unito, solidale. fra giordano, 3-31 : quanto l'anima più è accostata
ingenua nel deserto atroce. idem, 3-31 : come l'albero ignudo a mezzo inverno
invitanti, voglionsi fare. alamanni, 3-31 : or tutti i vostri in pubblico e
orgoglio. guido delle colonne, 3-31 : troppa alterezza è quella che sconveni
il sole. b. corsini, 3-31 : non ambiv'altro ornai, che far
/ andiamo i nostri morti. verga, 3-31 : don giammaria andava tirandolo per la
. gregorio magno volgar.], 3-31 : chi è angosciato dall'avarizia,
provincia importantissima deua stiria. algarotti, 3-31 : conobbe il czar, quando disegnò
bisogna. a. f. doni, 3-31 : tutte le radici dell'erbe erano
romantici castelli in rovina. palazzeschi, 3-31 : sopra una poltrona dormiva placido un
degli ostieri di roma. algarotti, 3-31 : chi entrasse [nel porto di
a dio, e santi. berni, 3-31 (1-68): astolfo gli dicea
oro e di cristallo. sbarbaro, 3-31 : come l'albero ignudo a mezzo inverno
nazionalità. c. e. gadda, 3-31 : nel recinto delle grida, due
porta a banda dritta. algarotti, 3-31 : fuori del canale dalla banda deh'
carretti da caricarvi casse. pea, 3-31 : passava... anche qualche bel
gli volevo fare tutti morire. algarotti, 3-31 : per entrare nel porto convien passare
di lor bestie smarrite. verga, 3-31 : nel calore della disputa don giammaria
qualche grembiule di seta. verga, 3-31 : lo zio crocifisso, quando fu
dei birbanti e degl'imbroglioni. verga, 3-31 : don giammaria, come li passava
, pistole e simili. algarotti, 3-31 .: per entrare nel porto convien passare
metter l'oro a brunito. algarotti, 3-31 : la più parte dei cannoni che
, egli si voltava turbato. cicognani, 3-31 : allora cercò la scala: era
si fa sette. palladio volgar., 3-31 : se l'arbore è inferma,
molle. dante, purg., 3-31 : a sofferir tormenti e caldi e geli
cosa della storia patria. verga, 3-31 : nel calore della disputa don giammaria
. biasimare, rimproverare. bisticci, 3-31 : questa parte ho io posta per alcuni
e se ne gloriava. montale, 3-31 : ma [la villa] era sull'
per raggiungere il centro. montale, 3-31 : se qualche « foresto »..
legislatori, il suo catechismo. verga, 3-31 : « a scuola non ci siete
l'arme è acconcio. compagni, 3-31 : messer guidotto dalla torre co'cavalieri
cenciosa che le repugnava. montale, 3-31 : ma [la villa] era sull'
intr. gridare grossolanamente. pasolini, 3-31 : era già quasi ora d'andare a
sempre sale a quello. bruno, 3-31 : che de'farsi di questo,
rompesse l'osso del collo. verga, 3-31 : nel calore della disputa don giammaria
abbandona. a. f. doni, 3-31 : io avevo tanto bene accompagnato gl'
sparava, lo vedeva cadere. verga, 3-31 : lo sentite pie- dipapera che sta
loro caporioni appetto dei feudatari. verga, 3-31 : mastro cirino, ora che era
ant. la chiesa. ariosto, 3-31 : lungo sarà s'io mostro ogni persona
è certo che è eterna. bruno, 3-31 : gli tifi han ritrovato il modo
di veneni mortiferi confonde. bruno, 3-31 : gli tifi han ritrovato il modo di
dell'altre sezioni coniche. grandi, 3-31 : quindi ricavasi un'altra regola generale
conservar sua pace. palladio volgar., 3-31 : facendo questo ogn'anno conserva i
; competizione. cicerone volgar., 3-31 : miserissima è al tutto l'ambizione
interposta infralle due convesse. bruno, 3-31 : che de'farsi di questo,
ariento. g. del papa, 3-31 : il modo col quale gli orefici purificano
diceva coma del primo. verga, 3-31 : don giammaria andava tirandolo per la
canale di bahamà]. algarotti, 3-31 : e dal corso di questa gran fiumara
di nuovo le sottomette. algarotti, 3-31 : e dal corso di questa gran fiumara
la carrucola del pozzo. cicognani, 3-31 : nel silenzio, uno stillicidio a
medicina. palladio volgar., 3-31 : amano i cotogni luogo freddo e
formarmi un cuore nuovo. montale, 3-31 : ma [la villa] era sull'
s'è dato. esopo volgar., 3-31 : andando il leone poco dopo queste
disegno su una superficie. faldella, 3-31 : decalca il ritratto del re e l'
. mancanza; scarsità. baiocchi, 3-31 : e ognun pensa fra sé: quand'
pulite e ben formate. alvaro, 3-31 : tutto il suo corpo delineato dalla
africa in tran vai. palazzeschi, 3-31 : sopra una poltrona dormiva placido un
guerra). livio volgar., 3-31 : questa diritta domanda e denun- ciazione
altri subitamente si dileguaro. tasso, 3-31 : quel si dilegua, e questi acceso
e lungo le coste. pea, 3-31 : il sabato la strada maestra era
in quegli uomini. g. bassani, 3-31 : erano gli anni folli ma a
separato dalla ragione). giamboni, 3-31 : lo savio non peggiora per riposare;
e maldicenze di ogni genere. verga, 3-31 : nel calore della disputa don giammaria
, questionare. livio volgar., 3-31 : questa diritta domanda e denun- ciazione
olio nardino. palladio volgar., 3-31 : se l'arbore è inferma, gittisi
piegano i dorsi gai. palazzeschi, 3-31 : sul dorso [il gatto] sembrava
voce è registrata dall'abate cesari (3-31 ), che la cita con altri neologismi
ma come un tutto organico. faldella, 3-31 : nel suo villaggio natio, gli
nostra materia. palladio volgar., 3-31 : ne'luoghi secchi e caldi si pongano
che essi spendevan largamente. bisticci, 3-31 : mi duole bene che per non
cor si scusa e nega. marino, 3-31 : madre, risponde amor, s'
, attuare. livio volgar., 3-31 : dicendo l'ambasciatore ch'egli dava
occhio la sostenea lunga fiata. simìntendi, 3-31 : lo lucifero fue in quella notte
a la gran mensa. marino, 3-31 : madre, risponde amor, s'erro
cerchi indefesso; / perché? alvaro, 3-31 : tutto il suo corpo delineato dalla
, giunse dirimpetto al giudice. bandello, 3-31 (ii- 419): domandato un
figur. diodati [bibbia], 3-31 : e tutte queste cose, il fiato
il pericolo di annegarsi. algarotti, 3-31 : dal corso di questa gran fiumara
d'armenia dello stesso nome. algarotti, 3-31 : conobbe il czar, quando disegnò
nel quale sembrava legato. tecchi, 3-31 : c'era un gran silenzio nella campagna
di cuoio di russia. montale, 3-31 : se qualche « foresto »,.
forte e furioso più tosto. bruno, 3-31 : gli tifi han ritrovato il modo
, come una nave. landolfi, 3-31 : lucrezia strinse più forte le palpebre.
chi gli mostri la fronte. tasso, 3-31 : co'suoi fuggitivi si ritira;
i fuchi della industriosa città. bartolini, 3-31 : se fossi...
fugavano. -assol. tasso, 3-31 : talor mostra la fronte e i franchi
aderisce al fusto delle gambe. landolfi, 3-31 : prese [il verme] decisamente
volgare, diventa serva. bruno, 3-31 : gli tifi han ritrovato il modo
/ gracile e gentilina. nievo, 3-31 : la fanciulletta intanto cresceva vezzosetta e
avere il detto achille. pulci, 3-31 : gan fu tradi tor prima che
un pezzo di ghiaccio. landolfi, 3-31 : -sei una statua di ghiaccio, -disse
, piena di ghirigori. barilli, 3-31 : architettura bizzarra fatta e scritta a
e la republica francese. verga, 3-31 : come li passava a rassegna ad
il capo dei mulini. baldini, 3-31 : girò la casa, e dilungò pei
. stillicidio. palladio volgar., 3-31 : voglionsi porre sì larghe le piante
olmi salinoso. g. del papa, 3-31 : mi fece vedere che alcune materie
il frapposto ripar ne schianteranno. verga, 3-31 : dopo un laberinto di anditi e
fili d'oro. guerrazzi, 3-31 : pensate che non vi riconoscesse jole
rimprocci avuti da castruccio. verga, 3-31 : stava per... lasciar scappare
. guastadùccia, guastaduzza. bisticci, 3-31 : aveva... in tavola due
chiama / sì dolcemente? tasso, 3-31 : quel si dilegua, e questi acceso
angusto e scomodo. bersezio, 3-31 : con un coraggio, ch'egli stesso
imparato ad imbiondarti i crini. dottori, 3-31 : ecco di nove ariste imbionda il
il nome di aristide arconte. magalotti, 3-31 : arrivato in quella concavità o caverna
e non citato. a. adimari, 3-31 : se le cause, o signor
mirasi punto incautamente il dito. mascardi, 3-31 : incautamente die'qualche segno di vederlo
luogo, diventino uccellacci. bandello, 3-31 (ii-418): il giorno è de
. tramutare in diavolo. giuglaris, 3-31 : abbi per niente indiavolito gli angeli,
torto lo scusino. a. adimari, 3-31 : se le cause, o signor
beccamorti assolutamente. g. bassani, 3-31 : aveva esaminato a lungo il corpo inerte
, ecc.). montale, 3-31 : il verdaccio... si prendeva
le lagrime e i lamenti. mascardi, 3-31 : comprò... dal duca
-sostant. palladio volgar., 3-31 : amano i cotogni luogo freddo e
cerca ove la sfoghi. dottori, 3-31 : scatenisi l'orgoglio / del duolo insano
orazione. m. villani, 3-31 : confidandosi molto in lotto gambecorti da
, salvo una fanciulla. bisticci, 3-31 : feciono moltissime paci colla prudenza di
intra le vostre membra. fra cherubino, 3-31 : se tenere la punta del dito
numero di ramificazioni lontane. montale, 3-31 : vecchie case attaccate insieme o divise
appresso. b. davanzati, 3-31 : si trovano maravigliosi e diversi movimenti
figur. palladio volgar., 3-31 : in vasi di terra le 'ntuffano [
colorite da un pittore. faldella, 3-31 : invernicia le porte e dipinge le
affetto ribellante della ragione. imbriani, 3-31 : attoniti / ti ammirano i potenti,
/ d'avarizia toccate. compagni, 3-31 : il conte filippone contra lo imperadore
-con significato osceno. bandello, 3-31 (ii-418): ci sarà una cortegiana
dato che la porti. buti, 3-31 : 'questi'; cioè istinto et inclinazione
è là? r. borghini, 3-31 : chi diavol batte a quest'ora?
che l'asso. esopo volgar., 3-31 : andando il leone, poco dopo
. -plagiare. liburnio, 3-31 : teopompo istorico fece ladroneccio delle scritture
steccato. r. borghini, 3-31 : sette proprietà dee avere il cappone
usanza mi piaceva assai. del carretto, 3-31 : a ciò non paia poi deforme
di stagno. g. del papa, 3-31 : il modo col quale gli orefici
a volersene andare a lui. bisticci, 3-31 : per tutta la magna, sendo
8). fra giordano, 3-31 : quattro cose sono quelle che ne
del sovrano). fra giordano, 3-31 : conviene che sia atata dalla legge
la legge deretta. fra giordano, 3-31 : tre sono le leggi, naturale,
spume, librarsi nell'aria. praga, 3-31 : il sole già librasi / sui
quindici chilometri in linea retta. montale, 3-31 : era sull'opposta riva dell'insenatura
si principia l'm. bernari, 3-31 : « tre lettere, tre guai »
, simulato. seneca volgar., 3-31 : io intendo per le tue parole che
di roma. seneca volgar., 3-31 : innumerabili questioni si fanno solamente dell'
; infermo, innocente. morante, 3-31 : o preghiera trafitta dall'elevazione, /
voli volessero essere calonniati. bisticci, 3-31 : alcuni malivoli ed invidi..
sentimento, ecc. guittone, 3-31 : d'ogni parte guerra èwi venuta,
veggano scherzare per casa. fiori, 3-31 : mille prove n'ho fatte
scienza. f. pigafetta, 3-31 : queste cose tutte dimostreremo in altra
i tuoi. leggende di santi, 3-31 : la donna nostra incominciò a parlare
). palladio volgar., 3-31 : i melicotogni, dissero alcuni,
. lud. guicciardini, 3-31 : tengono [i belgi] le lor
e perciò non maravigliai. poerio, 3-31 : venne la gentile, / e in
). g. de'bardi, 3-31 : erano altre stanze, dove da istrioni
). r. borghini, 3-31 : sette proprietà s'appartengano al vino
stretto necessario. seneca volgar., 3-31 : neuno può beatamente vivere né mezzanamente
una passione). latini, 3-31 : non di mezzana cupiditade, [azzio
contrada detta delle portelle. montale, 3-31 : era [il covo dei pirati]
, tremante e paurosa. dottori, 3-31 : torrente estivo, a la cui
. esattezza, precisione. piccolomini, 3-31 : cotale crescimento di profondità non s'
minuzie che fanno altrui onore. cellini, 3-31 : mi distesi a parlare di queste
adopera 'scaglia '. garibaldi, 3-31 : i mille sfilavano, coperti dal molo
l'acqua insieme. r. borghini, 3-31 : sette sono gli escrementi che escano
popolo vivace ed animoso. garibaldi, 3-31 : i mille sfilavano, coperti dal molo
; comunità, popolo. latini, 3-31 : la signoria potè essere quella che si
morbose. pietro ispano volgar., 3-31 : chi ha... la fistula
. pietro ispano volgar., 3-31 : [chi ha... la
sentenza, vestissi in fretta. chiari, 3-31 : un posto abbandonato, un temerario
: un pezzetto per giorno. nievo, 3-31 : tra questo mosaico d'incombenze trovava
gli era stato mostro. ariosto, 3-31 : lungo sarà s'io mostro qgni
-organo sessuale femminile. bandello, 3-31 (ii-418): ciascuno di loro [
delle opere). liburnio, 3-31 : tu... seguisci la dirittezza
per ser laìno. ser giovanni, 3-31 : frate'miei, questo mio marito
ottenerlo. m. villani, 3-31 : in questa sospensione gli animi de'
e daorpelli. del carretto, 3-31 : a ciò non paia poi deforme in
un locale pubblico). bianciardi, 3-31 : l'altro invece faceva la spola fra
muli nella polvere delle strade. bernari, 3-31 : il suo orecchio cercava di percepire
insegne di una dignità. ghirardacci, 3-31 : il podestà gli cinse la spada,
padroneggiare l'elemento distruttore. gentile, 3-31 : mercé l'intelligenza e la volontà conosce
e letter. palizzata. compagni, 3-31 : la terra afforzarono di fossi e di
, allettamento. b. pino, 3-31 : va', va', tu m'hai
prostituta, meretrice. bandello, 3-31 (ii-416): il carnevale passato.
determinato clima. palladio volgar., 3-31 : sostengono e passansi [i cotogni]
transito. marco polo volgar., 3-31 : pochi uomini terebbero lo passo a
come traditori. b. pino, 3-31 : o che 'l diavolo si porte questi
; digradante. palladio volgar., 3-31 : più desiderano le terre al pendìo
danno alle teste de vecchi. frachetta, 3-31 : la prima quistione è onde avenga
combinate nello stesso oggetto. brignetti, 3-31 : la spiegazione non può che enuclearsi
a perfezione nostra vittoria. cennini, 3-31 : se'venuto a perfezione di questo
recider son presso a terra. ghirardacci, 3-31 : in questo mese fa un grandissimo
innalza a perlustrare il mare. bemari, 3-31 : il suo orecchio cercava di
compromesso (unafacoltà). casoni, 3-31 : se pure risiedono [le facoltà dell'
e pettegole come portinaie. sereni, 3-31 : questa di ora, petulante e
-anche sostant. sanudo, 3-31 : al presente, georgio valla piacentino,
pianta). palladio volgar., 3-31 : quando [le piante] son picciole
. s. bernardo volgar., 3-31 : la cella della pietà lungo tempo
, vicino ai pioli. cicognani, 3-31 : il lusso della strada eran due
una civiltà araba e persiana. sereni, 3-31 : riecheggia nell'ora di oggi /
, ecc.). ottieri, 3-31 : il verniciatore tutto solo in cabina spruzza
, sopra i pini. montale, 3-31 : ci sarebbe voluto un cannocchiale per
giorni avvenuta. n. franco, 3-31 : io solamente ho detto de la possa
territorio collinoso. palladio volgar., 3-31 : altri sono che le piantano [i
politezza de la fronte. piccolomini, 3-31 : i monti e le valli nella superficie
eterna sorte. seneca volgar., 3-31 : filosofia non è cosa pomposa che
altri simili in dalmazia. montale, 3-31 : il verdaccio, un piccolo porto naturale
voglia esser mossa. n. franco, 3-31 : io solamente ho detto de la
un cardinale. sarpi, 3-31 : i vescovi dello stato siano sempre preconizzati
istituzione canonica. sarpi, 3-31 : quando la preconizzazione [del vescovo in
obbligo di pagamenti esorbitanti. compagni, 3-31 : premeano i fiorentini i loro poveri cittadini
del collegio. g. bassani, 3-31 : non furono mandati né alle elementari
gli studi privatamente. g. bassani, 3-31 : studiavano... privatamente,
eccellente e probo artista. rajberti, 3-31 : tale esperimento dovrebbe essere diretto da
senza ritmo. n. franco, 3-31 : che cose con più gravi ferite trafiggono
tratto in quel profondo. piccolomini, 3-31 : non potrebbe il profondo arrivare a tante
riservata '. g. bassani, 3-31 : aveva esaminato a lungo il corpo
promulgatore delle sue lodi. rajberti, 3-31 : tale esperimento dovrebbe essere diretto da
prunti affeti procuremo. b. giambullari, 3-31 : la badessa cominciò a parlare:
alcuna consolazione. n. franco, 3-31 : che cose con più gravi ferite
ghettini, tutta piena. baldelli, 3-31 : avendogli ella una volta trovati che
o zuccotti. g. del papa, 3-31 : il modo, col quale gli
quarto el pastor santo! ariosto, 3-31 : ecco un altro azzo, et
per tutta la vita. bernari, 3-31 : per carità, se passa la polizia
e delle mie speranze. baretti, 3-31 : ti vorrò chiamare quindinnanzi santa catterina
il tempo. ciro di pers, 3-31 : nulla mai di lucente o di giocondo
nel proprio bagaglio. iacofione, 3-31 : da lo 'nfemo ricastela questa veste penosa
). m. villani, 3-31 : veggendosi ributtato da'fiorentini e da'
innamorata). n. franco, 3-31 : che cose con più gravi ferite trafiggono
concetto). a. adimari, 3-31 : giace il volgo idolatra a piè del
e il mio revolver colt? jahier, 3-31 : venne ad accorgersi di non essere
via; permanenza. latini, 3-31 : la sua [di ligario] andata
letter. rimbombante. salvini, 3-31 : se ne venia da'rimbombosi monti /
. - anche assol. cennini, 3-31 : quando sev venuto a perfezione di questo
e a pena remunerati. einaudi, 3-31 : difettano le ordinazioni, ed il
risecca era sul duro colle. cennini, 3-31 : abbi in uno va- sellino acqua
era la mia ». montale, 3-31 : se qualche 'foresto'sbarcatovi, al
d'andalusia e d'estremadura. montale, 3-31 : 'il verdaccio', un piccolo porto
un difetto. r. borghini, 3-31 : sette proprietà s'appartengano al vino
: disteso, supino. lancia, 3-31 : ora adivenne che giacendo il re solo
questa spezie di tempi. mamiani, 3-31 : più cose, che notammo qui sopra
. fierezza. rotta di roncisvalle, 3-31 : così fur divisi i paladini; /
rumoreggiando di bollor spumante. bracciolini, 3-31 : la giovanetta allor tacita e lenta /
a chi ruba. r. borghini, 3-31 : quanto più pieno è il sacco
e l'ancore salpare. cantù, 3-31 . 7: quattro macchine a vapore servono
sbalzi, un lavoro interrotto'. einaudi, 3-31 : difettano le ordinazioni, ed il
usura. g. manganelli, 3-31 : che fare se non spatolarci dal
(un dolore). dottori, 3-31 : ecco di nove ariste imbionda il crine
-saturo. g. del pafa, 3-31 : è verissimo che, in una quantità
, ecc.). dottori, 3-31 : io, / lasso, più sempre
di cattiva qualità. jahier, 3-31 : le minestre sciacquine del ristorante minacciavano
. aborto. gregorio dati, 3-31 : andossene a paradiso la mia dilettasposa bandecca
mormoravano le loro canzoni. dessi, 3-31 : quell'immagine di acqua scorrente.
in quel lauro immortal. poerio, 3-31 : segui il cammin su cui passi
troppo seccar al foco. ghirardacci, 3-31 : in questo mese fa un grandissimo freddo
li cani che la seguitano. tasso, 3-31 : tal gran tauro talor ne l'
potente di rimettergli dentro. lupis, 3-31 : l'esorta con diverse e potenti ragioni
documenti delle scienze fìsiche in 7erésah, 3-31 : odo il muto singhiozzo che va /
s. giovanni crisostomo volgar., 3-31 : quel deserto abonda in serpenti e altri
un semicerchio di castagni. montale, 3-31 : il verdaccio, un piccolo porto
li avesse aperti. de pisis, 3-31 : il marchesino pittore delicatamenteancora accarezzò con la
il sentimento. i. neri, 3-31 : l'altro a cagion del fiero soprammano
ascolta e taci. botta, 3-31 : di noi serbate, o gloriosi,
trapelava da una finestra serrata. bianciardi, 3-31 : alle dieci tutti i portoni eran
visibile da lontano. montale, 3-31 : il verdaccio non era [per zebrino
necessità a mangiare i figliuoli. parabosco, 3-31 : ho tutto oggi / avuto sete
. e. cecchi, 3-31 : ogni tanto una voce di non si
), sm. térésah, 3-31 : odo il muto singhiozzo che va /
affari dei padroni io. tomizza, 3-31 : avanzò lei, furba, che
che la campagna ride. guglielminetti, 3-31 : corriamo ampie distese, smaltate di
amarissima pena. idem, pure., 3-31 : a sofferir tormenti, caldi e
parole per es- semplo. buti, 3-31 : lo nostro autore finge come beatrice,
, ma l'un sopravivuto. porzio, 3-31 : sopravvivuta al marito,...
è quel che risusciti. frachetta, 3-31 : la prima quistione è onde avenga
da una volta. montale, 3-31 : un piccolo porto naturale difeso da alti
spendarlo per utilità del comune. compagni, 3-31 : premeano i fiorentini 1 loro poveri
s. giovanni cristostomo volgar., 3-31 : a. 50 che forsse gli ra
spola il filo della trama. einaudi, 3-31 : una volta i tessitori a mano
calamità della guerra. poerio, 3-31 : non fùr di giovinezza / più rugiadose
prima all'angiolo suo. erizzo, 3-31 : mossa... all'ordine dell'
e bianco. r. borghini, 3-31 : sette sono gli escrementi che escano del
premio d'un misero pane. sereni, 3-31 : questa di ora, petulante e
, ecc. sanudo, 3-31 : n'è uno altro stipendiato da nostri
volgare a milano. p levi, 3-31 : delle loro donne sono i mori gelosi
te di molte avversità. giuglaris, 3-31 : perdoniamogli le ingiuste gabelle, le storsioni
strette, piene di botteghe. montale, 3-31 : stretti sottopassaggi e intricati budelli.
sostanza mescolan- dovela. cennini, 3-31 : ti tratterò come la detta gomma si
dopo altri. de roberto, 3-31 : intorno al suo letto si succedevano una
s. giovanni crisostomo volgar., 3-31 : sengga lor suor trovon le tavole
dalle radici. palladio volgar., 3-31 : quando innesti i cotogni, si convien
a sveltire il passo. tomizza, 3-31 : avanzò lei, furba, che dolce
di coccio. palladio volgar., 3-31 : altri in nuova tafferia, o testo
gusto in cibo alcuno. ghirardacci, 3-31 : li boschi talmente si seccarono, che
e percosso tutto '1 giorno. tasso, 3-31 : tal gran tauro talor ne l'
il tuo tenitorio e mobilia. ariosto, 3-31 : ecco un altro azzo, et
azione). seneca volgar., 3-31 : fa un segnale terminato a te medesimo
di esse irritandole violentemente. brignetti, 3-31 : se lei si riferisce a quella lineare
s. giovanni crisostomo volgar., 3-31 : in quel gran deserto ter- ribel
, al peccato. fra giordano, 3-31 : vi voglio mostrare, come ci potemo
genere letterario. n. villani, 3-31 : vedesi per quello, che ne dice
, fu dei persiani. ghirardacci, 3-31 : si stanno così in arme sino al
degl'indagatori della natura. sereni, 3-31 : col silenzio che in breve va chiudendo
potute maturare. palladio volgar., 3-31 : amano i cotogni luogo freddo e omoroso
di una propria condizione. baretti, 3-31 : non abbiamo tu ed io vanità d'
quegli occhi io vedo amore. nievo, 3-31 : la fanciulletta intanto cresceva vezzosetta e
sfarzosa illuminazione dell'interno. pea, 3-31 : è da sapere che questo
avranno lette ed intese. poerio, 3-31 : ma se non giunsi dove tu mostravi
a vessazioni un popolo. misasi, 3-31 : aveva il torto [il popolo]
con un pratica magica. giuglaris, 3-31 : si pigliavano gusto di voltare per forza
nello. b. pino, 3-31 : -perché solfaruoli? -perché come avete gri
fino al piede. arbasino, 3-31 : come un vecchio diavolo di gounod all'
a tutti. m. carlotto, 3-31 : signori, la vita e la giustizia