accenditore pubblico dei fanali. palazzeschi, 3-137 : sulla spalletta dell'amo uno ad uno
il nostro famoso attor tragico. pea, 3-137 : ostentava una andatura sostenuta perché i
ravvolgevano di sensazioni confuse. alvaro, 3-137 : le stelle alte scintillano a intermittenza
fiume sopra il fondo. palazzeschi, 3-137 : la gente divenuta oscura piano piano,
sta il coperchio rovesciato. leopardi, 3-137 : toma toma fra noi, sorgi
tende al grigio. palazzeschi, 3-137 : si fondevano lungo le case gli ultimi
questa baia di coccino. algarotti, 3-137 : la baia di astrabad che altre volte
caporioni e bandiere del popolo. bruno, 3-137 : per quel ch'appartiene a voi
continuamente carica di belletta. algarotti, 3-137 : anche quel vastissimo recipiente d'acque
durante tutta la rappresentazione. cicognani, 3-137 : e sazie, non fastidisca
, avere necessità. fra giordano, 3-137 : e la donna nostra non bisognava
tutto al moderno costume. cardarelli,. 3-137 : in certi colli a cupola è
vi bisogna, vi prometto. pasolini, 3-137 : lo trascinarono sotto la tettoia che
comoda, senza affanni. verga, 3-137 : il meglio era fare come quelli che
torti dal canto tuo. bruno, 3-137 : quanto poi alla moltitudine, che
costantemente più che mai. bisticci, 3-137 : per levare via i capegli alle
crude. a. f. doni, 3-137 : io viddi aprire a questo mostro
chiasso quella sua solitudine. verga, 3-137 : volle andare a vedere anche lui,
castello buono e grande. bisticci, 3-137 : partitosi di quella città ne venne
, l'acqua viva. bisticci, 3-137 : erano in modo trascorsi in questa
a. f. doni, 3-137 : io fui adunque condotto una mattina
queste. a. f. bertini, 3-137 : e qui per chiudiménto di mia
chiara che l'offusca. ppazzeschi, 3-137 : sulla spalletta dell'amo uno ad uno
tre per veder se confrontano. algarotti, 3-137 : dalla banda dei persiani le osservazioni
piè forcuto: siavi immondo. montale, 3-137 : la cena era servita. federigo
che ne è stata consenziente. bruno, 3-137 : non possono capire quel che il
costringere. leggende di santi, 3-137 : allora rispose e disse santa margherita
denti. diodati [bibbia], 3-137 : si videro nell'aria correr cavalieri,
e sprezzante. g. bassani, 3-137 : quella ruga d'impegno e di
filos. carattere dialettico. gentile, 3-137 : la dialetticità della forma artistica
pensiero dal suo oggetto. cicognani, 3-137 : perfino i tratti di muro e di
via di essere dipanati. palazzeschi, 3-137 : il minuscolo cervello del cittadino cinquenne
e da ogni bugia. bruno, 3-137 : è grandissima differenza tra il non sapere
sposò una fila di guai. montale, 3-137 : fabrizio avrebbe potuto riaccompagnarlo in macchina
a. f. doni, 3-137 : io adunque non conoscendo lo stato
mensa e di letto. brancoli, 3-137 : il diverbio continuò anche la notte
ha mala via. fra giordano, 3-137 : questo ha fatto la ecclesa, perocché
per soggetto le cose latine. gioberti, 3-137 : la poesia adulta e perfetta,
dolce estenuazione dell'autunno. levi, 3-137 : maio non ero più qui, non
sfogo di esuberanze malate. piovene, 3-137 : la sua bellezza era una specie
danari! ». bruno, 3-137 : dove quel filosofo fu ignorante,
i fanali delle vie. palazzeschi, 3-137 : sulla spalletta dell'amo un ad un
della fede cattolica. c. dati, 3-137 : nel tempo delle quarantore conduceva i
poco il già fatto estima. tecchi, 3-137 : il capo-opera,...
. e sulle donne. piovene, 3-137 : i nostri paesaggi, così lavorati dall'
e molte apparenze. giuglaris, 3-137 : vi è poco vino e di molte
venire alla compagnia. c. dati, 3-137 : era... vago delle
moderato. simintendi, 3-137 : raffredda e suoi membri nella fresca
dove qualcuno deve morire. pecchi, 3-137 : un grido di ghiandaia sale rauco
9. pasta reale. montale, 3-137 : al suo posto... lo
e del colore del topazio. montale, 3-137 : fu preso sottobraccio e guidato al
gettarmivi dentro e annegarmi. cicognani, 3-137 : [i ragazzi della strada]
, e dal granone. calvino, 3-137 : imbeccava un cigno con chicchi di
(il terreno). cellini, 3-137 : al nostro proposito poco importa se
, progredire, sopravanzare. algarotti, 3-137 : il mare ha guadagnato tanto dal principio
gl'inquilini del casamento. pratolini, 3-137 : passammo quella notte... nell'
e aspra selva idea. boiardo, 3-137 : sorse da il mar venere idea,
con diritto occhio iddio. loredano, 3-137 : la malignità del diavolo avvelenò
che si sono involati. calvino, 3-137 : uno imbeccava un cigno con chicchi di
trapuntarsi di stelle. graf, 3-137 : al ciel che nitido s'indiamanta /
, eccezionalità. filicaia, 3-137 : per dare ad intendere questa forza,
mes- sagger d'aprile. gioberti, 3-137 : i suoi primi rudimenti [della
, contenuto. d. bartoli, 3-137 : onde il farsi o dilatarsi quella tanta
telefonino interno della portineria. pratolini, 3-137 : passammo quella notte...
suo intrinseco valore. f. galiani, 3-137 : quel valore... che
sono intrisa di angoscia. pavese, 3-137 : sei tutto intriso di ricordi, ippolito
dio de'cristiani. frachetta, 3-137 : dopo l'introducimento dell'uso del cavallo
del cervo. baldelli, 3-137 : che dirai... che siano
sempre più nere e larghe. bocchelli, 3-137 : una tenerezza sorgeva quieta e larga
legale unione veniva negato. brancati, 3-137 : l'accordo fra i due coniugi
della lente. d. bartoli, 3-137 : nella refrazione distoglie i raggi dal
i greci, liquirizia. landò, 3-137 : bevono [gli agricultori]..
, e sempre lustrigiava. idem, 3-137 : sparsa a le spalle avea l'umida
e gli avvocati. c. arrighi, 3-137 : codesta dell'ammonizione giudiziale è,
di dentro. c. dati, 3-137 : una sera, che era malamente concio
passò ancor egli sicuramente. testi, 3-137 : il dottor casnedi è giunto ancor
comandati d'origine contadina. brignetti, 3-137 : l'insieme non temeva incertezze:
per analogia del rumore. levi, 3-137 : [l'automobile] era un'appia
potrai congiungere. p. della valle, 3-137 : ogni persona maritata, quando si
tutta la vita. g. bassani, 3-137 : le mecche del tennis internazionale:
contro il governo mediceo. mamiani, 3-137 : il disperar subito di salvare l'
di diana e d'apollo. lanzi, 3-137 : v'era un grado fra le
appartiene a un bambino. palazzeschi, 3-137 : il minuscolo cervello del cittadino cinquenne
un canto). guglie iminetti, 3-137 : io tacqui. nell'oscura quiete
portò fino in levante. piovene, 3-137 : volle farmi apprezzare le qualità delle
netto neofito! misasi, 3-137 : la sua voce musicalmente triste.
. -inascoltato. poerio, 3-137 : all'aura spiegando l'antico vessillo /
mondo gli occhi apersi. poerio, 3-137 : rimembri, ripensi quel giorno nefando /
è negazione dell'arte. imbriani, 3-137 : una mano dalle cinque dita,
altri desiri. ciro di pers, 3-137 : non paventa più l'artica gente
e questo per difendersi. segneri, 3-137 : ciechi di rabbia e per l'
da cane di guardia. verga, 3-137 : ha il naso fine quell'omaccio!
di una finestra). cassola, 3-137 : prima di spogliarsi mara indugiò a
. ant. operazione. bisaccioni, 3-137 : restringeva le spese della casa e
liturgiche. c. dati, 3-137 : nel tempo delle quarantore conduceva i
, orlogi e sfere. ghirardacci, 3-137 : alli 6 di febbraro, il sabbato
la fama non oscura. erizzo, 3-137 : quella città che per innanzi era
macchia epatica sulla pelle. nieri, 3-137 : 'palastre ': chiazze di color ramoso
di una persona). nieri, 3-137 : quella è un bel tocco di fanciulla
dial. smargiassata. nieri, 3-137 : 'palazzata': millanteria, spacconata,
che ha di presente. ghirardacci, 3-137 : fu portato l'orologio della torre
per il sonno). dossi, 3-137 : l'ora è tarda e i miei
a fianco all'altro. palazzeschi, 3-137 : le colline prossime e l'altra sponda
mente e meccanicamente. lucini, 3-137 : li occhi vogliono nuovi spettacoli: /
odore della noce moscata. montale, 3-137 : federigo fu preso sottobraccio e guidato
parlato. marco polo volgar., 3-137 : si leva uno grande parlato,
fornito di parole. brignetti, 3-137 : al rumor dell'inno 'l'italia
atrimonio di tutte le genti. bernari, 3-137 : l'una dopo altra le invenzioni
e gettavi suso dell'olio. cennini, 3-137 : con una mella ben piana taglia
di carbon negro profilo. pasolini, 3-137 : tutti i fili della luce erano
corra / chiusa nel piombo. quaglino, 3-137 : tu sia la polla cui attingi
delle più invidiabili]. praga, 3-137 : con te la vita è placida fiumana
un dito di porto. volponi, 3-137 : proseguì scherzando: -un'anisetta, un
di rendere il campo. landò, 3-137 : quando è tempo di tagliar il tormento
una punta fin lassù. pratolini, 3-137 : lanciavamo una moneta raccogliendola nel palmo
molte cose predissi future. anguillara, 3-137 : poi che fu giunta [liriope]
. a. f. doni, 3-137 : arrivato nell'ampia tomba,..
fiamma ardente. ciro di pers, 3-137 : la pruina a serbar fede a le
, essercita la virtù. tesauro, 3-137 : era pullulato questo rampollo dal pietosissimo
cavezzone che di pungiglione. lupis, 3-137 : la sassonia,... impietrita
passo a seguir la giumenta. porzio, 3-137 : a'soldati e vassalli, quasi
istruzione del processo. sanudo, 3-137 : essendo messe le condanne in raspa,
tempo). esopo volgar., 3-137 : la mala vita merita d'essere richiusa
mi colpisce calor del sole. poerio, 3-137 : rimembri, ripensi quel giorno nefando
arme gì a riscontrare. luca pulci, 3-137 : poi riscontrò beltramo aitimonieri / e
intellettuale, ma riconosciuto. jahier, 3-137 : ora cammina vestito dell'abito della
il giogo alla cappadocia. bettinelli, 3-137 : in quel respiro già preceduto dal mite
di quella prodigiosa civiltà. bernari, 3-137 : nella filanda, accompagnando lo studio
forse scacciaro i poverini. cantù, 3-137 : a sera fatta tornando, sentiamo un
puro che vista aia de muro. erizzo 3-137 : si dice che, avendo egli
. rantolo, brontolio. vittorini, 3-137 : si sente nella cucina un cupo rovinio
di più che dugentomilia ducati. poerio, 3-137 : pugnando col trace / fu l'
tutto coperto di ferite. d'annunzio, 3-137 : l'idiota nuotava come un cane
. ant. barcaiolo. bruno, 3-137 : dove quel filosofo fu ignorante, ha
e scambiare et alterare. buonafede, 3-137 : io vedo assai chiaramente in queste
, sciloppate e cotte. montale, 3-137 : lo attendeva una minestra del paradiso
-con meton. leopardi, 3-137 : torna toma fra noi, sorgi dal
scoppio delle tue risate. brancati, 3-137 : veniva preso da scoppi di risa.
: i soldati eraciro di pers, 3-137 : dell'albi e de l'istro il
siano accentate). tolomei, 3-137 : ogni volta che una dizzione finisce in
sognar forse. g. bassani, 3-137 : mi addormentavo, mi svegliavo, mi
tocco della campana). ghirardacci, 3-137 : alli 6 di febbraro, il sabbato
arma da fuoco portatile. pasolini, 3-137 : intorno alle altre baracche c'erano almeno
colore su uno sfondo. calandra, 3-137 : i rami d'un pero poveri di
agricoltura prosperosa. u. caprara, 3-137 : poi la depressione: stagnano i traffici
a mostrarsi stinta dal tempo. piovene, 3-137 : uomo stinto e magro, curvo
da un luogo. ser giovanni, 3-137 : corsero a furore a il palagio dello
. ferrati [in fanfani, 3-137 ]: costui era una persona, da
, non tagliano le biade. landò, 3-137 : quando è tempo di tagliar il
ed acqua a catinelle. montale, 3-137 : alle dieci alcuni fulmini fecero rintronare la
, fatti. l. martelli, 3-137 : libero e lieto vo tessendo in versi
sudicia, della tintura. bernari, 3-137 : l'una dopo l'altra le invenzioni
anche come disciplina scolastica. tolomei, 3-137 : questa regola de le quattro liquide,
pittorica. fr. colonna, 3-137 : et de soto la strofiola, compositamente
divino. marco polo volgar., 3-137 : ancora v'àe uno bello incensiere e
sarà più unitaria e omogenea. bernari, 3-137 : volle, benché sposato, iscriversi
un bucine o una vangaiuola. stuparich, 3-137 : passò una barca nera; con
- anche sostant. latini, 3-137 : tu se'uomo veniticcio, nato di
un angelo. c. dati, 3-137 : una sera, che era malamente concio
bagno] più lineare. brignetti, 3-137 : il monumento a garibaldi aveva trovato
. alquati [« quaderni rossi », 3-137 ]: la cibernetica ingabbia il capitale