lui sprona l'aferrante. pulci, 22-49 : e poi ch'armato si vide a
/ venne nel petto. idem, 22-49 : ti perdo [caro tempo giovami]
s'avea fatto avante. idem, 22-49 : subito allo scudier suo fece cenno,
eserciti e farli licenziosi. ariosto, 22-49 : pinabello ha una donna così iniqua
giarle senza ricorrer a divinità. salvini, 22-49 : e bruciò molte cose /
sporco, lurido. iacopone, 22-49 : o casa tribulata, che deo l'
età [matura]. varchi, 22-49 : non posso, risposi, che confessare
o senza campanello). salvini, 22-49 : la porta a sé tirò colla cornacchia
dritto e ottimo parere. ariosto, 22-49 : come l'usanza (che non è
gran fendente sopra la testa. magalotti, 22-49 : dopo aver discreditato le mercanzia degli
, conforto, gioia. leopardi, 22-49 : ti perdo / senza un diletto,
singolare e indiviso bene unico. varchi, 22-49 : quello che di sua natura è
pianto mio alcun ristoro. salvini, 22-49 : costui... molto colle parole
tratti seco nel malanno. sacchetti, 22-49 : e però pigliate conforto, e lasciate
abietto il nome de'pontefici. varchi, 22-49 : or tu... pensi
esemplare di una moneta. cieco, 22-49 : quella ancella fé tanto con suoi vezzi
tempo? dante, inf., 22-49 : mia madre a servo d'un segnor
(gli occhi). iacopone, 22-49 : o casa tribulata, che deo l'
rimbeccarsi. pavese, dante, purg. 22-49 : sappie che la colpa che rimbecca /
o per malattia). iacopone, 22-49 : o casa tribulata, che deo l'
. conferire tonalità sfumate. magalotti, 22-49 : io ne ragunai alcuni pezzetti di corallo
corpo vano. idem, inf., 22-49 : mia madre a servo d'un
di biada n'avea. varchi, 22-49 : io per me veggo...
disperde poi nella prosa. idem, 22-49 : non mi pare che ci riescano gli
, montatura. alvaro, 22-49 : le preoccupazioni delle inscenature che si fanno