inforcar li suoi arcioni. petrarca, 24-6 : i'era amico a queste vostre dive
'». idem, purg., 24-6 : l'ombre, che parean cose
quello ch'ella si fa. ariosto, 24-6 : in terra un paio addormentato stese
asino. g. m. cecchi, 24-6 : l'asino / si scortica alla
diventerebbe anche troppo formidoloso. varchi, 24-6 : mai non gli scrive gismondo mai
. landino [plinio], 24-6 : la camepitis è detta in latino
. g. m. cecchi, 24-6 : io penso, e pensomi / di
: vivere di rendita. varchi, 24-6 : chi vive d'entrate non avanza mai
mole superba. d. bartoli, 24-6 : durazion permanente, indivisibile, e tutta
quella arte facevo gran caccie. varchi, 24-6 : a firenze s'usa oggi di
piangere, lamentarsi. guittone, 24-6 : ciò è l'amor: ch'ogni
g. m. cecchi, 24-6 : gli è ancora un cucciolo / che
divenire il farla monaca. varchi, 24-6 : -a ogni modo sarebbe bisognato farla monaca
tu aspettassi il dì novissimo. ariosto, 24-6 : in terra un paio addormentato stese
-figur. dante, inf., 24-6 : la brina in su la terra assempra
pettorali e testere di sonagli. tedaldi, 24-6 (57): sede [amore
figura. domenichi [plinio], 24-6 : abbiamo ragionato ancora della natura del
cessare. dante, par., 24-6 : o sodalizio eletto a la gran cena
). dante, vita nuova, 24-6 (108): io poi, ripensando
loro che ella ben risedesse. varchi, 24-6 : oh quanto mi piace quella casa
n'è tutto ismemorato. petrarca, 24-6 : se l'onorata fronde che prescrive
figur. dante, inf., 24-6 : la brina in su la terra assempra
vostri. g. m. cecchi, 24-6 : oh voi siete pur semplice /
. g. m. cecchi, 24-6 : tu resterai zufolo zufolo. 8
delle sue opere. tommaseo, 24-6 : del buonaparte morto scrissi più tardi un