debole. dante, par., 22-85 : la carne de'mortali è tanto
buti, 3-614 [par., 22-85 ]: la carne de'mortali, cioè
uomo. dante, par., 22-85 : la carne de'mortali è tanto
o l'amante rapì. leopardi, 22-85 : sebben vóti / son gli anni miei
/ la gelosia invidiosa! iacopone, 22-85 : o mondo « innondo, che
de'prodi e faticanti soldati. salvini, 22-85 : muli faticanti, / non domi
lanzo governatore della savoia. forteguerri, 22-85 : il vecchio della villa era già fuora
- anche assol. pulci, 22-85 : or non bisogna insegnare al signore,
mara- vigliose delli stoici. varchi, 22-85 : annoveriamola (se ti piace)
, della luna). ariosto, 22-85 : roppe il velo [dello scudo]
d'elli. idem, inf., 22-85 : danar si tolse e lasciolli di
pandolfo circa la dote. magalotti, 22-85 : tassa, al certo, non rigorosa
vaghe rimesse de'vezzosi parlari. varchi, 22-85 : vuoi tu... che
si vegna. idem, purg., 22-85 : mentre che di là per me
. dante, inf., 22-85 : fu frate gomita, / quel di
, procura i miei perigli. casti, 22-85 : benché una morte sola, e
costituito. b. croce, iii- 22-85 : anche la 'questione meridionale', di cui
spesavia. dante, purg., 22-85 : quando domizian li persequette, / sanza
livello di sviluppo industriale. moravia, 22-85 : il patriottismo xenofobo non poteva modificare
mangiare, chiedranno. dante, infi, 22-85 : quel di gallura, vasel d'ogne
, od un vampo. ariosto, 22-85 : roppe il velo e squarciò che gli
letterario, di xenofobia artistica. moravia, 22-85 : del resto, purtroppo, la
: evidenziarsi appena appena. savinio, 22-85 : facciamo notare che nel 'serpente a sonagli'