'l bel cucumero. ariosto, 23-135 : un alto pino al primo crollo
). dante, par., 23-135 : quivi si vive e gode del tesoro
. ottimo, iii-517 [par., 23-135 ]: introduce qui l'esilio del
li giudei. véllutello [par., 23-135 ]: quivi si vive terra
mie cor ardea. petrarca, 23-135 : poi che madonna da pietà commossa /
che ambrosia e baccari. ariosto, 23-135 : svelse dopo il primo altri parecchi,
parte! dante, inf., 23-135 : un sasso, che da la gran
la versura e il giònco. ariosto, 23-135 : quel ch'un uccellator, che
aquifolia, overo acilon. ariosto, 23-135 : fe'di simil querce e d'olmi
fue. idem, par., 23-135 : quivi si vive e gode del tesoro
aratura o due. ariosto, 23-135 : quel ch'un uccellator, che s'
, le trovò irreprensibili]. leopardi, 23-135 : noverar le stelle ad una ad
e massime la sabbatica. ariosto, 23-135 : quel ch'un uccellator, che s'
obbediente come una pecoretta. salvini, 23-135 : la gran forza della fronte /
piedi; passo saltato. moravia, 23-135 : le figure della danza, poi,
ora dopo la sangria. idem, 23-135 : è fama che non servisse a
laveggino e un soffietto. magalotti, 23-135 : che avreste voi detto in sentire
per un mese intero. magalotti, 23-135 : che avreste voi detto in sentire
. - anche assol. varchi, 23-135 : nessuno che voglia comperare un luogo a
maggiore lunghezza. dante, inf, 23-135 : rispuose adunque: « più che tu