di prima stesura. aretino, 3-317 : e perché i buoni pittori aprezzano
e poi li accoppia'. algarotti, 3-317 : ha creduto taluno qui ch'ella con
comunicare. g. p. maffei, 3-317 : un altro entrato in chiaravalle di
fuori l'uscio della scrittrice. pasolini, 3-317 : lui e un altro, un
altro sotto la cimbia. algarotti, 3-317 : ha creduto taluno qui ch'ella con
ma da punto a punto. leonardo, 3-317 : dove tacque si congiungono, ivi
pareri in materia legale. bisticci, 3-317 : valeva assai, oltre a leggere,
curvatura della linea ovale. algarotti, 3-317 : ha creduto taluno qui ch'ella con
parole mi fec'io. buti, 3-317 : 'non fu mai sì digesto'; cioè
-indocile, irregolare. baretti, 3-317 : quelle rime, che gli riuscirono sempre
che beatrice eclissò nell'oblio. buti, 3-317 : 'che beatrice eclissò'; cioè
, esplicitamente. fra giordano, 3-317 : dunque veggiamo espressamente che in questo
e continuato. g. raimondi, 3-317 : la spinta poetica, a comporre
non si veggon ne'fasti. baretti, 3-317 : bel segreto affé, per mostrarsi
più dolci cose del mondo. faldella, 3-317 : ora tu, contadino, tu
virtù teologali. fra giordano, 3-317 : in questo mondo non si fa piena
di una raffinatezza signorile. baldini, 3-317 : l'aspetto del « palazzo » era
. -assol. fra giordano, 3-317 : [iddio] un solo minimo veniale
felicità che si gode. mazzini, 3-317 : il federalismo... impicciolirebbe
. a. f. bertini, 3-317 : di quella famosa radice americana che
gode de l'altrui male. bisaccioni, 3-317 : ora eccomi al vualstaino in boemia
di dio. p. della valle, 3-317 : noti v. s. il
defunto. gallicciuoli [rezasco], 3-317 : che delle decime de'morti un
non vi metta mani. fra giordano, 3-317 : veggiamo de'rei che sempre fanno
propri confini? ciro di pers, 3-317 : bacco e cerere oltraggia iniqua sorte
perder l'anima. ser giovanni, 3-317 : ragionando insieme vennono a questa concordia
interna; motonave. cantù, 3-317 : i palischermi sono due piroscafi di 30
e la campagna era vuota. bemari, 3-317 : d conducente salutò i due cavandosi
d'influenza e cramore. mazzini, 3-317 : il primato civile italico che s'esercitò
prop. subord. fra giordano, 3-317 : queste sono due ragioni veragi a
, villano quadro. faldella, 3-317 : ora tu, contadino, tu paesano
fermo: mai uno. buzzati, 3-317 : si diresse verso il bosco vecchio,
e fatta quasi nostra cittadina. pellico, 3-317 : secondi egli aspettava i venti /
contro un'altra massa. leonardo, 3-317 : delle due acque d'egual grandezza,
terzo grido nmescolo di sangue! bersezio, 3-317 : a quello sguardo egli più
banale ripicca da ragazzetto isterico. pasolini, 3-317 : una parola tira l'altra,
è venuto alla mia. testi, 3-317 : ho voluto che il gaufrido mi dia
nave nel verso contrario. cantù, 3-317 : le mote ponevansi ai due lati de'
sol lontananza ed oblio giova. erizzo, 3-317 : pensavi forse tu, il quale
una forte percossa. pasolini, 3-317 : ubbriachi com'erano, si menavano a
ser giovanni, 3-317 : or avenne che, essendo morto il
isaotta blond'avìa. seneca volgar., 3-317 : l'uomo folle e smisurato crede
3. basso ventre. pasolini, 3-317 : ubbriachi com'erano, si menavano a
coll'altro. marco polo volgar., 3-317 : queste furono tutte prese per cagione
al tramonto). baldini, 3-317 : quando giacevo malato quelle figure mi si
a scopo ornamentale. bersezio, 3-317 : a me [i fiori] ricordano
. slataper [in prezzolini, 3-317 ): buttavi giù litri d'acqua,