e balzano la fronte. pulci, 23-33 : e volse un suo morel tutto
ferraù verso la fonte. idem, 23-33 : u moro alzò ver lei l'altiera
e da'soi cognosciute. ariosto, 23-33 : nel calar d'un monte, /
. dante, purg., 23-33 : parean l'occhiaie anella sanza gemme
divine summe ierarchie. ariosto, 23-33 : il moro alzò vèr lei l'altiera
militare. g. m. cecchi, 23-33 : via volando,
paventato. dante, inf., 23-33 : noi fuggirem l'imaginata caccia.
. g. gozzi, 1 * 23-33 : agricoltura, don celeste, i tuoi
fino a quel tempo. petrarca, 23-33 : sentendo il crudel, di ch'io
il gallo con le galline. salvini, 23-33 : la primavera montan le colombe /
domandò el suo morello. pulci, 23-33 : -piglia del campo, rispose il
con il danno altrui. sacchetti, 23-33 : doh, signore mio, guardate quello
interiore che ne deriva. petrarca, 23-33 : infin allor percossa di suo strale /
l'assalto alla muraglia. forteguerri, 23-33 : ei ben stretto in sella /
sostanza de'negoci loro. magalotti, 23-33 : voi volete conoscere il medico in viso
liquore simile alla cera. salvini, 23-33 : 1 pesci, andando a nozze
lunga fiata. idem, par., 23-33 : per la viva luce trasparea /
maggior celerità s'appressi. mazzini, 23-33 : ciò di che abbiamo bisogno, è
chierato e scaccato di bianco. varchi, 23-33 : alcuni collo star cheti o col
, piacevole, leggiarmente inebriante. idem, 23-33 : questo squisito liquore vi rischiarirà le
g. m. cecchi, 23-33 : sarebbe venuta se non fusse / che
oh! io li conosco. idem, 23-33 : la fece segretamente vendere a dei
. tess. pannolano. landolfi, 23-33 : dormì placidamente nel suo giaciglio di cencilani