, giudicare. francesco da barberino, 3-325 : non sofferi ch'a l'orec-
gran cortile nel mezzo. leonardo, 3-325 : nel cadere l'acqua dal colmo
aspramente, litigare. baldini, 3-325 : rugantino, quel giorno, ha una
. ant. durevole. buti, 3-325 : boezio romano... fu valentissimo
inseparabile dall'altra. g. raimondi, 3-325 : se pure fondata sulla rappresentazione di
.). livio volgar., 3-325 : la moltitudine cominciò a fremere e
violenta pazzia. livio volgar., 3-325 : le fanciulle... con alienata
v.). mondi, 3-325 : curioso... il parallelismo del
latino augustin si provide. buti, 3-325 : 'del cui latino ', cioè
lasciano alle buone arti? selva, 3-325 : in lei avendo ricetto tutti i
, di aspetto laido. pasolini, 3-325 : davanti, come il solito, c'
membro de'minori. ricettario fiorentino, 3-325 : mandare fuori i cercatori a pigliare i
insegnamento o di studio. bisticci, 3-325 : avevano udito da messer giovanni in
arder cominciano, si dissolvono. manfredi, 3-325 : l'errore d'una settimana si
uno cotale parentado. seneca volgar., 3-325 : che propinquità o parentado può essere
per nimico di bontà? ghirardacci, 3-325 : tu voglia essaudire queste lagrime mie
se non da. llui. baldelli, 3-325 : egli, presa la fanciulla,
e dell'orsa maggiore. bisticci, 3-325 : erano venuti e piero e pier
rammaricarvene amaramente con lei. baldelli, 3-325 : una fanciulla a punto nel tempo delle
di serenità. ciro di pers, 3-325 : il pensier rasserena, / la mente
. -sostant. poerio, 3-325 : ancora il ricordar mi sforza al pianto
, in un'impresa. bernari, 3-325 : ecco la guerra:...
delectevole mo se rompeno. leonardo, 3-325 : provasi perché tonde de'fiumi rompono
pieghe. fr. colonna, 3-325 : cum habitì superbi... cum
di tutti fr. colonna, 3-325 : exuvie e spolie... dal
sentimento represso. seneca volgar., 3-325 : qual cosa di queste due è più
còlcati giuso! ». baldelli, 3-325 : egli, presa la fanciulla, sco-
con facilità varie cose. bruno, 3-325 : benché fusse stato libero di prendere
né decretàl'né clementine! òhirardacci, 3-325 : galeazzo... fu senza alcun
il sindaco al municipio. cantù, 3-325 : questo, la cui faccia è faccia
(un vizio). peregrini, 3-325 : le cupidigie stagnanti, superata la violenza
, ricoperto. fr. colonna, 3-325 : incochleava uno sumptuoso phrygio suffarcinato di
le labra. seneca volgar., 3-325 : diam loro [agli infanti] la
de trilitiati anuli inodate. idem, 3-325 : veste cum fulcimento villoso et cher-
trofeo. fr. colonna, 3-325 : et molti altri falerati cum molto poli-
. fr. colonna, 3-325 : sopra di esse, fina al pectorale