba. praga, 3-44 : non mi giungan di salmo melodi,
passione). seneca volgar., 3-44 : se tu vogli, disse epicuro,
pensiero, di idee. gentile, 3-44 : fu [vico]...
feroce guerrier mesce la pugna. poerio, 3-44 : innanzi alla battaglia / mescer vuole
, fondatore de'minimi. batacchi, 3-44 : ver la sua casa un milion
vario, eterogeneo. carani, 3-44 : schiera mischiata d'uomini, di donne
sentire e che gli credono. groto, 3-44 : può essere / che in un
alte torri. idem, purg., 3-44 : disiar vedeste sanza frutto / tai
refettorio d'un convento. leopardi, 3-44 : anime prodi, / ai tetti
morto dalla 'nvidia. marsilio ficino, 3-44 : in nessuno luogo vive chi ama
tempo che durò il mottino. idem, 3-44 : il dottor bartolomeo da parma
cui potente condizione. latini, 3-44 : tuberone più tardi mosse e così
gira come un naspo. liburnio, 3-44 : vedevilo [il corsiero] alquando che
delle terre vicine. ariosto, 3-44 : avrà il bel regno poi sempre augu-
e specialmente nel latin paese. manfredi, 3-44 : 1 romani partivano il loro
girotondo dei nontiscordardimé. de pisis, 3-44 : i suoi occhi si posavano deliziosamente
in su '1 nostro. bernari, 3-44 : ogni volta dovevo correre al consolato,
ritardo di concluderli e stabilirli. mazzini, 3-44 : quindi la tolleranza al comando dell'
novizi ne la compagnia. bandello, 3-44 (ii-472): è consuetudine che,
finita, non è tanta. bandello, 3-44 (ii-471): ànto fu la
il filtro della luna oblivioso. monelli, 3-44 : i governi, che per fredde
che di miele odora. pratolini, 3-44 : camminando e tenendola a braccetto ero
/ l'opposta turba. poerio, 3-44 : sua gente raffrettava il passo /
cento? marco polo volgar., 3-44 : orano quello fuoco come dio. storia
donarmele in tutto. v. martelli, 3-44 : per bel pago de'passati danni
). pietro ispano volgar., 3-44 : il panno che viene ne l'occhio
quasi a terra. e. cecchi, 3-44 : mi dissero che andava soggetto [
di prostitute, lenone. pasolini, 3-44 : a ponte garibaldi dove andava a
è paralitica. e. cecchi, 3-44 : lavorando con un rampino, un
parti opposte. g. ferrari, 3-44 : non facciamoci illusione; i parlamenti non
e pietre e partigiane. tassoni, 3-44 : baiamonte con lui di liviz- zano
il pavimento. p. della valle, 3-44 : dove sono le case più belle
pazzeresca. a. f. doni, 3-44 : si mettono ne'pericoli alla pazzaresca
fanciullo? ancora languì? erizzo, 3-44 : nel mio ragionare intendo di dimostrarvi
propria pedanteria e superbia. baretti, 3-44 : la contegnosissima pesanza e l'autorevolissima
). peteggiare. bandello, 3-44 (ii-474): addrizzatosi in piè con
spelunca di piccoli animali? bruno, 3-44 : -dimmi, in che modo si potran
usato contra di me. varchi, 3-44 : non sono mica piccioli né da farsene
pipa di scemnitz dorata. quasimodo, 3-44 : il contadino toglie dalla trave / foglie
le sue robe. c. arrighi, 3-44 : le era capitato d'improvviso,
picciola scintilla t'addolori? magalotti, 3-44 : io... credo che
risponde bene alla stagione. serao, 3-44 : solo quando il sole cominciò a discendere
a terra quanto basta. tomizza, 3-44 : presero i vasi e li portarono a
spiedo e poi mangiate calde. nomi, 3-44 : non usavano allor le spese immense
parole porte. esopo volgar., 3-44 : cominciarono a dolersi delle preghiere porte
grafico o onomastico). alberti, 3-44 : 'chi'sempre si prepone al verbo.
: viste e prese. verga, 3-44 : la mena, appoggiata alla porta della
di mansuetudine. c. arrighi, 3-44 : sua madre le fece un paio di
quanto esposto in precedenza. porzio, 3-44 : di tutto quel ceppo non rimase altro
premessa, ecc. alberti, 3-44 : 'chi 'sempre si prepone al
, di). alberti, 3-44 : 'che ', preposto al verbo
entro gli affreschi padovani. bianciardi, 3-44 : fra tutti quanti mettemmo insieme un bel
, a voi mando. bruno, 3-44 : quelli nel viver temperati, ne
. preposto, anteposto. alberti, 3-44 : * che ', proposto al verbo
che seguito a protocollare. bianciardi, 3-44 : la maggior parte del lavoro toccava
a dire: ohibò! praga, 3-44 : non mi giungan di salmo melodi /
una domanda di quiescenza. jahier, 3-44 : i loro cuori battono all'unisono
per raia de fame. della porta, 3-44 : la rabbia della fame mi toglie
/ spesso torme raffrettar. poerio, 3-44 : sua gente raffrettava il passo /
da calogero. e. cecchi, 3-44 : lavorando con un rampino, un
3. diluizione. rajberti, 3-44 : l'hahnemann protesta che, se voi
o dei propri doveri. einaudi, 3-44 : non è possibile nemmeno redarguire gli
. s. giovanni crisostomo volgar., 3-44 : como un relorio de diverse roe
il più cne io poteva. patrizi, 3-44 : ho incaminato col signor claudio trotti
fondo, sono. p. levi, 3-44 : ogni tanto vado al mio direttore
un oggetto caduto. montale, 3-44 : quando qualche capo della biancheria da
disperossi tornando alla vita secolare. lupis, 3-44 : io non parlo degli oltraggi che
rinfichire? '. c. arrighi, 3-44 : isabella... l'avevano
faranno un poco di mutamento. dossi, 3-44 : già tutto - riposatosi il vento
di questa città eccelsa. baldelli, 3-44 : i mercatanti dunque ae grani, morsi
ripatriatosi, visse ritirato. calvino, 3-44 : dovete compatire: si è ragazze
presso i nostri concittadini. gentile, 3-44 : fu [vico]...
curiosi collezionisti del mondo. montale, 3-44 : ero bambino e poco incline alla
al collo il braccio manco. dossi, 3-44 : egli si diresse al suo cavallo
di colonne o altro. imbriani, 3-44 : michelangelo nella forma rozza del masso
s. giovanni crisostomo volgar., 3-44 : un relorio de diverse roe.
il sole. p. della valle, 3-44 : era tesa ancora in alto da
s. giovanni crisostomo volgar., 3-44 : per 90 ha 'l fachio lo mar
qualunque modo, guarisce. cennini, 3-44 : rosso è un colore che si
. (giovanni crisostomo volgar., 3-44 : per go ha 'l fachio lo mar
fossi della sconvolta periferia. tomizza, 3-44 : i primi passeri si levavano dalle
el me sbatte in sen. verga, 3-44 : la mena... si
» proseguiva fervidamente lucia. verga, 3-44 : chi sapeva dir quattro parole,
ormai passato di moda. pasolini, 3-44 : il cagone, verso i tredici
chiesa della trinità dei monti. pratolini, 3-44 : davanti ai nostri occhi, la
scaricare i bastimenti. d'annunzio, 3-44 : dopo, per molte sere, quando
impacciato tentativo di dialogo. verga, 3-44 : chi sapeva dir quattro parole, cercava
il cuore). verga, 3-44 : la mena... si sentiva
scherz.). batacchi, 3-44 : vèr la sua casa un milion di
gerg. prostituta. pasolini, 3-44 : era figlio d'una scausa e d'
con loro. s. antonino, 3-44 : li riprende delli loro vizi e scelerità
aver su la scena. mamiani, 3-44 : piacerebbemi molto vedere più spesso in
ch'ad amore aduca. alberti, 3-44 : 'che', preposto al verbo, significa
. - anche assol. nomi, 3-44 : non usavano allor le spese immense /
e basti di non scompannarsi. cicognani, 3-44 : « dio mio! come scotta
qualcosa in maniera perentoria. paoletti, 3-44 : l'iride ha trovato dei nemici fra
il prigioniero era fuggito. calvino, 3-44 : tranne quei quattro o cinque scontri
a lungo e ampiamente. dottori, 3-44 : qual rabbia arcana agita il ponto?
, reggiseno e calzoncini. sereni, 3-44 : il giardino all'imbrunire. / seggiole
che. dante, par., 3-44 : la nostra carità non serra porte /
serravano contro il nemico. poerio, 3-44 : terribil [ferruccio] giunge, /
. 8. c. dati, 3-44 : essendo egli deforme e simile ad un
comprovare le core amara. lancia, 3-44 : io t'ò guardato il tuo padre
carattere, ne fossero avviliti. pratolini, 3-44 : marisa tica chiamata sogdoma,
settimo. indebilire. manfredi, 3-44 : dopo il regolamento dopo il resgorga
di un canale. targioni tozzetti, 3-44 : coi sassi e col terreno che si
vecchio ». a. delfìni, 3-44 : attenzione, sozzi professionisti fascisti dogiovanotti
signora monti arrossì lievemente. montale, 3-44 : la signora laguzzi, che abitava nell'
paragonarsi, sentirsi simile. pavese, 3-44 : in iacinto non fu che speranza,
convien nutrimento più grosso. marchetti, 3-44 : non si vuol dare alcuna fede
nostre vedette le pisciate. montale, 3-44 : la signora laguzzi... abitava
di tutti i mariti. delfini, 3-44 : mentre scrivo, vi hanno tolto lo
virtù). c. dati, 3-44 : aveva risoluto di trovare un cavaliere forestiero
ancor, degli spilletti. mamiani, 3-44 : vogliate infine per fregio di pendoli,
nitivi. baretti, 3-44 : la contegnosissima pesanza e l'autorevolissi
doppie a staia. vergine. lippi, 3-44 : già misurò le doppie collo staio.
region. podere. tomizza, 3-44 : gli mostrò la costiera...
s. giovanni crisostomo volgar., 3-44 : la nochie e 'l dì e'cambian
friggere. ariosto, sat., 3-44 : in casa mia sa meglio una rapa
collare, lefonate. tondelli, 3-44 : leo capì che almeno la metà di
tutte le fessure delle imposte. quasimodo, 3-44 : il contadino toglie dalla trave /
ogni conforto. g. gherardi, 3-44 : ohimè, quando / troverrò i'colei
sono un supposito solo. gioberti, 3-44 : l'unione del possibile colle apparenze del
denota alterigia o sprezzo. baretti, 3-44 : siete voi per gravità e per severità
in 'cari saluti'. c. levi, 3-44 : un giornalista americano baffuto, che
e tali per vedere. alberti, 3-44 : amai tale che odiava me. guicciardini
non temperare la volontà. fra giordano, 3-44 : se tu vorrai stare sano,
/ girà senza tenore. febus-el-forte, 3-44 : ond'ella tosto, senz'altro tenore
, giulia, con timidità pratolini, 3-44 : marisa aveva frantumato con il suo volto
corsa a tondo degli asini. sereni, 3-44 : il giardino dell'imbrunire. /
la pensione. jahier, 3-44 : c'è, tra loro, comunanza
). fr. colonna, 3-44 : giuncte le tumidule mano ad essa,
sua grazia. dante, purg., 3-44 : qui chinò la fronte, /
alla sua mensa aspetta. montale, 3-44 : da quel tempo non ho più
non quelli della ventura. jahier, 3-44 : sa che la morte allora diventa dipartita
e assaliva le nari. dessi, 3-44 : a tratti la pelle dei buoi era
defi'interiori d'un vermine. lubrano, 3-44 : breve sonno, meccanico ristoro /
oramai le si prepara. montale, 3-44 : ero bambino e poco incline alla vita
ladro di professione. pasolini, 3-44 : il cagone... approfittava di
zeloso che vi conserviate. ghirardacci, 3-44 : quando andava in publico per la città
geloso. fr, colonna, 3-44 : alla parte dextra dunque nella quadratu
. tronti (« quaderni rossi », 3-44 ]: ogni singolo capitale costituisce soltanto
esercitare la prostituzione. pasolini, 3-44 : sua madre s'era messa a fare
. spreg. ciuffàccio. collodi, 3-44 : giannettino, tagliati codesto ciuffaccio! non
eterogeneo rispetto a qualcosa. manganelli, 3-44 : immettendovi eventi ed oggetti ad essa incongeniali