i-395 [/ « /., 23-58 ]: ora intende in questa sesta bolgia
n'andò al vescovo. ariosto, 23-58 : -slegate il cavallier, -gridò —
— dante, par., 23-58 : se mo sonasser tutte quelle lingue /
progressi della nuova spagna. magalotti, 23-58 : non ci è voluto niente di
rizzò e an- dossene. varchi, 23-58 : certi ringraziano nascosamente chi gli benifica
che si gli appiatta. varchi, 23-58 : s'ingegnano che i benefizi da
. a. pucci, cent., 23-58 : que'di forlì mutar proponimento /
di lire quarantamila. carducci, iii- 23-58 : di quell'archivio restano ancora quarantamila tra
di noi, di ritrovarci. moravia, 23-58 : da cassandra fino al confine con
). dante, purg., 23-58 : « la faccia tua, ch'io
spaccone; dire spacconate. ariosto, 23-58 : « chi è costui che sì gran
danari. c. e. gadda, 23-58 : ho dovuto partire a tambur battente
la melma -al delta. moravia, 23-58 : da sassandra fino al confine con
essere come il pastore. idem, 23-58 : non è impossibile che il pastore