dotta, lat. ambrosia (plinio, 27-11 ); cfr. ambrosia1.
troppo sottile, sofistico. guiitone, 27-11 : voglio e deggio e posso esser servente
mici. dante, inf., 27-11 : mugghiava con la voce dell'afflitto,
. gregorio magno volgar.], 27-11 : moisè... innanzi che egli
s. gregorio magno volgar.], 27-11 : iddio... condusse alla
comparire avanti. d. bartoli, 27-11 : passatole da molte punte il petto
sessanta, decurione quaranta. gabrielli, 27-11 : ma sopra ogni decina un soprastante
s. gregorio magno volgar.], 27-11 : iddio per queste sue nuvole folgora
? ella debbe esser presso. ariosto, 27-11 : a parigi di nuovo ritornava,
non fè mai tal fiacco. pulci, 27-11 : grandonio col baston fa fiacco,
facella / è nutrimento. ariosto, 27-11 : pensò che dentro anglante o dentro a
me n'abbia cotanta. guittone, 27-11 : donque deritto n'ho, s'
del papavero. domenichi [plinio], 27-11 : lo ipicoo nasce nelle biade e
-sf. domenichi [plinio], 27-11 : la latire ha molte foglie,
al legame affettivo). petrarca, 27-11 : la mansueta vostra e gentil agna /
spezie sua. domenichi [plinio], 27-11 : la licopsi ha le foglie più
poco conto, disprezzare. berni, 27-11 (ii-300): quel ch'è duro
e deriscita. rustico, vi-161 (27-11 ): adunque, chierma, non ci
uso aggettivale. magalotti, 27-11 : mi rallegro del fortunato riscontro che
a. pucci, cent., 27-11 : essendo creata nuova usanza / in
forcata. idem, inf., 27-11 : come 'l bue cicilian, che mugghiò
e nera. domenichi [plinio], 27-11 : il leontopetalo è chiamato da alcuni
s. gregorio magno volgar.], 27-11 : perché la virtù e il conoscimento
vizio. latini, rettor., 27-11 : usaro et inforzare tutto loro ingegno
amorosa, la pace. petrarca, 27-11 : la mansueta vostra e gentil agna /
lo scorrere del tempo. savinio, 27-11 : altri [racconti] ancora, come
. gregorio magno volgar.], 27-11 : con tutti i loro desideri si sforzino