pisane, di grosso granello. forteguerri, 22-17 : ma sì creb bero
braccia uno ed un quarto. magalotti, 22-17 : né meno è vero che queste
). dante, inf., 22-17 : pur alla pegola era la mia intesa
con abbondanza di parole. ariosto, 22-17 : del palazzo incantato era difuso /
infiammato; commosso. cieco, 22-17 : [il padre] poi dalle lagrime
dell'aristocrazia. d. bartoli, 22-17 : gli stati d'amendue gli ordini,
. g. m. cecchi, 22-17 : o fortunaccia come mandi tu / le
pronom. latini, rettor., 22-17 : della qual cosa non fugìo il
la velia della sua nave. varchi, 22-17 : il non ti ricordare di giurisdizione sui
gridare. g. m. cecchi, 22-17 : fate conto egli arà gridato in
. g. m. cecchi, 22-17 : to questa chiave, va su in
è 'l secondo federico. petrarca, 22-17 : maledico il dì ch'i'vidi 'l
altro sollazzo ha in oblio. petrarca, 22-17 : maledico il dì ch'i'vidi
se ne salvarono pochissimi. berni, 22-17 (ii-193): dentro al maschio su
possa sfogare l'ambizione sua. ariosto, 22-17 : v'eran [nel libro]
simplicemente. dante, vita nuova, 22-17 (79): questo sonetto ha quattro
e l'altra mano. ariosto, 22-17 : v'eran scritti i modi / di
precursore del * 48. moravia, 22-17 : eppure questa saggezza, a tutt'
c. e. gadda, 22-17 : ciascuno di questi cento italiani aveva
del mitico col mistico. moravia, 22-17 : eppure questa saggezza, a tut-
di dove era uscito. moravia, 22-17 : ammettiamo un momento che la religione
organismo in decomposizione). forteguerri, 22-17 : vediam ripieno / il ventre de'mosconi
, ecc.). varchi, 22-17 : quando le stelle ardenti / nube atra
santi antichi pro ravia, 22-17 : questa saggezza, a tutt'oggi tanto
di legno, così detti a forteguerri, 22-17 : tal della serpe dal reciso seno /
, venire al mondo. petrarca, 22-17 : maledico il dì ch'i'vidi 'l
nostro aiotorio. dante, par., 22-17 : la spada di qua sù non
a divorar tutti i boschi? forteguerri, 22-17 : ve- diam ripieno / il ventre
sull'introspezione psicologica. montale, 22-17 : quelli che tentano di contemperare un sano