notte si rinchiude e serra. idem, 23-46 : dicea il romito: -statevi
dietro poi tante atre notti. ariosto, 23-46 : ma più de l'altre nubilose
lepri dar spesso la caccia. salvini, 23-46 : e parte ancora / co'rapidi
acqua. dante, inf., 23-46 : non corse mai sì tosto acqua per
facéi question cotanto crebra. ariosto, 23-46 : la bara funebre / giunse..
stretta doccia. idem, inf., 23-46 : non corse mai sì tosto acqua
, i salvo nettuno. leopardi, 23-46 : d'intelletti immortali / degno trovato
e mette a foco ardente. ariosto, 23-46 : dopo non molto la bara funèbre
ecc. dante, purg., 23-46 : mai non l'avrei riconosciuto al
fantasia co'suoi incanti. forteguerri, 23-46 : ne'suoi begli occhi amor tien la
d'esser poco sodisfatto. magalotti, 23-46 : che si vegga, che si studi
arguisco dal vostro silenzio. mazzini, 23-46 : quanto ai consigli che mi date,
coltello che io avevo. monti, 23-46 : al sommo atride intanto i prenci
specchio di luce inintelligibile. magalotti, 23-46 : se a chi ve lo mostra [
(le lacrime). ariosto, 23-46 : con più vena fuor de le palpèbre
tutta la faccia si infocò. ariosto, 23-46 : con più vena fuor de le
sé sovra sua unitate. petrarca, 23-46 : i piedi in ch'io mi stetti
dell'esistenza di dio. magalotti, 23-46 : voi, professandovi indifferente a credere
non porta la spesa. varchi, 23-46 : se già non richiedesse il debito o
un segno di progresso. moravia, 23-46 : cosa succede nella testa di un lobi
privo. idem, par., 23-46 : apri li occhi e riguarda qual son
memoria. dante, purg., 23-46 : mai non l'avrei riconosciuto al
è più attinica ». moravia, 23-46 : pur assistendo alle riprese cinematografiche, ogni
a ritirare con vergogna. aretino, 23-46 : non loda egli coloro che sono il
alle macine. dante, inf, 23-46 : non corse mai sì tosto acqua per