han qualcosa da rimetterci. marotta, 3-41 : i bisognosi l'avevano [la pelle
3. formoso. cardarelli, 3-41 : un forte richiamo agli agi, all'
altre come fossero cifre. verga, 3-41 : stava in piazza tutto il giorno,
che se li conviene. monti, 3-41 : agita in riva dell'isonzo il fato
ch'era d'agosto. pulci, 3-41 : se la ragione aspetta che costoro
luogo deserto, selvaggio. guittone, 3-41 : ma alla gran mattezza de'cittadini
agli oratori della repubblica di firenze, 3-41 : secretamente ristrignersi con la sua santità
. s. agostino volgar., 3-41 : luce somma, la quale niuna
sulla spiaggia della sensibilità. palazzeschi, 3-41 : una sera il bambino, arcistufo
ossa che tendini e grinze. idem, 3-41 : talora nell'arsura cittadina / un
ov'egli si combattea asperamente. tasso, 3-41 : e poi lo stuol, ch'
... sono sospinto. ariosto, 3-41 : genti disiose / che 'l
a gara. c. dati, 3-41 : si dilettava d'improvvisare, ed essendo
alcuna cosa grave e acerba. pulci, 3-41 : se la ragione aspetta che costoro
barca, e vanno allegramente. algarotti, 3-41 : rimontammo adunque il neva in una
a bassissima voce. verga, 3-41 : dinanzi al ballatoio della sua casa c'
dimostrato il cartesio). algarotti, 3-41 : la slitta o schifo la governava con
riversa sull'erba. e. cecchi, 3-41 : era chiaro che bastava un passo
anche al figur. guittone, 3-41 : isbendate oramai, isbendate vostro bendato
che marinavan la scuola. pea, 3-41 : se seguiterai così bighellona per le
brulichìo schiumeggiante. e. cecchi, 3-41 : quanto agli alligatori, per ora
crosta di pane. guittone, 3-41 : allo sano [palato] sa meglio
e 1 caldei. bruno, 3-41 : prima che fusse questa filosofia conforme
impiegar, nulla ricuso. tassoni, 3-41 : venne al vecchio desìo d'esser quel
sia canonizzata che seppellita. bisticci, 3-41 : l'anno del giubileo canonizzò sancto
la fin messe da canto. bruno, 3-41 : poniamo dunque da canto la raggione
e incessante della respirazione. imbriani, 3-41 : l'idea pulcherrima determinata in idea
la carità d'un asino. verga, 3-41 : « requiem etemam, » biascicava
presto navilio passi di costà. pulci, 3-41 : se la ragione aspetta che costoro
non so chi si fu. bisticci, 3-41 : l'anno del giubileo canonizzò sancto
parecchie centinaia di persone. bisticci, 3-41 : aveva una scarsella allato, dove erano
argomenti che le parole. verga, 3-41 : il peggio era che i lupini li
costretti. m. villani, 3-41 : abbandonarono il poggio, fuggendo alla
guida del nostro autore. verga, 3-41 : dinanzi al ballatoio della sua casa
che non gli piacevano. montale, 3-41 : in fondo alla parte cieca del
buono a nulla. pulci, 3-41 : dicea fra sé, sorridendo, brunoro
paziente, sì compassionevole! verga, 3-41 : la poveretta, sgomenta da quelle
non volle saperne nulla ». verga, 3-41 : finalmente il più duro o più
. a. f. doni, 3-41 : nella nostra libraria non mi par
si contien nell'acerba. imbriani, 3-41 : ogni quadro deve contenere un'idea;
grandissimo scoppio. leonardo del riccio, 3-41 : questo proteo (ché altro non
imo scritto). fra giordano, 3-41 : ma santo tomas disse quella parola
e compagnia non chiede. bruno, 3-41 : quanto appartiene a le vostre opinioni
crudelissimi tormenti avessi uccisi? bisticci, 3-41 : venne uno instante a roma e per
virtù e di libertà. verga, 3-41 : mentre passavano dinanzi all'osteria,
e grigio, perdeva densità. landolfi, 3-41 : l'etere cosmico non è il
fede. diodati [bibbia], 3-41 : or vedi, io ti do la
già letteraria e determinata. imbriani, 3-41 : l'idea pulcherrima determinata in idea
. a. f. doni, 3-41 : comprò il conte sforza un puledro
in dolente voluttà dileguare. boriili, 3-41 : sconnesso il busto sulla gabbia dei
perdona la dimenticanza del contadino. bocchelli, 3-41 : per quanto variasse [il portalettere
diceva allo improvviso. c. dati, 3-41 : si dilettava d'improvvisare; ed
una montagna. m. villani, 3-41 : allora tutta l'oste si mosse senza
lavoro miserabile e discontinuo. jovine, 3-41 : improvvise vampe mi montarono alla testa
pianeti. ariosto, cinque canti, 3-41 : alla sorella di rug- gier,
giusto, più del dovuto; 3-41 : nella nostra libraria, non mi par
traviar per un sentiero. berni, 3-41 (i-72): con questa intenzion (
« grammaticheria vaticana » (alberti, 3-41 ) la declinazione dei sostantivi della prima
a visitare terra santa. alberti, 3-41 : masculini che cominciano da consonante hanno
liberazione da un involucro. barilli, 3-41 : sconnesso il busto sulla gabbia dei
caloroso, fervido. giacomini, 3-41 : accettiamo la divisione de le canzoni
, ecc. livio volgar., 3-41 : quivi pose le tende, e riposò
quercie. a. f. doni, 3-41 : in tutte le nostre imprese doveremmo
dove vedete la cicatrice. montale, 3-41 : caricarono l'arma di polvere nera
fanciulline. -fanciullótta. baretti, 3-41 : de'garzoncelli mezzo ignudi, delle fan-
; benda. piero da siena, 3-41 : d'una sua camicia ne fe'fascie
di fiori tra le braccia. levi, 3-41 : la guardia municipale e il bidello
cavalli stando a letto. pratolini, 3-41 : ci sembrava una creaturina fatta di
fuso filano la morte. barilli, 3-41 : il torace mio gira a mo'
. -figur. algarotti, 3-41 : qual cosa le dirò prima, qual
di stato. c. dati, 3-41 : essendo in firenze s'attaccò una
bandello, 3-41 (ii-459): diceva d'alcuni segni
alle foglie e ai fiori. levi, 3-41 : le cugine del sindaco ornavano le
tornarono alla declinazione di prima. nievo, 3-41 : ora un'età nuova si schiudeva
tramonto. e. cecchi, 3-41 : il sole frastagliava crudamente di nero
là 'n quella buca. faldella, 3-41 : egli spiccò un lungo filo d'erba
animi alterati sanno credere. giusti, 3-41 : tutti i retrogradi e i calpestatori
. -agg. pasolini, 3-41 : tutti si gonfiavano per parere più fusti
bel tempo. seneca volgar., 3-41 : neuno ha diterminato del tutto quel
organi in esso racchiusi. barilli, 3-41 : sconnesso il busto sulla gabbia dei fianchi
: il crin gelando imbianco. boriili, 3-41 : mi si gelano gli occhi
appiè'd'un moro gelso. bandello, 3-41 (ii-459): se ha in
falconi sono molte ed isvariate. tanaglia, 3-41 : in altri luoghi par non sia
uscio di strada socchiuso. govoni, 3-41 : il cagnuolo / giunto in prossimità dell'
meraviglia, minaccia. batacchi, 3-41 : come talor... qui vi
non ci è vergogna. simintendi, 3-41 : eulo guarda gli venti, e no
) galanterie. i. neri, 3-41 : quei si fecero onor con grosse mance
di terra ha nome. landolfi, 3-41 : in questo nostro granello di polvere,
era gravato insino alla morte. bisticci, 3-41 : ammalò, di natura che credette
guizzante. brignole sale, 3-41 : le pupillette / sono stellette /
acciò che gli sia data. anguillara, 3-41 : quelle due squadre coraggiose e pronte
; stare all'erta. compagni, 3-41 : messer geri spini sempre dipoi stette
'l piè de gl'immortali. pavese, 3-41 : l'inutile fiore spruzzato del suo
donne con l'usate pompe. pigafetta, 3-41 : nel mezzodì si vide discendere una
inclemente! flavio delira. dottori, 3-41 : rapido frettolosa / dura parca inclemente
loro impeto rifrena. b. pino, 3-41 : ecco, sbratta, l'ingegno
tutti i rosai della vita. saba, 3-41 : scrive / la tua mano inesperta
passione, entusiasmo. giacomini, 3-41 : accettiamo la divisione de le canzoni
- anche assol. fra giordano, 3-41 : s'egli [il sole] avesse
. adorno, abbellito. tassoni, 3-41 : ingemmata di fior, sparsa di gielo
de'pagan ciascuna schiera. tasso, 3-41 : già vedean là sotto / come
segni innascondibili veraci. d'annunzio, 3-41 : su la fronte una specie di
dimensione; quadruplicato. targioni tozzetli, 3-41 : il destro [argine] poi,
questo insu- portabel danno. bandello, 3-41 (ii-458): lo trenta anni
faccia. s. agostino volgar., 3-41 : o luce, la quale non
appena qualche fioco belato intermesso. montale, 3-41 : dalle cave di pietra giungevano intermessi
veggionsi i volti. c. dati, 3-41 : fanno il santo e 'l devoto,
nella tasca interna di destra. montale, 3-41 : raggiunsero i roccioni di dove si
cechità su nelli monti. dossi, 3-41 : noi ci awiottolammo più che di passo
che non mi ode. gioberti, 3-41 : il sogno è un dramma fantastico che
dell'unguento. palladio volgar., 3-41 : vuoisi ricidere la sua grossa radice [
altrui con alcune forme dimostrative. magalotti, 3-41 : 'così sen vanno su per
un pron. personale. guittone, 3-41 : specchiate bene in voi istessi. gherardi
ghi al letto. r. borghini, 3-41 : la mi ha pregato, con le
-incidere. palladio volgar., 3-41 : le viti che per lo troppo lagri-
pianta). palladio volgar., 3-41 : come si medichi la vite troppo
di una lamina metallica. tassoni, 3-41 : una lettiga fe'senza soggiorno, /
lito di esso mare. jovine, 3-41 : fuori trovammo la terra chiarissima di
di alcun partito o ambizioso. gentile, 3-41 : non solo infatti lo scrittore di
, sparir le larve. tassoni, 3-41 : l'alba sorgea dal liquido elemento,
in così poco tempo. montale, 3-41 : camminarono per più di due ore
bella via del seno. loredano, 3-41 : le carni sembravano impastate d'ostro e
io mille baci impressi. tronconi, 3-41 : si sarebbe detto che ella, se
. pietro ispano volgar., 3-41 : purghisi lo 'nfermo con iiij lattovari
al signor conte d'urbino. bisticci, 3-41 : il papa aveva in una scarsella
fra voi si porta via. marchetti, 3-41 : i raggi del sole, radendo
da traghetto. livio volgar., 3-41 : i pedoni aveano già messo in ordine
fatiche loro. idem, purg., 3-41 : disiar vedeste sanza frutto / tai
non mi piace. c. campana, 3-41 : finalmente, dopo molte lungherie,
acqua da tutte le parti. covoni, 3-41 : e va e va sempre che
operatodella maggioranza stessa). rosmini, 3-41 : uno dei vizi principali degli stati
più federalismo che altro. palazzeschi, 3-41 : dal disagio che provano verso i bambini
. snervato, illanguidito. tesauro, 3-41 : trovarono appunto l'africa marcente nella
odorate due pome giacevasi. loredano, 3-41 : le carni sembravano impastate d'ostro
l'aria ne faceva mutamento. montale, 3-41 : il mare brillava lontano, dalle
, ecc.). latini, 3-41 : che siano pure stati cupidi; che
se non la sentina sua. bandello, 3-41 (ii-457): era in quei
capo di questo suo amore. mascardi, 3-41 : gio. luigi,..
donna è mesta a meraviglia. tassoni, 3-41 : una tal [lettiga] poscia
della torre di babel. bisticci, 3-41 : murò in tutte le chiese della
mai la parte giusta. cassola, 3-41 : c'è da organizzare la lotta
della metà. palladio volgar., 3-41 : vuoisi ricidere la sua grossa radice
ingiunge di togliersi di mezzo. sereni, 3-41 : quei bambini che giocano / un
nel cuore della montagna. montale, 3-41 : presero un tubo di piombo,
andava cercando. r. borghini, 3-41 : mi par mill'anni d'essere a
totalità della massa. rosmini, 3-41 : uno dei vizi principali degli stati
sicuro, buon miratóre. montale, 3-41 : zerbino riserbava a sé la parte
dio gli fosse missericordievole. giacomini, 3-41 : questo istesso è necessario avvenga ed
recise e il naso monco. praga, 3-41 : il naso uscìa schiacciato, /
cerchiati di color morelli. dossi, 3-41 : néncia... venivane con un
che gemiti d'oche. luzi, 3-41 : in fretta, in fretta, ed
dentrovi seppellì detta statua. bisticci, 3-41 : murò in tutte le chiese della terra
scultorea. livio volgar., 3-41 : i cavalieri per cagione de'cavalli
l'assedio della verrucola. ghirardacci, 3-41 : più volte col mezzo delle spie
, ciò è la nerezza. frachetta, 3-41 : i corpi coloriti si mutano,
finissime vivande tutta imbandita. lippi, 3-41 : in piazza si fa nobil comparsa
un concetto). magalotti, 3-41 : eli'è grandemente nobilitata [la similitudine
nimiche. ariosto, cinque canti, 3-41 : sotto il nome del re,
in disparte al padiglione. tassoni, 3-41 : l'alba sorgea dal liquido elemento
che nulla più. imbriani, 3-41 : il meglio era una mosca schiacciata fra
in varianti numeri armoniosi. valeri, 3-41 : in me sottili spiriti / di
ricchezza eccessiva. seneca volgar., 3-41 : dunque pon mente... se
piacevole, dilettevole. loredano, 3-41 : i capelli intrecciati dalla natura erano
dove poteva, in opere. leopardi, 3-41 : anime prodi /...
. seguace dell'orfismo. bruno, 3-41 : -prima che fusse questa filosofia conforme
ai fini del tuo lavoro. cassola, 3-41 : domani ho una riunione qui e
nel fiume. livio volgar., 3-41 : gli spagnuoli, poste giù tutte
fresche, caponi. s. antonino, 3-41 : nella quaresima sono proibite ancora le
pamporcino o fragole selvatiche. dossi, 3-41 : pamporcini, more, vi eran spuntati
al paragon di loro. assarino, 3-41 : io mi ti mostro nuda perché tu
, in quantità ridotta. garibaldi, 3-41 : le battaglie suaccennate... non
patti e dei salari. cassola, 3-41 : c'è da organizzare la lotta
di sei mesi. g. raimondi, 3-41 : naturale... una certa
camicia e la pelle. praga, 3-41 : tra una pelle liscia, gialla
e le fu concessa. garibaldi, 3-41 : a melazzo i mille furono perdenti
d'opera. cicerone volgar., 3-41 : coloro a sé scelgono le favole non
letteraria). ariosto, 3-41 : io tacerò, per non tenerti troppo
, stoppe e carne. cennini, 3-41 : guarda la pezza intero del cinabro,
state discende è buona. ghirardacci, 3-41 : sì disordinatamente piovve che pareva si
. -sostant. dessi, 3-41 : ogni tanto, in quel fugace e
bagnavano cominciavano a dar fastidio. luzi, 3-41 : esce sole, va giù sotto
la polvere da sparo. montale, 3-41 : poi caricarono l'arma di polvere
ci portò un porcospino. calvino, 3-41 : di tra l'erba, un
esser ornai a buon porto. ghirardacci, 3-41 : con una mannara cominciò a rompere
una porta e una finestra. montale, 3-41 : in fondo alla parte cieca del
a cavarne un predace. montale, 3-41 : bisognava avvicinarsi alla busac- ca,
ora. marco polo volgar., 3-41 : persia si è una provincia grande
-sostant. montale, 3-41 : il miracoloso incontro si fece attendere
più bei si scoloraro. loredano, 3-41 : i capelli intrecciati dalla natura erano così
(la vegetazione). paoletti, 3-41 : l'iride in toscana ci nasce spontanea
ricercar altrui. r. borghini, 3-41 : e no, no, chi si
dell'infemo. dante, inf, 3-41 : cacciarli i ciel per non esser men
abituale dell'orario. einaudi, 3-41 : l'orario antico ascendere a circa 13
colore. fr. colonna, 3-41 : le due... columne dorice
sia punito nella testa. compagni, 3-41 : in quanto poco spazio di terreno sono
lingots 'o quadrettoni. montale, 3-41 : lavorarono per parecchi giorni, presero
a lo mio amore. iacopone, 3-41 : guardace a letto morvedo, d'
fondazione dello stato italiano. migliorini, 3-41 : vorrei esaminare rapidamente con voi uno
più cura. idem, pure., 3-41 : disiar vedeste sanza frutto / tai
miei desiri. seneca volgar., 3-41 : voglio che dirizzi i pensieri a questo
a ira una persona. boiardo, 3-41 : sazio non sono ancor e già son
, la septemanna sancta. cagna, 3-41 : di'un poco! perché hanno messo
mani unghiate e rapaci. praga, 3-41 : tra una pelle liscia, gialla,
gli rapì sul primo fiore. dottori, 3-41 : rapillo frettolosa / dura parca inclemente
occhi uscia. ciro di pers, 3-41 : in van chiedi consiglio / di
incontanent. marco polo volgar., 3-41 : in persia è la città ch'è
tutti gli sbandati fece ribandìre. compagni, 3-41 : messer gerì spini sempre dipoi stette
moderno di tal calibro. idem, 3-41 : tu non senti più se non ricadiose
della tua donna nuova. randello, 3-41 (ii-459): vito aveva i capelli
alla penetrazione. dante, inf, 3-41 : caccianli i ciel per non esser men
in un giuramento. la spagna, 3-41 : ciascun si dilunghi dal suo canto /
vii nodo ella ricusa. oredano, 3-41 : 1 capelli intrecciati dalla natura erano così
il figlio del re bano. peri, 3-41 : si drizza ogni guerrier senza temenza
nel foro che nella cattedra. poerio, 3-41 : tale oggi tu sorgi e tal
-ribellarsi a una divinità. pavese, 3-41 : le altre volte, almeno, c'
un fenomeno naturale). ghirardacci, 3-41 : sopragionta la pioggia, talmente si
, rinnieghi se medesimo. febus-el-forte, 3-41 : « pulzella, tu m'hai più
da'più bravi capitani. poerio, 3-41 : chi lei salverà, lei di
si riserba intatto per fingai. montale, 3-41 : zerbino riserbava a sé la parte
che entrarono in roma. ghirardacci, 3-41 : il piccinino passò a castel franco
prìncipi esterni. g. del papa, 3-41 : conchiudo... di esser
s. giovanni crisostomo volgar., 3-41 : questa bruta fecia d'i cristian
nulla. i. neri, 3-41 : quei si fecero onor con grosse mance
francesi a san quintino. garibaldi, 3-41 : io ho conosciuto in america un valorosissimo
smottare. marco polo volgar., 3-41 : la montagna cominciò a ru- vinare
ruderi dell'arte fr. colonna, 3-41 : le due prompte porphyrice co-accademica, ci
s. giovanni crisostomo volgar., 3-41 : questa bruta fecia d'i cristian
, crudeltà d'animo. erizzo, 3-41 : chi biasimava forte la ruvidezza dell'im-
la lirica all'epica. arbasino, 3-41 : questo distacco 'saggistico'nei confronti dei
scala. m. villani, 3-41 : i fiorentini... mandarono dugento
quei che son dentro. ghirardacci, 3-41 : il piccinino passò a castel franco,
(una persona). imperiali, 3-41 : l'appetito del cibo e del riposo
s. giovanni crisostomo volgar., 3-41 : coven aver bi indegne e con
questo luogo il santuario. romagnosi, 3-41 : il luogo riposto nel tempio,
, tutta beverebbe l'acqua. montale, 3-41 : raggiunsero i roccioni di dove si
tutti i miei sistematici sillogismi. gentile, 3-41 : concetti empirici correnti tra scienziati,
pesare i propri favori. lupis, 3-41 : per fomentare più ardentemente i di lui
dalle risa si sbudella. pasolini, 3-41 : pur continuando a sbudellarsi dal ridere,
conseguimento delle bramate consolazioni. nomi, 3-41 : l'altro gli rende grazie e smonta
. irritare un organo. pasolini, 3-41 : cominciarono a sganassarsi dalle risate loro
-rintuzzare maldicenze, offese. bandello, 3-41 (ii-458): voglio mò dimostrarvi come
i pensieri). saba, 3-41 : scrive / la tua mano inesperta e
qualunque sciocchezza mi mandavanoa letto. bernari, 3-41 : « le fece qualche sgarberia?.
inoperosità, scioperaggine. tesauro, 3-41 : trovarono... l'africa marcente
campo più esclusivamente letterario. gentile, 3-41 : non c'è scorreria da fare
s. giovanni crisostomo volgar., 3-41 : le foglie... ghe fan
tal virtù non ho vettoria. loredano, 3-41 : i capelli intrecciati dalla natura erano
/ grata sede di lepri. montale, 3-41 : camminarono per più di due ore
un gruppo politico. compagni, 3-41 : messer gerì spini sempre dipoi stettein gran
vuole. g. del papa, 3-41 : esser cosa piena di robuste ragioni il
dolcezza si ritraeva. g. manganelli, 3-41 : sulla destra, un onesto vegliardo
pel bibliomano. g. manganelli, 3-41 : sulla destra, un onesto vegliardo
, concavità. palladio volgar., 3-41 : le viti che per lo troppo lagrima-
sesso col paziente. d'annunzio, 3-41 : don ignazio cespa, persona dolci-
libbre una. pietro ispano volgar., 3-41 : usi queste pillole: togli eufragio
, di una fede. mazzini, 3-41 : chi piega oggimai in francia, e
di birra. g. bassani, 3-41 : lo vedevo esagerare per reazione..
men periglioso corso. baro, 3-41 : poi che sento l'anima aderire /
. armeggiare, frugare. pasolini, 3-41 : cacciò dalla saccoccia il suo portafoglio,
et il mandano a bologna. porzio, 3-41 : virginio orsino,...
inquilini e sublocatari. u. caprara, 3-41 : al sindacato partecipano i signori moretti
un fenomeno atmosferico). ghirardacci, 3-41 : lo cominciò a battagliare e con bombarde
in quantità maggiore. piccolomini, 3-41 : a confermazione di questo medesimo sopravanzo
s. giovanni crisostomo volgar., 3-41 : como se iesu cristo fosse venin
ogni cosa una sorgentedi tenerezza. gentile, 3-41 : concetti empirici correnti tra scien- zati
di colpo l'animo. nievo, 3-41 : al supremo istante della pace giovanile un
d'un abete. de roberto, 3-41 : rifiutava le medicine per grandi bicchieri d'
, evidente. e. cecchi, 3-41 : quanto agli alligatori, per ora,
o calvi. g. bassani, 3-41 : in fila nel loro stallo, i
13. prov. saba, 3-41 : chi presto matura... /
energico movimento, scotimento. lupis, 3-41 : cominciava dal capo a farsi scadere negletta
politici. g. ferrari, 3-41 : mancando l'usurpatore, l'anarchia pura
colonna. fr. colonna, 3-41 : le due prompte porphyrice columne do-
un colonnato. fr. colonna, 3-41 : simelmente nel sinistro subcolumnio, uno
propria del pontefice. fr. colonna, 3-41 : quivi similmente ri- trovavase l'armigero
lo sugello la cera. cennini, 3-41 : io ti consiglio, perché non perda
. -di animali. lancia, 3-41 : se io taglieròe a questo mio cane
dell'intaglio. g. gherardi, 3-41 : vener tagliata v'è su d'u
intellettuale o pratico. gentile, 3-41 : quando, come ha finito col persuadersi
, vergogna e rispetto. pea, 3-41 : ecco cosa vuol dire non avere un
confesso d'esserle tenuto assai. patrizi, 3-41 : dell'uno e dell'altro ufficio
dall'altra gente. d'annunzio, 3-41 : pallido d'un pallor terrigno, con
schaffai sdruce i testicoli. batacchi, 3-41 : ramiro allor innanzi al re l'aperse
fisico e morale). castélvetro, 3-41 : si può dire il petrarca essere stato
legni torreggianti ad incontrarsi. imperiali, 3-41 : dilungandosi poco, trovò il delizioso
ven- to). ghirardacci, 3-41 : fu anco a cagione questa gran pioggia
l'eloquenza). d'annunzio, 3-41 : don fiore ussorio, uomo di spiriti
una nave). ser giovanni, 3-41 : il seguente dì giunse l'amiraglio del
d'acqua alla schiena. bechi, 3-41 : scaraventò una trombata d'acqua sul
disagio. e. cecchi, 3-41 : mi sentivo in corpo...
a. pucci, cent., 3-41 : san giovanni gualberti fu col vaio /
/ vittime innumerabili sotterra. d'annunzio, 3-41 : don ignazio cespa, persona dolcigna
(le acque). piccolomini, 3-41 : le arcuate eclissi della luna nelle non
morbo che lo spense. rosmini, 3-41 : uno dei vizi principali degli stati
per la gran parte. ariosto, 3-41 : io tacerò, per non tenerti troppo
tirar pe 1 capelli. tansillo, 3-41 : su via levati su cane frustato;
zona palustre di comacchio. montale, 3-41 : entrarono nella zona dei pini, poi
indugiare. g. pansa, 3-41 : a farne le spese furono soltanto i