calare intesa. idem, purg., 25-10 : e quale il cicognin che leva
sebbene. angiolieri, vi-1-324 (25-10 ): se mi degnasse volermi a
genesi, 6-14 e seguenti; esodo, 25-10 e seguenti, ecc.).
g. m. cecchi, 25-10 : or quel forziere è pien di cotai
cavoli. g. m. cecchi, 25-10 : ma si può / fare in
cicogna. dante, purg., 25-10 : e quale il cicognin che leva l'
nome. idem, par., 25-10 : però che nella fede, che fa
famiglia. g. m. cecchi, 25-10 : -ben che'l suo debitore fusse
quando eri sua moglie. berni, 25-10 (ii-254): così dicendo,
g. m. cecchi, 25-10 : egli m'insegnò 'l tutto: onde
fiaccola, face. chiaro davanzali, 25-10 : son divenuto parpaglione / che more
stranier entro un gabbione. forteguerri, 25-10 : quello che si beve e si manduca
tuo. g. m. cecchi, 25-10 : io presi seco / una amicizia
dal sommo sacerdote aronne. leopardi, 25-10 : siede con le vicine / su la
e serpi e calabroni. idem, 25-10 : ècci una erba che si chiama
. domenichi [plinio], 25-10 : ecci l'erba alisma, la quale
appresso le altre nazioni. mazzini, 25-10 : operai italiani,...
neurada. domenichi [plinio], 25-10 : l'erba fri- nion..
nodi. domenichi [plinio], 25-10 : questa erba ha il gambo a
43. tramontare. leopardi, 25-10 : siede con le vicine / su la
gioia donare. dante, vita nuova, 25-10 (116): acciò che non
li. domenichi [plinio], 25-10 : aiuta questi l'erba frinion bevuta
il mio caro renzo. mazzini, 25-10 : operai italiani, questo è discorso grave
ragazzone sode, massicce. moravia, 25-10 : la robusta e sportiva ragazzona veglia.
, mal per lui. idem, 25-10 : volete voi ch'io mi creda che
prosa. dante, vita nuova, 25-10 (116): grande vergogna sarebbe a
che conta paternostri a mattutino. aretino, 25-10 : rechiamoci dinanzi agli occhi de la
di porvi cura. petrarca, 25-10 : se tornando a l'amorosa vita,
filosofia. dante, vita nuova, 25-10 (116): grande vergogna sarebbe a
. domenichi [plinio], 25-10 : l'erba telifono è chiamata da alcuni
dona. dante, vita nuova, 25-10 (no): grande vergogna sarebbe a
. con uso rafforz. pulci, 25-10 : io ti dirò la pura verità.
chi doveva poi ammirarle. moravia, 25-10 : tua madre, una vedova bella e