antica casa greca. salvini, 22-71 : e i forestieri il messagger condusse /
par donna. idem, inf., 22-71 : e preseli 'l braccio col runciglio
la privazione di quelle. varchi, 22-71 : tutto quello che manca del bene,
ferreo e adamantino core. salvini, 22-71 : a lui queste cose non difesero
e correre sopra i nimici. varchi, 22-71 : chi non possente raffrenar l'
o tritato finemente. magalotti, 22-71 : di questa stessa polpa grattata fina,
lece. idem, inf., 22-71 : preseli 'l braccio col runciglio, /
si sdrusciola alla lussuria. varchi, 22-71 : colui il quale nelle sozze e sporche
no ha l'anima presa. iacopone, 22-71 : mo non è maraveglia s'eo
ed erodiade là morirò. pulci, 22-71 : la sua morte più ch'uliva
? quanta gente vi piatisce! varchi, 22-71 : un uomo feroce ed inquieto,
personificazioni. dante, par., 22-71 : nostra scala infino ad essa varca,
astuzia e per ingegno. varchi, 22-71 : chi, non possente raffrenar l'ira
-arroncigliare. dante, inf, 22-71 . libicocco « troppo avem sofferto »,
in mano un bicchiere. moravia, 22-71 : un avvocato meridionale intorno alla quarantina
del dramma rappresentato in teatro. savinio, 22-71 : in mezzo a un'afa che
disdegno come un porco rugge. varchi, 22-71 : chi, non possente raffrenar l'
scabrosetta come una piccola spazzola. savinio, 22-71 : paglietta sulle ventitré, virginia all'
(una condizione). varchi, 22-71 : non può un savio dubitare della pena
. c. e. gadda, 22-71 : finirono dopo un'ora e mezzo con
cenci e di staio. savinio, 22-71 : in mezzo a un'afa che ci
-anche con uso antifrastico. savinio, 22-71 : la signorina morelli, che somiglia a
-spremuto, schiacciato. magalotti, 22-71 : questa [polpa di cocco] grattonata
, ma di mezza tacca. moravia, 22-71 : ci pareva d'essere in un
e il fior g. contini, 22-71 : ogni lettura un po'tesa dovrebbe porsi
intorpidito, indolenzito. varchi, 22-71 : alcuno altro, infingardo e balordo,