bambini di pochi mesi. pea, 3-265 : ora c'eran già i bovi aggiogati
. -figur. palazzeschi, 3-265 : e non di rado il ciglio barava
alte chiesa di roma. bisticci, 3-265 : sempre istette fermo, se non
vincente, colui l'avrebbe. bisticci, 3-265 : sempre istette fermo, se non
dipinti vengono a realmente rilucere. idem, 3-265 : non so quale altro quadro di
/ cumuli di vapore. montale, 3-265 : eravamo a trieste, nella pescheria della
. a. f. doni, 3-265 : per potere in parte pagare tanto
. a. f. doni, 3-265 : gillia agrigentino fu uno di quelli spiriti
, per non dire conciperle. bruno, 3-265 : la materia dell'arte è una
: il creato. fra giordano, 3-265 : i demoni, che peccaro, non
: in gruppi distinti. brancati, 3-265 : si abituò a dormire fra le cimici
di gran malinconia serei fuori. bisticci, 3-265 : non voleva che a figliuoli fussi
delle belle donne. g. bassani, 3-265 : frattanto dietro le sue spalle era
figura, né forma. bruno, 3-265 : e sì come il legno da sé
fuggì li porti doni. bisticci, 3-265 : ognuno cercava di... fuggire
l'innocente giovane. seneca volgar., 3-265 : la natura, siccome madre e
abbia un poco di alacrità. bisticci, 3-265 : avendo a fare ufficiali di vendite
per imbottir romanzi e poemi. bozzati, 3-265 : è vero che le icneumoni ci
troppo incoraggianti. g. bassani, 3-265 : malnate... mi guardava con
ingegno infecondo e freddo. gentile, 3-265 : quando si parla di pensiero infecondo,
. membrana. a. cocchi, 3-265 : [una] vasculare fibrosa cellulosa
e impallidivano le stelle. dessi, 3-265 : la notte chiara, lattea (
in modo chiaramente espressivo. palazzeschi, 3-265 : nascondevano un sorriso sotto il ventaglio
granchi, gamberi. montale, 3-265 : in una di quelle bagnarole di zinco
. astice, lupicante. montale, 3-265 : in una di quelle bagnarole di zinco
sopra un verde marcio. montale, 3-265 : la sua corazza [dell'astice]
consiglio è miglior. mazzini, 3-265 : quando un fatto è, non giova
matto incantato. r. gualterotti, 3-265 : tu vuoi tanto fanciullo andar facendo
cose di siena. r. gualterotti, 3-265 : violetta in sul levar del sole
, neutro di sesso. lucini, 3-265 : non pianger l'angiole canore e
o convenienza. fanfani, 3-265 : il ficcare per le scritture tante vociac-
chitarra e l'organino. dessi, 3-265 : quando le voci tacevano, si udiva
lode a dio. lucini, 3-265 : i cori osannanti dei cherubini alati e
; che ne deriva. zena, 3-265 : voci gravi cfinvito ospitaliero * / morbide
e delle mezze ostati. idem, 3-265 : ogni sabato si fa un mercato
che buon per loro. bisaccioni, 3-265 : questi [wallenstein] si piccava
quann'om pensa gaudire. sanudo, 3-265 : quando alcun è mensvenuto e cargo
con riflessi verdi. montale, 3-265 : in una di quelle bagnarole di zinco
o del) pevere. sanudo, 3-265 : tra loro noteno quelli poveri al pevere
mi piacevano in lui. cantù, 3-265 : e da piazzino il beffare per difetti
aveva pinzata un gamberello. montale, 3-265 : se qualcuno levava un dito per
: l'oceano atlantico. ghirardacci, 3-265 : questo cattolico re e questa religiosissima
alla totalità dello spirito. gentile, 3-265 : tutto lo spirito è pratico: e
gloria già fuori d'italia. bernari, 3-265 : il suo aspetto esteriore faceva pensare
religiosa puntualità. f. galiani, 3-265 : le rappresentazioni della moneta altro non
di essere realizzato. f. galiani, 3-265 : rappresentazioni della moneta altro non sono
odor l'aere riempie. dessi, 3-265 : l'odore della legna bruciata misto a
bene e compiutamente. cantù, 3-265 : è da piazzino il beffare per difetti
di vecchio. cantù, 3-265 : ognuno ha qualche difetto: altri se
ultima ruina della loro città. ghirardacci, 3-265 : fu [lorenzo de'medici]
in giro pesantemente. cantù, 3-265 : è da piazzino il beffare per difetti
v'amassi da scherzo. baldelli, 3-265 : apollonio, avendo in tal guisa a
abbondante formazione di scaglie. bernari, 3-265 : quattropani abbassò lo sguardo sulle unghie
vista delle condizionidi sua famiglia. bernari, 3-265 : guardando euripide quattropani si immaginava una
luoghi. marco polo volgar., 3-265 : la mattina vegnente il barone fece
si snodava a passo lento. brancati, 3-265 : si abituò a dormire fra le
di altri. ser giovanni, 3-265 : ordinarono che que'magiori sanatori ch'
un battente del portone. tronconi, 3-265 : la portinaia di gilberto...
ricchezza e sostanza. ser giovanni, 3-265 : i... fiesolani s'aren-
di sdegno; infuriato. lupis, 3-265 : lo battevano le stole de'sacerdoti e
-braccio scheletrico. cicognani, 3-265 : dalle maniche corte venivan fuori due
quadrati. seneca volgar., 3-265 : neun uomo lavorava terra e non avea-
in piemonte. g. ferrari, 3-265 : ci duole che gli uomini competenti,
e le vigne. seneca volgar., 3-265 : con tutto ch'ella..
ant. tabella. sanudo, 3-265 : avevano certo cargo di tenir una tolela
ultima sera. ciro di pers, 3-265 : di questa vita misera l'entrata /
, lunghi, lenti. dessi, 3-265 : quando le voci tacevano, si udiva
cespuglio, aiuola di viole. bernari, 3-265 : 1 suoi occhi violetti, sotto l'
d'omaggio alla signora. bernari, 3-265 : quattropani abbassò lo sguardo sulle unghie che