v'accendete il fuoco? sinisgalli, 3-28 : i fanciulli accendono i fuochi / per
inacidire. palladio volgar., 3-28 : basta questo vino tutto verno;
di un lattice acre. sinisgalli, 3-28 : cresce il fumo e l'acre velo
. dante, purg., 3-28 : ora, se innanzi a me nulla
] afferrò a citno. algarotti, 3-28 : dopo passato quasi un intero mese sul
cappello sulla testa affranta. govoni, 3-28 : quando le braccia affrante si distendono
smarrirsi. dante, inf., 3-28 : facevano un tumulto, il qual s'
tinta. landino [inf., 3-28 ]: il quale s'aggira sempre in
con lo stesso passo. verga, 3-28 : accese il lume, e si mise
, che subito s'appanna. jovine, 3-28 : ficcavo gli occhi nell'oscurità attraverso
con i fiori di quello. tasso, 3-28 : ecco io chino le braccia,
dei tre gigli d'oro. tombari, 3-28 : cavalcava da tempo per le foreste
che si debba fare? salvini, 3-28 : dietro all'elice portasi simile /
arzigogoli, senza girigogoli. gentile, 3-28 : qualunque arzigogolo il pensiero faccia intorno
insistente. c. e. gadda, 3-28 : mentre attaccava, con le sue
disus. autoritario. pallavicino, 3-28 : in quella maniera sua di procedere
essere più giovevoli. 0. rucellai, 3-28 : sarei anche a v.
non si fosse rotto. simintendi, 3-28 : [la nave] picchiata, non
tremolar de le bandiere. algarotti, 3-28 : le instruzioni dell'oliver ci servono
fondamento, difesa. fra giordano, 3-28 : l'uno luogo del cielo, che
poteano mettere il cavallo. simintendi, 3-28 : [la nave] picchiata, non
. specie di boa. algarotti, 3-28 : ce ne avvertivano [della presenza degli
rocce d'irlanda. e. cecchi, 3-28 : camerieri anziani, compassati,
del burbanzoso. c. dati, 3-28 : gli spagnuoli sono così burbanzosi, che
lontana. a. f. doni, 3-28 : il popolo cominciò a fare una
cambiare un luigi d'oro. cicognani, 3-28 : lo mandarono anche a riscuotere alla
in una condotta forzata. cicognani, 3-28 : il cantiere era uno stanzone terreno,
eccitare alla strage. berni, 3-28 (1-67): or qui sossopra va
cagione maculano e denigrano. pasolini, 3-28 : gli occhietti celesti quasi bianchi parevano
di tutto il chiacchierio. verga, 3-28 : le vicine avevano fatto come le
amore. a. f. doni, 3-28 : eccoti un mazzo di lettere che
civiltà). mazzeo di ricco, 3-28 : tuttavia lo bon cuminciamento / mi
il suo lungo cammino. verga, 3-28 : « che non ci pensate a
di grad pregio. bisticci, 3-28 : s'egli erano uomini di condizione,
un qualsiasi oggetto). algarotti, 3-28 : vi galleggian sopra [le bandiere]
che presto gli manderebbono aiuto. pulci, 3-28 : tutti quanti confortàr rinaldo / ch'
greve, su tanima! verga, 3-28 : le vicine avevano fatto come le
venir per darmi morte? bruno, 3-28 : lui, più studioso de la matematica
io la gioia celasse. inghilfredi, 3-28 : stringe lo core e gronda / lo
. -credenzina. pasolini, 3-28 : tommasino s'inginocchiò e smucinò sotto
stata vilipesa e derisa. imbriani, 3-28 : in questo canto non vi è
angoli retti o acuti. algarotti, 3-28 : ce ne avvertivano ancora alcune sventolanti
quadro che poi esegue. cicognini, 3-28 : il cantiere era uno stanzone terreno.
d'interiora di pollo. pea, 3-28 : polvere di frode innocente, i mercanti
intendevano cuocerle colle scarpe. verga, 3-28 : « compar alfio mosca sta facendo
ecc.). verga, 3-28 : nunziata lasciò alessi a custodire il focolare
trovato sano ed allegro. sacchetti, 3-28 : ché oggimai se io morisse,
non me ne parlare ». idem, 3-28 : la ca- miscia espògliate e
(dalla luce). brancoli, 3-28 : le alte foglie dei platani, tenute
della sua freschezza e difesa. tasso, 3-28 : ecco io chino le braccia,
stan colà fra'dimentichi. leopardi, 3-28 : gli eroi / dimenticati il suol
[in g. de'bardi, 3-28 ]: vi eresse di pianta un panteon
faccia al debellato oronte. leopardi, 3-28 : essendo questa o nessun'altra poi
-distaccarsi, disgiungersi. simintendi, 3-28 : già discorrono le congiunture, e
allo strepito dei vincitori. piovene, 3-28 : al momento giusto le dissi la
, irraggiungibile. e. cecchi, 3-28 : le nostre ragazze poi la veggono
distinguerò tutta la gente. tasso, 3-28 : distinguea forse in più duro lamento
dolcificar tacque dell'oceano. pea, 3-28 : lo zucchero si scioglie e dolcifica
tratto, nella storia fiorentina. levi, 3-28 : era il più terribile e feroce
parte dell'appannaggio matrimoniale. baldini, 3-28 : li
piace adesso nell'èra volgare. jahier, 3-28 : nell'era fascista tale periodo della
l'anima di stoppa. corazzini, 3-28 : le rose giovinette, ne la pia
chi si sia. 0. rucellai, 3-28 : come [i dialoghi] saranno
il latino. b. corsini, 3-28 : che fin quando io faceva de'latini
argomento alcuno d'ingegneria. corazzini, 3-28 : il cuore ripensò tutti i suoi lutti
, chi t'ha fedito? tasso, 3-28 : ecco io chino le braccia,
cavallo color grigio. la spagna, 3-28 : a roma, nella chiesa di san
mandano la fiamma fumigosa. corazzini, 3-28 : su i candelabri, i ceri arsero
spiccato / parte del collo. calvino, 3-28 : molti dei guerrieri erano chiusi nell'
a fil di spada. bandello, 3-28 (ii-405): quando i turchi pigliano
professione che aveva presa. pea, 3-28 : fischia le canzoni d'amore,
maggiormente incominciano a mangiarla. baldini, 3-28 : menò gli amici in punta di
la vite. b. davanzali, 3-28 : come potrebbono i razi del sole per
s. gregorio magno volgar.], 3-28 : david è interpretato 'forte
fortezze fece. cicerone volgar., 3-28 : adunque le fortezze di casa non
non la faccia gioconda. simintendi, 3-28 : sì come'lioni, riceute nel corso
terra con ispaventevole fragore. simintendi, 3-28 : spesse volte, percossa [la nave
detti fuci. m. leopardi, 3-28 : s'impedisca il sopravvenire di nuovi fuchi
la voce e della gente. verga, 3-28 : la finestra... era
l'amministrazione. tassoni, 3-28 : esser potean costor da quattrocento, /
caulinare a remi). algarotti, 3-28 : due galeotte russe vanno continuamente tessendo
e gamberuoli componevano tannature. calvino, 3-28 : cosciali e gamberuoli e ginocchiere si aspettava
spuma. m. leopardi, 3-28 : gl'impieghi creati non per la domanda
morte a una donzella. berni, 3-28 (i-67): or qui sossopra va
che si chiamano arabi. garzoni, 3-28 : niente impedisce che dalla carne dell'istesso
e le ginocchiere sbiadite. calvino, 3-28 : molti dei guerrieri erano chiusi nell'elmo
dalle cure. n. villani, 3-28 : nata per tale usanza la licenza fescennina
dive / l'ara innalzo. corazzini, 3-28 : le rose giovinette, ne la
: veste da lavoro. compagni, 3-28 : manderonne assai, e scalzi, con
goraio con maladetto salto. idem, 3-28 : alcuna volta, quando 10 piegato
grandotto e ben formato. baretti, 3-28 : ella ha sette figliuole più che mediocremente
la guerra de'topi e de'ranocchi, 3-28 : un stuol di cento ginocchioni e
bicchiere di questa acquavite. pratolini, 3-28 : era l'ora in cui anche qualcuno
a furor di popolo. compagni, 3-28 : gridarono contro allo imperadore, e
, tutta gualcita. de roberto, 3-28 : traeva il portafogli... e
, a lame articolate. calvino, 3-28 : sotto i fiancali e il guardarèni [
lutto. -intr. simintendi, 3-28 : la nave medesima tracima...
pura e libera attività. gentile, 3-28 : se la verità s'apprende e pensa
sanguinario, bisbetico e spietato. nievo, 3-28 : omaccio impastato di trivialissimi vizii e
impennano per ogni ombra. rajberti, 3-28 : molti, quando vedono che dopo i
s'erano in quelle avviluppati. bandello, 3-28 (ii- 402): molto spesso
poi importato dai greci. montale, 3-28 : di là, una volta fatte le
voce). e. cecchi, 3-28 : il « medico delle voci ».
presagio di vecchiezza. g. bassani, 3-28 : nei suoi occhi azzurri di ragazzo
a qualcosa. r. borghini, 3-28 : mi fo beffe di coloro i quali
atto da femmine. n. villani, 3-28 : nata per tale usanza la licenza
, premere. palladio volgar., 3-28 : fassi vino delle pere pognen- dole
, dovere, imposizione. compagni, 3-28 : gli ambasciadori di là li furono a'
e m'incateno. r. borghini, 3-28 : né si aveggono i poveretti che
altezza ivi farebbe. i. riccati, 3-28 : chiuderò la presente dissertazione con applicar
. non presu segneri, 3-28 : s'aggiugnea... l'indisciplinata
fin de la spada inerme. bruno, 3-28 : quasi inerme di vive raggioni,
fronte. dante, purg., 3-28 : ora se innanzi a me nulla s'
forte come trucioli di frassino. montale, 3-28 : entrava in scena anche dio sotto
che uom non le deprede. tasso, 3-28 : distingue forse in più duro lamento
identità). g. bassani, 3-28 : si era recato apposta al barchetto
cavallo di bronzo. o. rucellai, 3-28 : l'intraprendere a xi-138: sono
un astrico. b. pino, 3-28 : l'intropicar fa che l'uomo camini
intruglio di polveri inerti. dessi, 3-28 : dovette stare a letto, e
qualità di viola. castelvetro, 3-28 : né ci lasciamo dare ad intendere.
inzaccherarvi di misfatti indelebili. imbriani, 3-28 : si può non aver l'animo
istigato; istigazione. compagni, 3-28 : a ciò lettere de'fiorentini e falsi
con quattro piè camminasse. nievo, 3-28 : quella bambina,...
vi potrebbe nocere assai. bisticci, 3-28 : era un uomo aperto, largo
lettere mercatantesche. b. corsini, 3-28 : fin quando io faceva de'latini /
lega e accoman- dagione. porzio, 3-28 : erano in lega ferdinando, il duca
e di stomaco. n. secchi, 3-28 : non ha altro male che una
nunziata / sparecchiò lesta lesta. verga, 3-28 : la ragazzina... si
(una ricompensa). compagni, 3-28 : la terra riformò, la condannagione
altro hai fatto acquisto. zinano, 3-28 : o sia mio questo orgoglioso impero /
cui nome alfonso si era. ariosto, 3-28 : dia alla casa di sansogna mano
. indifferente, insensibile. cieco, 3-28 : se dagli amici aiuto non ci venne
. s. bernardo volgar., 3-28 : dalla cella al cielo non è lunga
partirono il maladetto consiglio. bisticci, 3-28 : ebbe naturale l'essere liberale e non
-di animali. la spagna, 3-28 : a roma, nella chiesa di san
mano al mio basso intelletto. ariosto, 3-28 : dia alla casa di sansogna mano
per farlo funzionare). compagni, 3-28 : mise mano alla spada e fuori li
, ecc.). compagni, 3-28 : si ruppe il ginocchio; il quale
nella disperazione più profonda. forteguerri, 3-28 : alfin fuggissi in india con medoro,
in firenze, fanno massa. lancellotti, 3-28 : fa- cevasi ancora gran conto fra
-a piccoli ciuffi. cassola, 3-28 : le sembrava, per cominciare, di
natura gli niega. m. villani, 3-28 : avea dimostrato più volte di tenerla
assottigliandosi sino all'occultazione. campailla, 3-28 : quando, rispetto a noi, dal
l'affanno molce. v. piazza, 3-28 : il pietoso mio medico m'affida
mo- nacelle. b. giambullari, 3-28 : noi abbiam qua, trenta miglia
communi [ecc.]. idem, 3-28 : poco dissimile fu un altro monitorio
la parte più sottile. valeri, 3-28 : nel fondo nero / d'u-
ammonticchiare. palladio volgar., 3-28 : tollonsi pere d'aspre generazioni,
conviti esempi e specchi. nomi, 3-28 : se ne fanno [delle castagne]
. dial. albicocca. lancellotti, 3-28 : facevasi ancora gran conto fra noi
risorse individuali. de pisis, 3-28 : una nave in alto mare, sbattuta
me que mme fare. compagni, 3-28 : il nimico, che mai non
. - anche sostant. balbo, 3-28 : se fosse possibile che si restaurassero mai
individuabili dal contesto. compagni, 3-28 : mandaronne assai [de'cittadini] e
di tale danza. tassoni, 3-28 : giovane d'alto e nobile talento,
ciel con le fica. berni, 3-28 (i-67): or qui sossopra va
su né sai né olio. lippi, 3-28 : egli, che aveva in casa
sai né olio. note al malmantile, 3-28 : 'senza mettervi su né sai
son tutti bontade e devozione. nievo, 3-28 : quella bambina,...
per ragione li dé fare. compagni, 3-28 : furono ammestrati per lettere segrete che
lume. g. del papa, 3-28 : stimando eglino la luce essere anch'ella
orrevoli cittadini. n. villani, 3-28 : il giuoco [della licenza fescennina]
ellittica. g. de'bardi, 3-28 : nell'entrata aveva un ovato ornato
territorio o ambito geografico. porzio, 3-28 : le voglie divise de'suoi cittadini ferono
usato da un domestico. baretti, 3-28 : la casa del conte è tanto grande
impagliato di una sedia. cicognani, 3-28 : ci era stato cinque o sei mesi
chi vi abita. poerio, 3-28 : obliò costui [il patrizio] /
e poco solida. pasolini, 3-28 : una bicocca, separata solo da una
spesse volte buon frutto. castelvetro, 3-28 : né ci lasciamo dare ad intendere
a quel dubbioso passo. sacchetti, 3-28 : o quanta gloria mi ha conceduta
del risorgimento. g. bassani, 3-28 : nei suoi occhi azzurri di ragazzo
prenderlo in considerazione. ser giovanni, 3-28 : maestro mio, segnatevi, ché per
spighe già bionde e pencolanti. montale, 3-28 : dal centro della pupilla si sprigionava
in su l'incudi. calandra, 3-28 : un profumo soave, sottile,
il quale aveva otto anni. buonafede, 3-28 : non vogliono... usare
a sonare suoi instrumenti. bandello, 3-28 (ii-406): a questo piacevole ed
, non più rigore. batacchi, 3-28 : tutte ardevan per lui di caldo amore
è dentro il rullo liberatore. montale, 3-28 : in quel momento un pianoforte automatico
in lombardia pioppi. baretti, 3-28 : da sito a sito non le
, denutrito, inselvatichito. montale, 3-28 : la sua musica prediletta l'aveva imparata
preziosa. pietro ispano volgar., 3-28 : io vidi una volta uno giovane
pila, sparse le pietrine. pasolini, 3-28 : la pila stava ancora a bollire
un tavolino dell'osteria. sinisgalli, 3-28 : il ponentino fa tinnire / i
onde dubitavo di aprirlo. de roberto, 3-28 : traeva il portafogli riposto nell'angolo
precipitosa rupe. r. borghini, 3-28 : il verme infernale et i desii
santa. a. f. doni, 3-28 : 1 signori mar- tinenghi illustri un
può distruggere il vincolo preesistente. gentile, 3-28 : se la verità s'apprende e
, in un subito morì. bandello, 3-28 (ii-404): il re pirro
se le poteva avicinare. erbolario volgare, 3-28 : la polvere de zenzero posta con
mostrerò brievemente. g. bassani, 3-28 : si risolse a dar notizia di
come al sor beppino. pavese, 3-28 : gli prende male e annega.
perduto, ho trovato. bandello, 3-28 (ii-404): divolgata per italia la
di attività. 0. rucellai, 3-28 : l'assunto di scrivere in prosa toscana
orizzonte alle loro nostalgie. montale, 3-28 : da ragazza era stata sempre prigioniera
tà. p. levi, 3-28 : di notte si assaporava un silenzio totale
de mano e de ingiegno. piccolomini, 3-28 : furono museo, orfeo e,
per uso della favella. montale, 3-28 : entrava in scena anche dio sotto forma
; approfondire uno studio. bruno, 3-28 : lui, più studioso de la matematica
quali è produttrice. e. cecchi, 3-28 : ho visto tanto 4 whisky '
o darle. s. antonino, 3-28 : domandi appresso del giuramento promissorio,
ma compitamente. b. giambullari, 3-28 : dice a lor: deh! non
bisogni della patria proporzionale. rosmini, 3-28 : né si opponga che due camere entrambe
enfina ch'eia serà viva. einaudi, 3-28 : è una proprietà frazionata: la
si sarebbe salva ogni carne. bandello, 3-28 (ii-404): si dubitava forte
di vitriolo o di nitro. tomizza, 3-28 : un rumore si produsse nel cespuglio
delle sue attività personali. ottieri, 3-28 : sa anche lui [l'operatore
, muscolatura. fr. colonna, 3-28 : o mirando concepto! io mirai tutte
polvere. fr. colonna, 3-28 : nigricante petra... scintilla d'
importa che sia crivellata. casoni, 3-28 : se l'umore malinconico sarà con la
tessuto). palladio volgar., 3-28 : fassi vino delle pere pognendole peste
fini datteri e cedroni. ser giovanni, 3-28 : quivi cenarono un grosso e grasso
-lasciare andare. n. franco, 3-28 : quivi fi prudentissimo signore presidente,
medesimo piano. d. battoli, 3-28 : una palla d'avorio perfettamente ritonda,
tagliò via il naso. dottori, 3-28 : recando teco / le spoglie achee,
arme contro a'romani. porzio, 3-28 : erano in lega ferdinando, il duca
l'uso ripetuto. pasolini, 3-28 : tirò fuori dei giornaletti riciancicati e
fatiche. -assol. compagni, 3-28 : il nimico, che mai non dorme
f. buonafede [aretino], 3-28 : le sue [di pisa] cademie
dai pericoli. seneca volgar., 3-28 : il buon marinaio si riguarda dalle
princìpi del passato. bruno, 3-28 : chi potrà a pieno lodar la magnanimità
, conservare. palladio volgar., 3-28 : si mettono [le pere] nel
da me pinta rimagna. dottori, 3-28 : odi, mia cetra: un maggior
asilo per l'infanzia. dossi, 3-28 : dallo stesso non incontrare mai niente,
doverne trattar più. c. dati, 3-28 : confesso d'aver trovato buon riscontro
mostrava la faccia trista. bandello, 3-28 (ii-406): a questo piacevole
oculatamente gli sforzi. cennini, 3-28 : la tua vita vuole essere sempre ordinata
antica e dovuta ubbidienza. bisaccioni, 3-28 : poco dissimile fu un'dtro monitorio a
maraviglie d'iridate spume. pavese, 3-28 : il ragazzo esce dall'acqua, ci
o stendere un campo. ofttm, 3-28 : le piccole carrozzerie delle calcolatrici come automobiline
de'mondani onori e beni. erizzo, 3-28 : un valoroso e nobilissimo giovane,
. dante, par., 3-28 : « non ti maravigliar perch'io sorrida
ha nome maka- kita. sinisgalli, 3-28 : tu canti e più ti sprofondi /
dovere di fedeltà coniugale. compagni, 3-28 : non l'ubbidirono e rupponli fede.
io son così rotto! govoni, 3-28 : commuove sotto il sole la fatica /
, un principio). bruno, 3-28 : chi potrà a pieno lodar la magnanimità
, offensivo. n. villani, 3-28 : la licenza fescennina... cominciò
mattin che sorge lo saetta. brancati, 3-28 : le alte foglie dei platani,
copre quelle spalle di paltoniere. poerio, 3-28 : quivi un pastor dimora / che
in cattive condizioni. bemi, 3-28 (i-67): or qui sossopra va
corporativismo fascista. g. bassani, 3-28 : l'avvocato geremia tabet,.
plur.). montale, 3-28 : tornata in patria, lei dice?
. 5. giovanni cristosomo volgar., 3-28 : i possenti prìncipi e segnor e
al convento, schiumava. bechi, 3-28 : stefanina... fremeva, bolliva
pietra). fr. colonna, 3-28 : ove etiam, non troppo distante dal
aperto di lei. g. bassani, 3-28 : è stato furbo, l'
, malconcio. m. leopardi, 3-28 : la politica, il giudizio e l'
di scrutare la grande ombra. onofri, 3-28 : ora che spenta è la gran
dicendo sue orazioni. ser giovanni, 3-28 : maestro mio, segnatevi, ché
vivea. marco polo volgar., 3-28 : l'una gente sono turcomanni, e
, con valore intens. verga, 3-28 : alessi s'era scaricato del suo fascio
tomaso sopra sancto mateo. bandello, 3-28 (ii-405): un giorno..
lo sfinivano senza allietarlo. bernari, 3-28 : mi addormentai... che era
epiteti de la lingua. varchi, 3-28 : io ho detto 'parlare'ovvero 'favellare',
strali e gli archi. parabosco, 3-28 : io ritorno / indietro e farò vista
sol di verità celeste. tenca, 3-28 : nel riso ampio del cielo / si
s. giovanni crisostomo volgar., 3-28 : che nu no devemo intender la prea
altri lor compagni soprarriva. tasso, 3-28 : distinguea forse in più duro lamento /
. a. f. doni, 3-28 : eccoti un mazzo di lettere che son
gruppo di persone). pulci, 3-28 : carlo gridava: « questo è troppo
da un signore. compagni, 3-28 : mise mano alla spada e fuori la
e quelle piangon violate. loredano, 3-28 : voleva dio che adamo comandasse col freno
). marco polo volgar., 3-28 : quivi si fanno li sovrani tappeti del
). marco polo volgar., 3-28 : sono semplice genti e ànno sozzo
un atteggiamento minaccioso). compagni, 3-28 : mise mano alla spada e fuori li
a. f. doni, 3-28 : subito diedi degli occhi nella sepoltura del
; strombato. p della valle, 3-28 : in mezo poi della camera e de'
altra scorrerà spianandosi. d. bartoli, 3-28 : le menome particelle dell'acqua sollevate
crepitando in un mare. montale, 3-28 : entrava in scena anche dio sotto
la raccolta di dati. cicognani, 3-28 : ci era stato cinque o sei mesi
-di animali. fr. colonna, 3-28 : questo dorsuario monstro, non sencia mi-
di pino che accendono. cicognani, 3-28 : in cassetta del tavolino c'erano delle
di stella. ciro di pers, 3-28 : di fregi stellanti il crin s'indora
che l'ultima partita. piovene, 3-28 : desideravo un'altra vita, ma subito
. -stradùccia. verga, 3-28 : lungo la stradùccia non si udiva che
diversi effetti ottici. tondelli, 3-28 : improvvisamente leo scorge thomas nell'atto
ogni angolo ogni oggetto. luzi, 3-28 : camera dopo camera la donna /
con raro coraggio. g. bassani, 3-28 : « con che scusa ha rifiutato
subiettività d'ogni esperienza. gentile, 3-28 : vìncendo la propria subbiettività [il
di sugo sostanzioso, pecorino? dessi, 3-28 : gli bastava chiudere gli occhi per
prop. subord. testi, 3-28 : il negozio di casalmaggiore di cui vostra
s. gregorio magno volgar.], 3-28 : e chi diremo noi, che
, o così dette chiavi. cicognani, 3-28 : c'erano delle dozzine di stecche
.]: sento tacchettare. bianciardi, 3-28 : le ragazze invece erano già uscite
leggero appoggiato al muro. stufiarich, 3-28 : se non si fosse proposto di
gli attori viventi. montale, 3-28 : da ragazza era stata sempre prigioniera in
del corpo d'un altro. crescenzio, 3-28 : dalla testa della sardegna in corsica
tinnivi coi cento ramelli. sinisgalli, 3-28 : il ponentino fa tinnire / i grappoli
si era trasmutata in mano. piovene, 3-28 : avevo fatto ormai quanto bastava per
differenziarsi. ariosto, sat., 3-28 : so ben che dal parer dei più
5. giovanni crisostomo volgar,, 3-28 : de certo pur un poco hi
grande con somma amorevolezza. dottori, 3-28 : dal giogo de'nemici / della debolezza
lasciata passar per trascurràginé. castelvetro, 3-28 : colui, che questi anni adietro
e di ogni vita. montale, 3-28 : la sua musica prediletta l'aveva imparata
della trigonometria. marchetti, 3-28 : avendo io prese e conferite insieme l'
n'andasse in carro adorno. dottori, 3-28 : dal giogo de'nemici / fia
aggressione. dante, inf, 3-28 : diverse lingue, orribili favelle, /
dispiacevano a giuliano. d'annunzio, 3-28 : la massa delli uomini si precipitò
di questa neve istessa. pirandello, 3-28 : glielo farà vedere che non è più
s. gregorio magno volgar., 3-28 : se il ricco fosse dilungi dagli occhi
indefinito. dante, inf., 3-28 : diverse lingue, orribili favelle, /
vento foriero di pioggia. simintendi, 3-28 : larghi ventipiovoli caggiono delle risolute nebbie
sfumature verdi. fr. colonna, 3-28 : omni obiecto representantissi [la pietra]
specchio dell'anima. marsilio ficino, 3-28 : 1 corpi sono ombre et vestigi
non fossero cosa di dio. montale, 3-28 : da ragazza era stata sempre prigioniera
un evento. g. bassani, 3-28 : deve aver notato la faccia nera di
). r. campo, 3-28 : « che state raccontando? chiede la
aggancio o di collegamento. ottieri, 3-28 : siamo passati per i forni; abbiamo
. region. ciambella. pellico, 3-28 : a quella finestra s'appoggiava sì spesso