l'amalato che medicarlo. varchi, 23-32 : il cibare gli ammalati quando il
come all'altro meglio attagliasse. pulci, 23-32 : cotesta alfana, per macon!
rispondere per le rime. pulci, 23-32 : cotesta alfana per macon! m'attaglia
palme picchia. idem, inf., 23-32 : s'elli è che sì la
per conseguire uno scopo. pulci, 23-32 : io vo'ch'ella mi porti a
/ e 'l viso chino? varchi, 23-32 : questo verbo chieggio, o vero
hanno troppo cibato. varchi, 23-32 : il cibare gli ammalati, quando il
cinto di edera. salvini, 23-32 : il lauricomo febo, e l'ederifero
del corpo. dante, purg., 23-32 : parean l'occhiaie anella sanza gemme
attenuare, mitigare. magalotti, 23-32 : tanto gli uni che gli altri han
coronate d'alloro. salvini, 23-32 : in tavole dipinte... /
campo religioso o filosofico. magalotti, 23-32 : perché tutto questo fracasso? non
avea mangiato e bevuto. mazzini, 23-32 : questa lettera pagala, ben inteso coi
malagigi tagliava le parole. varchi, 23-32 : se la sorte arà fatto che noi
: soprannome. storia di stefano, 23-32 : i nomi loro quivi si fo sciita
raccolse il detto tuo. ariosto, 23-32 : di molte cose l'ammonisce, e
di venticinque mila rupìe. salgari, 23-32 : io getterò in aria una 'rupia'
sangue gittavagli in viso. leopardi, 23-32 : cade, risorge, e più e
tutto insacca. idem, inf., 23-32 : s'egli è che sì la destra
serbarsi a miglior tempo. berni, 23-32 (ii-221): non rispondeva il
tam, uno xylofono. moravia, 23-32 : guardo gli strumenti. sono i soliti