poco fa, dianzi. machiavelli, 3-337 : l'ho vista uscir di casa pure
derivava dalla cultura musulmana. vico, 3-337 : le tavole alfonsine, computate dagli ebrei
ante. c. e. gadda, 3-337 : l'ante di legno, a
di scarico. g. raimondi, 3-337 : ma le vecchie, le povere
, sconveniente. b. fioretti, 3-337 : né si dee scolpar questo etico tra-
azione, scatenare. faldella, 3-337 : appena il bardassotto vide i due
quando partito s'era. bisticci, 3-337 : a doppio fu perdita sua. machiavelli
; soverchio, smodato. bisticci, 3-337 : intervenendo la venuta degli amba- sciadori
può verisimelmente essere nocevole. bisticci, 3-337 : fatta la deliberazione, chiamò il
fromboliere. livio volgar., 3-337 : sopra le navi stavano i sagit
frassino e l'abete. caro, 3-337 : il ciel fremendo, in truoni,
, istupidito, stordito. pasolini, 3-337 : andò a aprire gli scuri mezzi scassati
- anche: cupo. lomazzi, 3-337 : si dispensino... gli oscuri
. -esser denominato. manfredi, 3-337 : nel primo de'tre cicli, ch'
. dimin. lampétto. pasolini, 3-337 : grandi nuvoloni... stavano ammonticchiati
adige mio volger la schiena. cagna, 3-337 : non meno dei franciosi, egli
dipendenti da essa. d'annunzio, 3-337 : andarono al vespro. un grande
-impurità linguistica; barbarismo. baretti, 3-337 : il parlare domestico o quotidiano di
, arrestarsi, fermarsi. leonardo, 3-337 : l'acqua... fa un'
-atmosfera tetra e deprimente. bernari, 3-337 : non avevo notato nessuna aria di
. statuto de'mercanti di calimala, 3-337 : facciano scrivere [gli ufficiali]
breve passaggio. ciro di pers, 3-337 : non è qua giù, tra queste
i sol cenni. ciro di pers, 3-337 : mille intorno e mille / pendono
altezza di poche braccia. guerrazzi, 3-337 : il conte rinaldo...
nuvola di forma allungata. valeri, 3-337 : i pesci rossi del tramonto calano /
uva matura. p. della valle, 3-337 : chi lo pizzica [il sultano
adamo i'parlo? ciro di pers, 3-337 : quanto più poggiando in alto sorse
presenze zitte di riposo. valeri, 3-337 : quel segno / di luce basta
, con indifferenza. baldelli, 3-337 : tu non sei venuto a udir nerone
(un debito). genovesi, 3-337 : la settima regola di un savio padre
. g. molalique. bernari, 3-337 : sono numerosi i piccoli santi, dissemirelli
le sette stelle mute. valeri, 3-337 ; quel segno / di luce basta a
diffusione del vizio. peregrini, 3-337 : il permettere che la malizia sia spalleggiata
o generalmente culturale. mamiani, 3-337 : fosse stato presente agli spiriti più caldi
una volta strettissimo d'ugo. bernari, 3-337 : un banchetto, a cui partecipavano
ad alta boce ». ghirardacci, 3-337 : « finite le cerimonie del vestire,
suono). fr. colonna, 3-337 : et daposcia cum la dexterula la tirata
fu ferito d'uno archibuso. pindemonte, 3-337 : noi sotto troia, travagliando in
. papini [in prezzolini, 3-337 ]: e la mischia hobbesiana (lupesca
, vivamente, ma piano. arbasino, 3-337 : alla fine lord millamant ha fatto