l'occhio! idem, inf., 22-14 : noi andavam con li diece demoni
quello che a te. petrarca, 22-14 : quando la sera scaccia il chiaro giorno
/ pasceano l'apio paludoso. leopardi, 22-14 : e la lucciola errava appo le
. latini, rettor., 22-14 : quando più indegnamente la presumptione e
fui. g. m. cecchi, 22-14 : o maladetta sia la mia disgrazia
/ ca certo pere. iacopone, 22-14 : aio una nora santa, de paradiso
offre. dante, inf., 22-14 : noi andavam con li diece demoni:
ferme amicizie. dante, inf., 22-14 : noi andavam con li diece demoni
vergogna aven che 'l segua. ariosto, 22-14 : tutta quella traccia / che fin
, ma di un cielo. magalotti, 22-14 : i discopritori si messero ad
l'ultima stanza de'mortali. leopardi, 22-14 : la lucciola errava appo le siepi
senza fallisgióne. trattato d'amore, 22-14 : il mi'buon sire istà 'n verme
suddivisione del tempo. petrarca, 22-14 : quando la sera scaccia il chiaro giorno
). dante, inf., 22-14 : noi andavam con li diece demoni:
farti oggi toccar fondo. varchi, 22-14 : in questo largo, e pieno
, farla a modo. magalotti, 22-14 : fu data a uno di questi l'
tra la gente d'arme. pulci, 22-14 : quel che sia da far si
e della ingiustizia fatta. varchi, 22-14 : quinci è che iniquitate in alto regna
lamio. domenichi [plinio], 22-14 : il lamio è una specie d'ortica
assol. latini, rettor., 22-14 : quando più indegnamente la presumpzione e
in vino il mare. salvini, 22-14 : gonfiava in tutto 'l corpo e molto
gli renderemo la terra. fiore, 22-14 : se que'che 'l basciò punto lo
punto. dante, vita nuova, 22-14 (92): vedestù pianger lei,
di un bacigalupo. g. contini, 22-14 : la vena eloquente ed energica che
, apprezzare, pregiare. varchi, 22-14 : virtute a vile; in pregio vizio