piacere. dante, par., 22-24 : e vidi cento sperule, che 'nsieme
occhio. dante, inf., 22-24 : come idalfini, quando fanno segno /
botandosi e dicendo molte orazioni. pulci, 22-24 : io ho al sepolcro andar,
cor gentil pien di dolcezza. ariosto, 22-24 : quivi trovò che di catena d'
attenzione. dante, purg., 22-24 : come potèo trovar dentro al tuo
atteone e del bellissimo adone. magalotti, 22-24 : quanto all'uccello di paradiso.
incerto. g. m. cecchi, 22-24 : e'vuol tor moglie: /
o accrescendo le forze. leopardi, 22-24 : che pensieri immensi, / che
la pace e séguitala. petrarca, 22-24 : lo mio fermo desir vien dalle
poche volte è vero. leopardi, 22-24 : e che pensieri immensi, / che
principe stato sarebbe. d. bartoli, 22-24 : il serviva in ufficio d'aio
temporale. dante, inf., 22-24 : mostrav'alcun de'peccatori il fosso,
. dante, inf., 22-24 : come i dalfini, quando fanno segno
s. gregorio magno volgar.], 22-24 : l'atto della nostra operazione,
i cani. domenichi [plinio], 22-24 : se l'anguinaglia s'enfia,
naturali. dante, par., 22-24 : come a lei piacque, li occhi
. dante, inf., 22-24 : talor così ad alleggiar la pena /
(un vento). varchi, 22-24 : esce austro fuori e nubiloso stride.
tornita / dalla la nutrice. varchi, 22-24 : vere sono le cose che tu racconca
non quando casca morto. magalotti, 22-24 : quanto all'uccello di paradiso,
chiamavano di peccato originale. moravia, 22-24 : per liberare gli uomini dal peccato
remissione de'miei peccati. pulci, 22-24 : io ho al sepolcro andar, poi
allo esito del fetore. bemi, 22-24 (ii-195): con gran diligenzia,
corso d'acqua). iacopone, 22-24 : l'acqua lo vento posa: la
. gregorio magno volgar.], 22-24 : se io ho fatta alcuna cosa
ottava bolgia. idem, purg., 22-24 : come potè trovar dentro al tuo
-disfare un tessuto. salvini, 22-24 : ora di giorno / la gran tela
entrata che una finestra. berni, 22-24 (ii-19$): paura avea del
e sulfurea di temperamento. calvino, 22-24 : parlava egli a bocca eternamente spalancata
prigionieri fatti a villa ruffi. moravia, 22-24 : giunge notizia da mosca che il
di rossastro e di violaceo. calvino, 22-24 : l'oscurità della pelle e del