daga. c. e. gadda, 3-146 : nel corridoio semibuio c'era un
un bubbone. e. cecchi, 3-146 : sotto alla pelle incartapecorita, il corpo
e venduta. e. cecchi, 3-146 : ai muri e sugli scaffali son quelle
bianche, trasparenti. palazzeschi, 3-146 : ricordo di aver visto una sera una
esce allo in su. bruno, 3-146 : eraclito, democrito, epicuro, si
può chiamare opera del maestro. buommaitei, 3-146 : e-da questo si può ben cavare
a mille a mille. pasolini, 3-146 : correva verso casa e non sapeva manco
ciccia posteriore di quel bambino. palazzeschi, 3-146 : i sorrisi discreti, mozzati a
orbita di corpi celesti. bruno, 3-146 : eraclito, democrito, epicuro, si
sole] contempra e muove. bruno, 3-146 : mondi innumerabili simili a questo.
. -figur. bruno, 3-146 : eraclito, democrito, epicuro, si
nel bue de'ciceroni salvatichi. bruno, 3-146 : perché il mandar loro i numeri
e non di dentro. cicognani, 3-146 : al primo piano le camere.
. a. f. doni, 3-146 : io dubito che i dotti quando sentiranno
fruscio della gonna damascata. landolfi, 3-146 : conservo ancora quell'arma..
in un del volgo. bar etti, 3-146 : e voi sapete, signor conte
acuti -gli avevano dato. calvino, 3-146 : s'accese una gran zuffa.
, prima di divulgarli. bocchelli, 3-146 : e poi la morte della madre giovane
cominciata a cantarsi dagli istrioni. bisticci, 3-146 : recitò in pubblico più orazioni,
e oppresso da molte infermità. marino, 3-146 : ne'
. a. f. doni, 3-146 : quante centinaia d'anni si dura
la sua fame disperata. cicognani, 3-146 : di fronte a quella letargica invalidità
e il randello accanto. brancoli, 3-146 : e così continuò la moglie,
ciascheduna stellina s'inghirlanda. baldini, 3-146 : le cupole in arrivo si dimostrano agli
lo legno dispettevole. seneca volgar., 3-146 : ma forse ch'ella [la
amaritudine. a. f. doni, 3-146 : egli [il mondo] ci mostra
gran miraeoi di natura. bisticci, 3-146 : recitò in pubblico più orazioni,
enne sola tu la scrivi. ricci, 3-146 : l''enne ', che vien
delle umane virtù. g. raimondi, 3-146 : ogni espressione di fatti e di
che ne sono stati fabbricatori. baretti, 3-146 : i fabbricatori di que'templi debbono
usurpatori di sion minaccia. lalli, 3-146 : quando ecco verso noi venir si sceme
quasi come una fantasma. lalli, 3-146 : quando ecco verso noi venir si
contrario di quello che era. giusti, 3-146 : tutti quei discorsi m'avevano impiccinito
secondo le proprie misure. brancoli, 3-146 : « in fondo », disse la
, a te sia fatica. baldini, 3-146 : a così varia altezza e di
/ il fiato. g. raimondi, 3-146 : ogni espressione di fatti e di
, dalla tua gran fionda. faldella, 3-146 : straf- fognin, dando una spallata
abitatori fissi e domiciliati. giusti, 3-146 : a questo punto...
/ su dall'interminabile pianura. valeri, 3-146 : mare, mi basta il tuo
usato per antifrasi). giusti, 3-146 : [deploravo] che un ingegno di
il piede la scarpa montanara. cicognani, 3-146 : i letti: i fusti soltanto
o fosse. seneca volgar., 3-146 : conciosiacosaché 'ngegno e animo forte e
e vaneggio. c. dati, 3-146 : nuotava di spasseggio in un cassone
estens.: viticcio. tozzi, 3-146 : staccava con le dita affaticate i grovi-
lesta sbucar di piccoli cantori. baldini, 3-146 : ecco che due volubili cupoline si
sarebbe bene per non macchiarlo. cicognani, 3-146 : i letti: i fusti soltanto
mossa, sogliono dire 'onde'. bruno, 3-146 : a far questo gli bisognarebbe virtù
valore pleonastico). fra giordano, 3-146 : l'uomo santo cresce a modo del
-sostant. montale, 3-146 : bisognava avere pazienza a farsi le
sopracciglie e i baffi. montale, 3-146 : fu il caso che li fece incontrare
la più giusta creatura. pratolini, 3-146 : ricordo gli schiaffi infertimi per un nonnulla
-effìmero. de pisis, 3-146 : spinse indietro le spalle come volesse
s'accerchiano, s'ingroppano. nievo, 3-146 : ci ho la mia gente tutta
, stolido. de pisis, 3-146 : una forestiera... s'era
, smaltiti, policromi. montale, 3-146 : li aveva attratti un'insegna luminosa
politica de'nostri all'interno. montale, 3-146 : c'era un giardinetto con lampioncini
insin quel tempo intertenuti. anguillara, 3-146 : intertenea la dea col suo bel dire
è il tuo processo. verga, 3-146 : se don michele ci aveva degli
son maturati dal tempo. palazzeschi, 3-146 : ricordo di aver visto ima sera una
, rileggiamo queste altre parole. cassola, 3-146 : l'ha visto ii ponte di
- anche al figur. fratelli, 3-146 : era un mondo... che
consuetudini e dalle opinioni. gioberti, 3-146 : l'estro inventivo, venuto in signoria
del maltolto alla chiesa. calvino, 3-146 : -molla il sacco, brigante!
piedi. oh meraviglia! levi, 3-146 : cercammo [ad alcamo] invano una
fa in acqua el mergo. boiardo, 3-146 : tanto son fatto allo ascoltare intento
bevere sanza invitare. fra giordano, 3-146 : cresce il bene de'santi a
di uno strumento musicale. montale, 3-146 : un'orchestra di jazz composta di falsi
grande cortesia alla premura. pratolini, 3-146 : il fattore aveva troncato la relazione
conto inviato dal commissionario. grandi, 3-146 : l'invenzione di questa misura generale
ferita da tanti sguardi. cassola, 3-146 : mi pareva di far la figura
. l'autobus ripartì. calvino, 3-146 : -molla il sacco, brigante! -e
lascia pregare, scongiurare. pratolini, 3-146 : si toglieva la cinghia dei calzoni e
. raro. mutualità. einaudi, 3-146 : hanno... ragione di elevarsi
ché dice che salga. tolomei, 3-146 : aggiungesi a questo ancora il trovarla [
trionfo delle future ubertà. montale, 3-146 : fu il caso che li fece incontrare
danza tipica di norcia. ricci, 3-146 : l " enne ', che vien
e compugnimento avere. fra giordano, 3-146 : l'uomo santo cresce a modo
di carattere religioso. bisticci, 3-146 : sendo in corte...,
un gesto severo e sobrio. montale, 3-146 : c'era un giardinetto con
successivi. g. ferrari, 3-146 : no, l'ordalia era un'impostura
valute). f. galiani, 3-146 : nel nostro regno i prìncipi beneventani,
organi genitali umani. cicognani, 3-146 : i letti: i fusti soltanto,
posti, sedile. de pisis, 3-146 : una forestiera... s ^
molto ingenuo o bonaccione. volponi, 3-146 : il giovanotto viene a sverginarsi?
guanciali con federe ricamate. cicognani, 3-146 : a rifargli il letto non ci s'
e le palle. g. bassani, 3-146 : cominciai ad essere ricevuto si può
di mormorazioni. 5. antonino, 3-146 : debbe ancora [il sacerdote]
incomodo o fastidio. fra cherubino, 3-146 : meglio è che tu pati un po'
da me meritati. fra cherubino, 3-146 : meglio è che tu pati un
soldi kabella. marco polo volgar., 3-146 : la pelle del gerbellino, tanta
ma pensatamente con diligenza. buonafede, 3-146 : furon già nella chiesa alcuni eretici
... operazione. rosmini, 3-146 : la maniera di cogliere approssimativamente il
buco o pertugio. p. levi, 3-146 : lì su c'era stato qualcuno
strangolare. a. f. doni, 3-146 : a casa mia, noi le
abbastanza bravo, valente. mazzini, 3-146 : vi siete fatti prìncipi [voi preti
piatto piano o fondo. nieri, 3-146 : 'pianetto': piatto. stoviglia su cui
-a). piagnucolone. nieri, 3-146 : 'piangióne': piagnone, piagnucolone, la
degli arredi da tavola. cantù, 3-146 : wedgvood colle sue piatterie fabbrica di
la macerazione. nieri, 3-146 : 'picchia': specie di sciabola di legno
il rimbalzo maggiore). nieri, 3-146 : fare o giocare a picchiamuro o a
cavallo, o altra cosa. nieri, 3-146 : 'picchiorare': screziare, variegare con
sfondo di tinta diversa. nieri, 3-146 : 'picchioro': puntolino. 2
v. picchia1). nieri, 3-146 : 'picchiòttoro': picchia, scotola.
con macchioline colorate. nieri, 3-146 : 'picchiottorare': picchiettare, brizzolare a
, screziato, brizzolato. nieri, 3-146 : 'picchiottorettato': tutto puntolini fitti fìtti
alla pista di pattinaggio. montale, 3-146 : c'era un giardinetto con lampioncini alla
e sconosciuta? g. raimondi, 3-146 : lei dovrebbe riesaminare i sentimenti con cui
un'imbarcazione. fr. colonna, 3-146 : né tanto [gradito] se offerisse
. livio volgar., 3-146 : fecero ricorso a quello, cioè che
proposizioni e di sentenze. lupis, 3-146 : l'aio, nel vedersi contradetto,
che ricopre le susine. d'annunzio, 3-146 : li occhi fievoli...
-rendere sereno. pavese, 3-146 : questo pianto che pulisce lo sguardo e
collera, stizza. de roberto, 3-146 : -cos'hai mai salvatore? -si domandavano
di deprimere il pontefice. bemari, 3-146 : a che gli avrebbe giovato queste
rinvigorisce e lo raddoppia. bertola, 3-146 : questa stessa armonia, dove la
-contratto in una smorfia. lalli, 3-146 : ecco verso noi venir si sceme /
'è un ranocchiaio '. cantù, 3-146 : v'era un'acqua che impaludava
resta (del viaggio)? pavese, 3-146 : pianse più tardi, pianse 11
di stelle ricamato. ciro di pers, 3-146 : nel cielo / spiega la notte
una difficoltà. livio volgar., 3-146 : fecero ricorso a quello, cioè che
bestiaccia rifiutare il padre. pratolini, 3-146 : mio padre mi rifiutò: sempre
a loro uso dipartono. baldelli, 3-146 : era il luogo un giardino di
petto si ponga davidde. tolomei, 3-146 : se a quelli [i classici]
recluso; internato. boiardo, 3-146 : cum lui [teseo morto] prodecia
); riecheggiare. tolomei, 3-146 : passando più innanzi, dico che sendo
l'ordine di ripiegare. calvino, 3-146 : a un tratto suonò il corno
del tuo benigno poema. tolomei, 3-146 : la qual dolcezza né la greca,
di un altro corpo. bruno, 3-146 : a far questo gli bisognarebbe virtù trat-
e sentési piagato duramente. pratolini, 3-146 : da quando ho avuto coscienza di
forma di supplizio). bembo, 3-146 : i proveditori, fattagli romper la gola
vasi. fr. colonna, 3-146 : né cusì optata et opportuna se offeriva
pentolino ve- triato nuovo. armenini, 3-146 : ci sono alcuni che pigliano un'
calzoni dagli sboffi enormi. montale, 3-146 : due robuste ser- votte di monghidoro
-demolito nella parte superiore. baldini, 3-146 : chi potesse vedere in questo momento
in confidenza. c. arrighi, 3-146 : « scusami mano », disse la
. tose. sciabordio. pea, 3-146 : un mare in tempesta, un mondo
fece una profezia. c. levi, 3-146 : un prete alto e tarchiato,
umano, nell'infanzia prima. bernari, 3-146 : il germoglio [andrea] già
alcuni frati. c. campana, 3-146 : quella terra è tenuta quivi un'altra
orizzonte il guardo esclude. pratolini, 3-146 : mio padre mi rifiutò sempre come figlio
esprimere un sentimento. tolomei, 3-146 : noi dirizziamo i pensieri a le cose
esattamente. p. levi, 3-146 : lì su c'era stato qualcuno,
istituzione politica, ecc. einaudi, 3-146 : se non si trattasse di sfrattare dal
sincopato. -sostant. montale, 3-146 : un'orchestra di jazz composta di falsi
, per la fatica. tansillo, 3-146 : chi correndo qua e là si stanca
disconcerto o di sconforto. vittorini, 3-146 : egli è lì che si tocca il
luogo isolato. lud. guicciardini, 3-146 : è un ricco et ampio spedale,
f f >rovisioni. piovene, 3-146 : una paura sorda, portata da quella
sollecito d'un ricordo. piovene, 3-146 : una paura sorda, portata da quella
ma l'ore e minuti. manfredi, 3-146 : il cava- lier newton prende a
un discorso). tolomei, 3-146 : la qual dolcezza né la greca né
troppo d'umore. p. cuppari, 3-146 : scac- -che ha le foglie
avanzando lentamente. c. dati, 3-146 : abbiamo l'esempio del bicci speziale,
speciale pensiere sopra de zio. landò, 3-146 : hanno special cura degli infermi,
e de'triangoli scaleni. grandi, 3-146 : l'invenzione di questa misura
molto suggestiva. ciro di pers, 3-146 : fan spettacolo a lei le nubi e
la notte. ciro di pers, 3-146 : nel cielo / spiega la notte il
della letizia spirituale. fra giordano, 3-146 : l'uomo santo cresce a modo del
la spugna non giunge. pratolini, 3-146 : sulle famiglie dei miei genitori è passata
diroccato, in rovina. bettola, 3-146 : fra i lieti borghi e villaggi che
in un luogo. baldini, 3-146 : ogni tanto un'ombra immensa e fugace
le abbagliava la vista. montale, 3-146 : un'orchestra di jazz composta di falsi
camminava a piccoli salti. dessi, 3-146 : se fossi rimasto storpio per la vita
za dagli strappi. cicognani, 3-146 : 1 sacconi col guscio sudicio e
. acer. strufacchióna. montale, 3-146 : fu il caso che li fece incontrare
ciel che fuor li tira. cennini, 3-146 : va'lavorando sopra l'oro di
sessuale. volponi, 3-146 : non mi sono messa dentro casa una
demetra legislatrice. fr. colonna, 3-146 : la delitiosa nympha da amare quamparacceptissima offerivase
ormeggio. fr. colonna, 3-146 : ognora et continuamente più formosa,
usata molto dagli antichi. nari, 3-146 : andrea ci abbandonò nel momento più critico
(una lingua). tolomei, 3-146 : aggiungesi a questo ancora il trovarla [
una forza di attrazione. bruno, 3-146 : a far questo gli bisognerebbe virtù trattiva
ch'è un piacere. montale, 3-146 : c'era un giardinetto con lampioncini alla
- anche sostant. patrizi, 3-146 : dal qual loro dominio chiunque prende impressione
alla veneziana nuovo fiammante. montale, 3-146 : c'era un giardinetto con lampioncini
: vocabulista vulgare e latino. castelvetro, 3-146 : possiamo ancora imaginarsi, che le
). g. manganelli, 3-146 : tutt'attorno, per le fattorie isolate
un colore). imbriani, 3-146 : lo stancampiano par che non sappia uscir
. letter. ripetitività. imbriani, 3-146 : medesima ripetutezza nel soggetto: una gran