figur. dante, par., 23-65 : ma chi pensasse il ponderoso tema,
). dante, inf., 23-65 : di fuor [le cappe] dorate
, come grida e urli. petrarca, 23-65 : né mai in sì dolci o
motto gli conta il fatto. ariosto, 23-65 : così cadendo va di pene in
, modesta sei magalotti, 23-65 : la lor somma stupidità [di certi
misura. idem, purg., 23-65 : tutta està gente che piangendo canta
). dante, par., 23-65 : chi pensasse il ponderoso tema / e
di cento gioie un petto. magalotti, 23-65 : quelli che... vivono
copia dell'edizione alfieriana. mazzini, 23-65 : quest'è l'ultima o penultima lettera
dea prosedere. dante, in}., 23-65 : elli avean cappe con cappucci bassi
. c. e. gadda, 23-65 : della capitale non so dirle nulla:
onde si chiamano platicerote. salvini, 23-65 : altri [cervi] anco appellano i
a vili amori di senso. magalotti, 23-65 : ii non trovarsi tra qualche popolazione
rappresentare in poesia. petrarca, 23-65 : né mai in sì dolci o in
panda / sua fiamma. ariosto, 23-65 : di non tosto abbracciarla lo ritiene
un'eruzione). mazzini, 23-65 : il 17 di questo mese londra deve
purg., 23-65 : tutta està gente che piangendo canta /
impunità per tutti i mascalzoni. mazzini, 23-65 : londra deve andar sottosopra per un
, anche i vocaboli. arbasino, 23-65 : abbastanza musico anche lui: però barone
una materia. dante, infi, 23-65 : elli avean cappe con cappucci bassi /