muso. dante, purg., 26-34 : così per entro loro schiera bruna /
. buti, 2-622 [purg., 26-34 ]: s'ammusa, cioè tocca
se fo del tuo guadagnato. idem, 26-34 : frate, non m'esser sì
bianco more. idem, purg., 26-34 : così per entro loro schiera bruna
dotta, lat. ceratia (plinio, 26-34 ), forse dal gr. xepaxta
s. gregorio magno volgar.], 26-34 : come l'ariento si pruova nel
rete [da caccia]. leopardi, 26-34 : come da'nudi sassi / dello
che non ti costa. iacopone, 26-34 : fatt'ho per te 'l pele-
pèrdono che paiono morti. pulci, 26-34 : ma innanzi che partiti siàn da
te e quanti sparlatori. pulci, 26-34 : ma inanzi che partiti siàn da gioco
o col materno lembo. ariosto, 26-34 : avean lor nomi chi sopra la testa
s. gregorio magno volgar.], 26-34 : ordinerai l'assedio verso di lei
sé rancura. dante, inf., 26-34 : colui che si vengiò con li
a movimenti). ariosto, 26-34 : poi si vedea d'imperiale alloro /
di calcoli vescicali. magalotti, 26-34 : è sfortunato nei figli. il primo
si cambiò maria. la spagna, 26-34 : se tu vuoi ritornare al mio dio
tutte l'ore ». berni, 26-34 (ii-285): ecco un che,
(un suono). moravia, 26-34 : ogni volta che la porta si apre
per una trenta. dante, infi, 26-34 : e qual colui che si vengiò