posto a cavalcioni. salvini, 22-100 : invidiate a me, dei, che
i balsami più preziosi? casti, 22-100 : l'asperser [la salma] di
gelosia. dante, inf., 22-100 : ma stien i malebranche un poco
, portale ah'amorosa sua. pulci, 22-100 : io vo'ch'ognun coll'arme
: in stampa. pulci, 22-100 : ha questo segreto / costui, che
è mai troppa. pulci, 22-100 : io vo'ch'ognun coll'arme indosso
la gloria di cristo. varchi, 22-100 : perché vuoi tu dunque che quelle cose
fornita. idem, inf., 22-100 : toschi o lombardi, io ne farò
lasciarsi sfuggire nulla. pulci, 22-100 : un occhio alla padella, uno alla
-cólto, intellettuale. savinio, 22-100 : quale dei nostri attori pensosi, zac-
come estremanente 'politicizzato'. moravia, 22-100 : voi, in altre parole,
di un cambiamento purchessia. moravia, 22-100 : l'artista è l'uomo,
. c. e. gadda, 22-100 : parve, un attimo, che la
incarcerato; tenuto rinchiuso. aretino, 22-100 : ecco i sapienti spiriti riserrati in una
lui, ti risovvenga. leopardi, 22-100 : quando pur questa invocata morte / sarammi
. cerimonie ritualmente celebrate. moravia, 22-100 : budda sta seduto sulle gambe incrociate
semplice acqua. savinio, 22-100 : uomini e donne, lasciando sciogliersi
sbandava. c. e. gadda, 22-100 : una violenta sterzata, una frenata
rancore; con crudeltà. aretino, 22-100 : egli tuttavia fulminando comandò velenosamente che
-con valore aggett. savinio, 22-100 : quando i pittori della scuola di barbizon
con uso appositivo. faldella, 22-100 : ed estrasse un portafogli: – ecco