luce. idem, par., 22-58 : però ti priego, e tu,
per averne miglior mercato. berni, 22-58 (ii-206): e non aveva mai
in basso; rovesciato. varchi, 22-58 : che dirò che tutte [le piante
in cui ordinava pubbliche feste. leopardi, 22-58 : se a feste anco talvolta,
verso uno suo compagno. forteguerri, 22-58 : lo guarda la fanciulla fisso fisso.
bolgia. dante, inf., 22-58 : tra male gatte era venuto il sorco
canto dolce liquor geme. magalotti, 22-58 : la palma cagiuri,...
, che le si avventa. salvini, 22-58 : andonne sotto il sole, /
retor.: dunque. varchi, 22-58 : quanta è oggimai la diligenza della
ho fatto meno del solito. savinio, 22-58 : per molto tempo, auspice il
]: 'reffìadare': atmaczen. varchi, 22-58 : dormendo, rifiatiamo non accorgendocene.
(la tosse). iacopone, 22-58 : la saracchiosa tossa chi lo vede contossa
, ostili. dante, inf, 22-58 : tra male gatte era venuto il sorco
e nove minori intorno. magalotti, 22-58 : i suoi grappoli [della palma]
generalmente ne'suoi racconti. savinio, 22-58 : non la brutalità del protagonista vieta
né conoscitore. g. contini, 22-58 : perché dante limita giraut? perché è
poeticamente. dante, purg., 22-58 : per quello che cliò teco lì tasta
spento. c. e. gadda, 22-58 : un giovanotto in divisa..
alla villania. savinio, 22-58 : non la brutalità del protagonista vieta simpatia