un convento di monache. guittone, 3-27 : abadesse e donne religiose...
di mille curiosità scoppiettanti. pea, 3-27 : la strada maestra e la via ferrata
le providenze per loro. cicognani, 3-27 : si ritrovava tutt'e due le eredità
cioè i morti indimenticabili? gentile, 3-27 : la necessità di un'interpretazione sempre
e con essere laudato. compagni, 3-27 : savio e virile cavaliere, e adomo
i mulini vanno ahegramente. stuparich, 3-27 : il suo carretto procedeva ahegramente,
sanza stelle. idem, inf., 3-27 : diverse lingue, orribili favelle,
affezionato, sollecito. guittone, 3-27 : e'vi vuole bellore, valore,
, ammassato. palladio volgar.. 3-27 : quelle [pere] che son dure
abitar la mia contrada. verga, 3-27 : raccontavano che andava tutto il giorno in
di darsi per vinto. verga, 3-27 : quando è morto mio marito. rocco
. c. e. gadda, 3-27 : il pensiero dominante, a ogni trillo
lo insegnamento dell'arte. compagni, 3-27 : e un dì appensatamente richiesono loro
misterioso possono piacere rante. calvino, 3-27 : sì, sì, abbiamo capito,
sapore). palladio volgar., 3-27 : ogne anno [(a pianta del
pallore sereno e fermo. sbarbaro, 3-27 : una cosa soltanto mi conforta /
acre. palladio volgar., 3-27 : acciocché semi e schiatte nobili non
si tenesse al badile. idem, 3-27 (ii-399): su queste berte adiratosi
e anche benefiziato oltramonti. bandello, 3-27 (ii-398): diede buone parole per
presso a ducati millecinquecento. bandello, 3-27 (ii-398): capitano, io non
alle finestre di strane dimore. palazzeschi, 3-27 : dopo l'ultima bomba, eseguito
allo specchio per prenderla. tassoni, 3-27 : la fama non
sa quand'io ritornerò. verga, 3-27 : e peppi naso, il beccaio,
continuo, con testardaggine. cippi, 3-27 : ebbe una chiesa [un cappellano]
appena appena. lippi, 3-27 : l'armata avea tra gli altri un
sbirri e sorci di polizia. palazzeschi, 3-27 : compariva il caffettiere con dei grandi
di varia foggia. iacopone, 3-27 : la camiscia espògliate e veste esto
prelati in casa sua. lippi, 3-27 : l'armata avea tra gli altri un
altri regni della persia. algarotti, 3-27 : cotesto tè viene a petroburgo per terra
alla legge morale. guittone, 3-27 : castissimamente amare il re de'regi
il piazzale della parrocchia. verga, 3-27 : « dove è la nunziata che non
, o pesco. pasolini, 3-27 : la bocca larga, con la fila
valore di congiunzione). compagni, 3-27 : i figliuoli di messer mosca, che
ima casa ed un poderetto. verga, 3-27 : le mie figliuole faranno come ho
medessemo serà asai perduo. iacopone, 3-27 : « la camiscia espògliate e veste
a. f. doni, 3-27 : mi ritirai con questo cocomero nel
, stupita cominciò a sospettare. pallavicino, 3-27 : quando... dovea scoccare
cominciai. a. f. doni, 3-27 : la notte di s. giovanni,
due fiate in generai conflitto. bruno, 3-27 : que'rustici, che rapportano gli
italiana). imbriani, 3-27 : molti peccarono: ma quel consortone
coperchio. palladio volgar., 3-27 : quelle [pere] che son dure
per chi vive con te. verga, 3-27 : « dove è la nunziata che
donde poi 'crocchioni'. c. dati, 3-27 : salì passo passo a carmignano,
beatitudine, le davano stizza. verga, 3-27 : quel cuor contento della cugina anna
amore palese, affettuosamente. bandello, 3-27 (ii-401): fattasi ad una finestra
rivendicazione di diritti economici. cicognani, 3-27 : poi, venutogli il tifo, s'
per tempo ier mattina. bandello, 3-27 (ii-400): madre mia,
e non forza i pensieri. ariosto, 3-27 : sarà degno a cui cesare otone
. -figur. simintendi, 3-27 : e'crudeli venti muovono le battaglie
pensarci prima). forteguerri, 3-27 : o male spesi / pianti e sospiri
stanno nell'acque incatenati. gabrielli, 3-27 : i prigioni a disferrare intenti,
cagione data autorità a altri. bruno, 3-27 : dopo aver rese le grazie a
con enfasi, esageratamente. imbriani, 3-27 : non solo i sinistranti ieri inneggiavano
fiori, odorava dolcemente. govoni, 3-27 : ardere a festa vedo le colline /
fosse degnata di accorgersene. palazzeschi, 3-27 : il galante donatore, seguito dall'omino
elogio dei tuoi articoli? luzi, 3-27 : e mentre mi s'accosta ha
dure. g. del papa, 3-27 : ancora si fa manifesta la cagione perché
ad ella. dante, inf., 3-27 : parole di dolore, accenti d'ira
nel ciel empirò. fra giordano, 3-27 : quello di sopra, è il cielo
, l'orgoglio). ariosto, 3-27 : costui sarà che per giusta cagione /
, 1-21: dolore simintendi, 3-27 : lo mare nella notte cominciò a cre
in una numerosa compagnia. faldella, 3-27 : si fece tosto distinguere come un genio
vi sole. livio volgar., 3-27 : i sardi, corsi, istri e
deporre l'armatura. iacopone, 3-27 : la camiscia espògliate e veste esto
corrotta dall'estetica! e. cecchi, 3-27 : basta una citazione di questo genere
ambra andavano gli etruschi. cardarelli, 3-27 : gli etruschi appartengono all'italia.
da euro maggior briga. simintendi, 3-27 : lo mare nella notte cominciò a crescere
artista. g. raimondi, 3-27 : una spontaneità d'immagini; una
lungo e faticoso la perfezione. landolfi, 3-27 : conveniva a ogni patto andare avanti
'l fatto non sia fatto? forteguerri, 3-27 : ma il fatto è fatto,
calamitoso, funesto. simintendi, 3-27 : lo mare nella notte cominciò a
mediante un congegno mirabile. lambruschini, 3-27 : la stufa sia di terra cotta
, un paese). govoni, 3-27 : ardere a festa vedo le colline /
. dimin. fiammellina. cicognani, 3-27 : già pareva morto e ancora la fiammellina
disfatte / parentele, amicizie. lippi, 3-27 : l'armata avea tra gli altri
fuggitiva cosa. dante, par., 3-27 : sopra 'l vero ancor lo piè
). dante, inf., 3-27 : diverse lingue, orribili favelle, /
fiumara. -figur. giacomini, 3-27 : la parte divina soggiace a la terrena
infuriare, spumeggiare). simintendi, 3-27 : lo mare nella notte cominciò a
partite di tutta mia forza. compagni, 3-27 : dissesi che scampato era nelle forze
azzurro. a. f. doni, 3-27 : un san giovanni fatto di stucchi
a'freschi odorosetti agrumi. algarotti, 3-27 : cotesto tè viene a petroburgo per
, malizioso. bar etti, 3-27 : credi tu che in quella loro villereccia
in alto / esser galante. palazzeschi, 3-27 : il galante donatore, seguito dall'
tutte le ribalderie imaginabili. baretti, 3-27 : e'mi par di vederle le ghiot-
soccomberai del sotterraneo foco. verga, 3-27 : l'ho vista che andava sulla sciara
né dormiti né giuocati. lippi, 3-27 : ebbe una chiesa e quivi a bisca
la grafia del codice. cagna, 3-27 : avendo il professor palloni scoperto nell'
per lavori di oreficeria. cellini, 3-27 : piglisi l'oro o l'argento che
verde e grande. palladio volgar., 3-27 : nel terreno lieto diventeranno gli arbori
: darsi bel tempo. bandello, 3-27 (ii-401): egli v'è de
dell'empio il gioir. verga, 3-27 : ai guai ci si fa il callo
complimento o un epigramma. palazzeschi, 3-27 : il nonno offriva il gelato all'intera
e inliquidare. palladio volgar., 3-27 : quelle [pere] che son dure
, non si mutano. razzi, 3-27 : credono alcuni, e fra questi è
messa in catene. g. raimondi, 3-27 : ci si rammenterà per un pezzo
belle pazzie del mondo. bareni, 3-27 : venne a raggiungerle prima che tu immattisca
istituzione). g. ferrari, 3-27 : qualunque sia la loro origine, essi
ant. incadaverito. giacomini, 3-27 : si sono gettati a le ghiande e
. pietro ispano volgar., 3-27 : ciascuno occhio àe vm lacerti che
e le spelonche. b. pino, 3-27 : in piazza giudea sta una vecchia
che non dà tregua. bisaccioni, 3-27 : in sei giorni di lavoro di zappa
fine. ariosto, cinque canti, 3-27 : veduto il viso ed il parlare
, ecc.). compagni, 3-27 : ricominciato l'odio, in uno consiglio
sm. innervazione. morante, 3-27 : continuo nell'interno di me sul punto
genitali). s. antonino, 3-27 : la terza cosa della quale si può
pacificare insieme i signori. compagni, 3-27 : perché lui li tenea in prigione,
più intelligente e più ingegnoso. piovene, 3-27 : mia madre non disse più che
, a difender s'oppone. dominici, 3-27 : [dio] comandò alli venti
dimandar soldo al governatore. bruno, 3-27 : son come quelli interpreti che traducono
col resto dell'esercito. nomi, 3-27 : s'arrostisce [la castagna]
ci intraponga la sua autorità. porzio, 3-27 : di qui procedere le pratiche coi
. -lucido. pasolini, 3-27 : con gli occhi ancora invetriti per la
o a umiliazione. pavese, 3-27 : vecchio tiresia, devo credere a quel
inviolato per molti anni. dottori, 3-27 : d'olimpo inviolato resta / il vertice
. pietro ispano volgar., 3-27 : ciascuno occhio à vm lacerti che
volontariamente a rinnegar la fede. casoni, 3-27 : gl'infortuni di torquato furono perdite
, che protesta. compagni, 3-27 : messer guido avea due figliuoli, i
/ dividono le logge. vittorini, 3-27 : scorgiamo nero, l'ingresso spalancato della
- anche: persecutore. castelvetro, 3-27 : se io sono in luogo del cane
alcuna regola tecnica. simintendi, 3-27 : le quali cose essendo fatte senza
fra giordano, 3-27 : ove vengono elle [le folgori]
e immagine. g. raimondi, 3-27 : [la poesia di sbarbaro]
egual grado di alterezza. castelvetro, 3-27 : si trova ben la voce '
della compagnia della madonna d'orsanmichele, 3-27 : come e quando si debbia fare la
flauti delle capinere. de roberto, 3-27 : il pretore invidiava il cameriere che
far fare le dette restituzioni. poerio, 3-27 : o pellegrino, è lungi / la
l'ale macchiate di scuro. lupis, 3-27 : due guancie non altrimenti infocate da
l'istessa pece macchiato? imbriani, 3-27 : non mi dire che tutti siamo
questa lana mal comprata. nievo, 3-27 : gli parve messer chirichillo uomo atto
infermare. pietro ispano volgar., 3-27 : ciascuno occhio àe vm lacerti che
non frangenti ed agre. dessi, 3-27 : il vecchio cominciò a pestare le
copia di malancolici umori. casoni, 3-27 : il suo male, cagionato dall'
ed in certi paesi. frateili, 3-27 : era stata una giornata dispersa e
dalla persona inviata. latini, 3-27 : [quinto ligario] fu mandato,
aiuto, il consiglio. latini, 3-27 : giulio cesare avea mandato per lui [
, rimuovere. palladio volgar., 3-27 : se il pero le fa dure,
di cocomero in mano. vittorini, 3-27 : il marito di mia madre si rinfranca
rifiuti accumulati dalla mareggiata. montale, 3-27 : le statue, battute dalle mareggiate
una città de'filistei. compagni, 3-27 : il romore fu grande. il mali-
il siero del latte. bandello, 3-27 (ii-399): domenico lazarone,.
sopr'una materassa. b. corsini, 3-27 : alla caduta sua, che fu
. g. del papa, 3-27 : i corpicelli del fuoco, intrigandosi
dentro né fuor pace meco. tasso, 3-27 : i patti sian,..
di dizione. e. cecchi, 3-27 : insieme ad un giovane scrittore americano
amore. f. galiani, 3-27 : da queste più veraci narrazioni si
contra a l'altro. bisticci, 3-27 : aveva pochi libri ch'egli non istudiasse
necessità. ariosto, sat., 3-27 : meglio è s'appresso il duca mi
a proporzione del mescolo. paoletti, 3-27 : mi sia qui lecito il notare una
, era un ardentissimo aere. selva, 3-27 : già s'era avvicinato il mezo
perfidia e di minaccia. pavese, 3-27 : le cose stesse, regnavano allora.
minaccia vanii colle spade. pulci, 3-27 : allor rinaldo addosso gli correva /
ond'ogni buon s'acqueti. tasso, 3-27 : il mio cor, non più
ellera e d'uliva. bandello, 3-27 (ii-401): io, madre mia
scampata di stretta misura. montale, 3-27 : don pedro, preso da smanie
nel cuore. b. giambullari, 3-27 : quanto sarebbe all'uom più salutifero,
un pinocchio mondato. nomi, 3-27 : la castagna /... /
coperto di neve. ser giovanni, 3-27 : la donna,... sentendo
ne le tascucce? palladio volgar., 3-27 : quelle [pere] che son
terreno). palladio volgar., 3-27 : i peri viziosi di duro frutto
, crucciate, pessimiste. dellaporta, 3-27 : iohopiuoisognodi conforto che voi, ma
e resistente ai colpi. parabosco, 3-27 : i'vado or ora / a vestirmi
e sociologiche). bngnetti, 3-27 : disponeva in tal senso di un vero
signore e signori milanesi. verga, 3-27 : dove è la nunziata che non si
di tornar sia poscia esperto. simintendi, 3-27 : lo mare era navicato mezzo o
ed efficace). balbo, 3-27 : il neo-ghibellinismo è una illusione o
del neoghibellinismo risorgimentale. balbo, 3-27 : questo è sogno rinnovato dall'antico ghibellino
al neoghibellinismo risorgimentale. balbo, 3-27 : non è probabile né possibile che riesca
erbe col lavoratore. palladio volgar., 3-27 : il ramuscel del nesto dee avere
col sultano sollecita il ritorno. bersezio, 3-27 : egli portava ancora sempre le spalline
all'isola bella. g. raimondi, 3-27 : camillo sbarbaro stemperava i suoi freschi
che io avessi nulla? bisticci, 3-27 : aveva pochi libri ch'egli non istudiasse
a niuna morte obligate. loredano, 3-27 : facendo altrimenti sarei obligato alla severità
una pioggia a ciel sereno. savinio, 3-27 : empì la tazza in cui la
tale festività). grazzini, 3-27 : varchi, alla fé, tu hai
torni da balestra. palladio volgar., 3-27 : alcuni comunque l'hanno colte [
i mezzi teppistici usati. montale, 3-27 : don pe- dro, preso da
, e quindi suggellolla. bisticci, 3-27 : aveva libri in ogni facultà, in
di quel gran papa. porzio, 3-27 : egli..., posto all'
ombran i buoi le chiuse. dossi, 3-27 : ove il riale scendeva più lentamente
nelli alti monti. palladio volgar., 3-27 : innestasi [il pero] in
ospita 8. 000. montale, 3-27 : ospitarono a lungo uno scultore di pietrasanta
in battaglia dal fuoco. dominici, 3-27 : comandò [dio] alli venti ed
colpire, reso inoffensivo. buti, 3-27 : lo ferro acuto più punge che l'
d'oro dal palco. cassola, 3-27 : era abituata a fantasticare e a fare
il paliotto di marmo. batacchi, 3-27 : san tote mi guarì; voglio
-acer. paltoncióne. de pisis, 3-27 : si sollevò il bavero del paltoncione
essere rovinato. p. levi, 3-27 : con le ragazze è lo stesso,
). -panettùccio. dossi, 3-27 : sopra la pala carica di scroscianti fragranti
son chiamati in inghilterra. rosmini, 3-27 : la paria non può esservi dove
la superiorità su altri. bisticci, 3-27 : pochi gli parlavano che non rimanessimo
lunghe e frequenti passeggiate. baldini, 3-27 : i primi mesi se li passeggiò sotto
gli dispartisse. pietro ispano volgar., 3-27 : ciascuno occhio àe vili lacerti che
suo maestro gustave moreau. montale, 3-27 : ripartì per la boca, il sobborgo
la notte moriva di paura. tasso, 3-27 : fer- mossi, e lui di
di un'azione. brignetti, 3-27 : le fasi mute dell'apparato avrebbero
chiarore turbando il silenzio sacro? quaglino, 3-27 : orrean per li occhi vivide scintille
non si debbono pelare. lorenzi, 3-27 : al pelar chi del suo verde è
. dimin. pennutèllo. baretti, 3-27 : il piare degli spiritosi fringuelli, delle
foglia non perde. palladio volgar., 3-27 : i peri vogliono umore e spesso
taglio di quattro braccia. grandi, 3-27 : a qualsivoglia data sezione del cono tirare
di una carta geografica. ruscelli, 3-27 : molto bella è tenuta ed è veramente
e piacevolina a meraviglia. baretti, 3-27 : giambattista, perché non vai tu
in coro. -sostanti baretti, 3-27 : il piare degli spiritosi fringuelli, delle
convinzione. dante, par., 3-27 : « non ti maravigliar perch'io
giovane venne quivi. palladio volgar., 3-27 : se il pero le fa dure
intorno a lei nei saloni. verga, 3-27 : i bambini stettero a sentire e
uomini che si truovino. sanudo, 3-27 : in questo sestier vi è l'
di peli della barba. palazzeschi, 3-27 : sgranava gli occhi ai tonfi, roteando
come vivanda). bandello, 3-27 (ii-401): io, madre mia
introdotta presso la principessa. palazzeschi, 3-27 : il galante donatore, seguito dall'omino
che mai. g. bassani, 3-27 : mio padre... sedeva laggiù
che si hanno a pelare. bandello, 3-27 (ii-401): io voglio che
a tavola con compare santo. calandra, 3-27 : incominciai a spogliarmi per pormi a
'si porta'deputato a calinni? montale, 3-27 : don pedro, preso da smanie
divorare giesù cristo. i. neri, 3-27 : il tuo cavallo è ben pasciuto
nostra s'accosteranno. m. leopardi, 3-27 : non crediate neppure, ragazzi miei
sé stante. bisticci, 3-27 : non andò mai fuori d'italia in
voce). bisticci, 3-27 : aveva pochi libri ch'egli non istudiasse
parte il sole. palladio volgar., 3-27 : mettile [le pere] in
una premessa. brignetti, 3-27 : le fasi mute dell'apparato avrebbero
-definire con enfasi. montale, 3-27 : don pedro de lagorio...
nei monti nostri. palladio volgar., 3-27 : se il pero le fa dure
. ant. prodese. crescenzio, 3-27 : in quella [isoletta] s'ormeggiano
profondo delle membra. erbolario volgare, 3-27 : kesolve [il visco] le
feudale dei loro padroni. einaudi, 3-27 : la maestranza delle fabbriche di lana
di esprimersi). porzio, 3-27 : egli..., posto all'
di deni di produzione. einaudi, 3-27 : la maestranza delle fabbriche di lana
anche i più bravi ». jahier, 3-27 : battezzato negli otto giorni successivi,
la mia vera creatura alcionia. bucini, 3-27 : per chi, per chi,
pubblico). ghirardacci, 3-27 : che tutti gli offici di utilità e
dell'assunzione definitiva. jahier, 3-27 : riformato dal servizio militare, causa sudore
: letto. fr. colonna, 3-27 : faceva decumbendo supino... sublevato
distruggimento dell'umana compagnia. buti, 3-27 : accesono a me [il dolce
chi fallasse, dàgli punigione. buti, 3-27 : lo ferro acuto più punge che
buon punto a distrarlo. palazzeschi, 3-27 : compariva il caffettiere con dei grandi
, stimolo, sprone. buti, 3-27 : lo ferro acuto più punge che l'
dopo i primi tre. ghirardacci, 3-27 : quarto. che sua santità nel deputare
così sottili belli lavori? idem, 3-27 : questa sera farò correr qualch'uno /
necessariamente acquetata un pochino. verga, 3-27 : ci ha la rabbia del marito
all'oriente. g. bassani, 3-27 : nell'ambito della nostra comunità il
la neoguelfa e la radicale. montale, 3-27 : don pedro, preso da smanie
è di liberi costumi. verga, 3-27 : -don giammaria dovrebbe piuttosto far la
(il buio). tomizza, 3-27 : ora poteva guardare attorno il buio raggrumato
pose a stare. ser giovanni, 3-27 : la donna... prese buc-
ad un interminabile ramino. pratolini, 3-27 : 1 caparbi giocatori di biliardo e di
portare il povero soldato. garibaldi, 3-27 : la disputa proveniva dalla distribuzione del
, litiganti). compagni, 3-27 : i figliuoli di messer mosca,.
stesi ad asciugare. ser giovanni, 3-27 : prese bucciolo e nascoselo sotto un
le disfide de'venti. dottori, 3-27 : vede i baleni ardenti / sotto scorrer
una danza, in giro. montale, 3-27 : ospitarono a lungo uno scultore di
orologio riposto, lontanissimo. dessi, 3-27 : quella nenia monotona e i tonfi
da tal vista atterrita. poerio, 3-27 : religion profonda, / arcano senso
alle girelle. g. del papa, 3-27 : corpicelli ignei...,
nveston di retorici colori. marchetti, 3-27 : ben può dirsi senza rettorico ingrandimento
una nave; nocchiere. simintendi, 3-27 : lo rettore già grida...
belli rial d'aqua. dossi, 3-27 : ove il riale scendeva più lentamente
, la casa). corazzini, 3-27 : oh il profumo / novo ch'io
pallido nella bottiglia. de pisis, 3-27 : la spalla bianca, rotonda, il
forma e altre cose. arlia, 3-27 : fo grazia del resto al lettore,
non aveva più arresto? moretti, 3-27 : ecco: lassù comincia il movimento
tuo riflesso, ancorché splendesse! lupis, 3-27 : non si servì giamai di specchio
esperienza). c. campana, 3-27 : arrivò il numero de'cavalli e fanti
case rovinarono. g. de'bardi, 3-27 : gran copia d'acque scaturiva,
, burocratici. brignetti, 3-27 : disponeva in tal senso di un vero
emilio non si stupiva. pratolini, 3-27 : l'uscio della casa di via
dolori e generoso sangue riavuta. nievo, 3-27 : quando chirichillo, seguendo il principale
volta del cielo. buti, 3-27 : del suono è stato detto ch'era
animale fantastico. b. corsini, 3-27 : alla caduta sua [del dragone]
dalle ruine e precipizi inghiottiti. buonafede, 3-27 : può... aversi per
. acer. saccoccióne. volponi, 3-27 : facciate coperte, camicie, fazzoletti,
vita, tutte l'azioni. porzio, 3-27 : egli..., posto all'
armato di frecce. liburnio, 3-27 : duna e l'altra parvenu allora vestita
, ecc.). ghirardacci, 3-27 : che tutti gli offici di utilità e
.; cfr. p. levi, 3-27 : magari uno se li fa,
s. agostino volgar., 3-27 : ecco la gloria, per la quale
nella formazione di toponimi. crescenzio, 3-27 : a miglia sei verso tramontana trovate
. s. giovanni crisostomo volgar., 3-27 : el [gesù] ghe comise
dante, monti. fr. colonna, 3-27 : io allora,... verso
veramente scandita. g. raimondi, 3-27 : ci si rammenterà per un pezzo di
una giostra cavalleresca). liburnio, 3-27 : diposte le taglienti spade, le combattitrici
). g. del papa, 3-27 : all'arrivo degli esterni ignicoli scompaginandosi
era parecchio scassata. g. raimondi, 3-27 : carriaggi scassati o traballanti in retrovia
lettere che io conservo. capuana, 3-27 : quello le strappava di mano i
strascicata, poco chiara. toscanella, 3-27 : quelle principali città d'italia che nonf
del vino? g. bassani, 3-27 : a kippùr... gli stessi
sgretolarsi. g. del papa, 3-27 : all'arrivo degli esterni ignicoli scompaginandosi
esconfiggere gli uomini. seneca volgar., 3-27 : questo medesimo avviene delle cose che
: in modo sguaiato. pasolini, 3-27 : cominciò pure a cantare, sconnocchiatocome camminava
corrente elettrica). dottori, 3-27 : così d'olimpo inviolato resta / il
di sapere. fr. colonna, 3-27 : dal curioso scrutario stimulo...
il primo scultore italiano. montale, 3-27 : ospitarono a lungo uno scultore di pietrasanta
per tre quarti d'ora. arpino, 3-27 : pagherò era il segretariodi sezione, un
riposata degli orci. c. levi, 3-27 : la sera, a cosenza,
figurata l'immagine del sepulto. leopardi, 3-27 : veggiam che tanto e tale /
di glorie eccelse e rare. dottori, 3-27 : più gloriosa sorte / il ciel
dilettavan gli occhi loro. dominici, 3-27 : non fu tale intemperanza dello aere che
con mille salamelecchi vistosi. stuparich, 3-27 : nella camera vicina qualcunointanto aveva rovesciato un
occhi). ditore. verga, 3-27 : « bel pezzo, la mangiacarrubbe »
fece boccone sul fangoso terreno. pasolini, 3-27 : non c'era nessuno. solo
giù sonetti ed ottave. pea, 3-27 : preferiva sfuriate di lavoro al lavoro
parafanghi ripitturati di nero. pasolini, 3-27 : il vecchio cane nero sfiatato..
a disposizione l'automobile. piovene, 3-27 : mia madre non disse più che ero
international communication. p. levi, 3-27 : identici il paralume, il copriletto,
e del socialismo esagerato, lèrésah, 3-27 : verso le nuvole di croco, /
di spadroneggiare e ammonire. montale, 3-27 : don pedro, preso da smanie
lui a pagare. gregorio dati, 3-27 : io promisi di mettere fiorin mille,
sandalo. fr. colonna, 3-27 : echo ch'io vedo uno vastissimo et
tratto cambio ancora solfa. arbasino, 3-27 : non mi pareva affatto una edizione aggiornata
un'imbarcazione. lud. guicciardini, 3-27 : si tengono [i marinai] tanto
cesari [imitazione di cristo], 3-27 rifl:. persona sommersa dà di piglio
muraglia allor né parapetto. pea, 3-27 : questi ragazzoni vivevano alla spartana,
ortaggio, mondandolo. nomi, 3-27 : or si pon sola [la castagna
e l'altro desideri. forteguerri, 3-27 : male spesi / pianti e sospiri.
della spessezza di tali azioni. buonafede, 3-27 : la grecia... non
impers. marco polo volgar., 3-27 : quivi si sposa tutte le spezierie che
non valorizzare una qualità. piovene, 3-27 : sarebbe stato un tradimento alle mie doti
sferza e sprone. ciro di pers, 3-27 : del mio puro affetto / erano
, e puoi diventare stabile. jahier, 3-27 : riformato dal servizio militare, causa
o per una corporazione. sanudo, 3-27 : alla fin del ponte di rialto è
5. temprato fisicamente. cicognani, 3-27 : finché il tifo non l'aveva sorpreso
-con uso appositivo. cagna, 3-27 : la rettorica aulica... tramontava
sono stati tagliati. ricettario fiorentino, 3-27 : a guisa di nocciolo escono del terreno
ant. il pungolare. buti, 3-27 : lo ferro acuto più punge che l'
strapperà a l'èrebo. montale, 3-27 : sua grande occupazione era di seguire i
li vizi stracciano la mente. cennini, 3-27 : se ti muovi a ritrarre oggi
in un groviglio di straducole. luzi, 3-27 : stradu- cole più basse dell'argine
di quella. dante, inf, 3-27 : voci alte e fioche, e suon
a. c. guglielminetti, 3-27 : la mia lunga forma, più magra
dalle tue dolci catene. mamiani, 3-27 : quante volte verrà a taglio di
sistemi ideologici, ecc. arbasino, 3-27 : mi è venuto certo da chiedermi se
il vin canta nel tino. stuparich, 3-27 : nel paese si vendemmiava: carri
apprendersi da ciascuno perfettamente. grandi, 3-27 : a qualsivoglia data sezione del cono tirare
cassano, che è morto. pavese, 3-27 : ho sempre visto le sventure toccare
di qualcuno; dileguarsi. bernari, 3-27 : ho fatto uno spiacevole incontro questa sera
specializzato addetto alla tracciatura. ottieri, 3-27 : « lei dov'era prima? »
s. giovanni crisostomo volgar., 3-27 : e1 saxeva ben lo nostro segnor che
, a molti accadrà così. piovene, 3-27 : mia madre non disse più che
nuda ninfa. g. raimondi, 3-27 : le sue [di rèbora] illuminazioni
-liberare dalla prigione. compagni, 3-27 : 1 figliuoli di messe mosca,
di titoli. u. caprara, 3-27 : ben è vero - si è aggiunto
'l mormorar de'pioppi. stuparich, 3-27 : il viaggio era lungo, ma la
tolsilglili di mano. palladio volgar., 3-27 : alcuni fanno bollire l'acqua salsa
guisa delle tuniche di cipolla. paoletti, 3-27 : gran quantità di crusca..
turco-, moltissimarco polo volgar., 3-27 : in turcomanie è tre generazione di
e poi sparirono. a. adimari, 3-27 : due fiumi in un letto urtansi
un luogo). fra giordano, 3-27 : i luoghi alti sono più ventosi.
lasciano così notare nel vino. nomi, 3-27 : per usare a un bisogno lautezza
conosciuti per buoni occhiali. bernari, 3-27 : « ti rovinerai gli occhi » gli
, luccicante. buonarroti il giovane, 3-27 : la lucida ruota di chiari raggi
-giace il vesco. erbolario volgare, 3-27 : lo visco nasse nello arbore delle glandule
lo colse nella faccia. pratolini, 3-27 : qualche finestra su via de'pepi si
lunga corda. palladio volgar., 3-27 : trenta piedi di spazio vuole tra
un lunghissimo naso massiccio. montale, 3-27 : da quel tempo, la villa color
che non si può abitare. ruscelli, 3-27 : 1 matematici e ancora i poeti
un conservatore). arbasino, 3-27 : non me ne accorgevo...
alla capacità conoscitiva. brignetti, 3-27 : articolazione basica delle scelte, evidenziamento,
opera artistica o letteraria. eco, 3-27 : un interprete in quanto fruitore (colui
. accr. consortone. imbriani, 3-27 : molti peccarono: ma quel consortone di
. r. campo, 3-27 : ci siamo messi a litigare. alle
di tavanare a mio bellagio. idem, 3-27 : avrai sentito parlaredelterribile disastro della.