me le mie fatali stelle. idem, 20-8 : però l'ingegno che sua forza
alacre, fervido. tasso, 20-8 : l'ordinanza poi, larga di fronte
, che felice è detto. ariosto, 20-8 : di sé m'hanno governo e
era attendato alla campagna. tasso, 20-8 : ma non lunge sen va, che
al quietare per istanchezza? magalotti, 20-8 : di questo umore è l'ulivo
si sia altro foro. magalotti, 20-8 : ficchisi dentro un muro similmente ad
giuvenchi. g. m. cecchi, 20-8 : -io sono stato / sino alla
. g. m. cecchi, 20-8 : che è cercatora de'miei contrabandi.
, ma di larga chinata. magalotti, 20-8 : di questo umore è l'
degna di un par suo. magalotti, 20-8 : di questo umore è l'ulivo
. g. m. cecchi, 20-8 : né m'è giovato / il prometter
città e cotesto regno. papini, 20-8 : portarono [i pastori] i bianchi
vitella da fare arrosto. berni, 20-8 (ii-143): faceva incanti e medicine
un oggetto). magalotti, 20-8 : nell'oro l'argento vivo, e
u'gaudei non gaudente. iacopone, 20-8 : lo magnare e lo bere è stato
d'inalzar la lancia fulgida. leopardi, 20-8 : dolci affanni, i teneri
combattere ». b. corsini, 20-8 : scorrendo va tra fanti e cavalieri,
-rivestimento di ghiaccio. magalotti, 20-8 : così dico... l'istesso
su. domenichi [plinio], 20-8 : la endivia anch'ella ha i suoi
e guardò nel letto. iacopone, 20-8 : lo magnare o lo bere è stato
di affinità. l. salviati, 20-8 : rimase a me la tutela come a
che trovasi in alcune miniere. mazzini, 20-8 : vedo con piacere che il mineràlogo
situazioni, circostanze. linati, 20-8 : bisogna dire che lo spagnolo da secoli
neuròde. domeniche [plinio], 20-8 : ecci ancora una bietola salvatica, la
). dante, purg., 20-8 : la gente [gli avari] che
immundizia e all'avarizia. petrarca, 20-8 : l'ingegno, che sua forza estima
s. gregorio magno volgar.], 20-8 : eglino non vogliono trovare quelle
metta più a partito. aretino, 20-8 : come non vuoi tu che io sospiri
procede. dante, inf., 20-8 : vidi gente per lo vallon tondo /
come fece il petrarca? giulio strozzi, 20-8 : nella stanza maggiore (e questa
. c. e. gadda, 20-8 : 'musica delle ragazze rutene'...
accadon mai brutti incontri. mazzini, 20-8 : neppure i suoi lavori prediletti poteano
le foglie tra le dita. alvaro, 20-8 : la sua apparizione aveva la certezza
dove. dante, vita nuova, 20-8 (84): poscia quando dico:
camera da letto. giulio strozzi, 20-8 : nella stanza maggiore (e questa è
communità per pagare molti debiti. aretino, 20-8 : ritrovandomi pippa mia figliuola di sedici
. -rognuzza. aretino, 20-8 : questi son guai ad una, come
di peso. domenichi [plinio], 20-8 : la bietola cotta è utile aipedignoni
nazione. c. e. gadda, 20-8 : 'musica delle ragazze rutene'..
e pustole. aretino, 20-8 : i guai sono il veder montare il
effetto si richiedevano. b. corsini, 20-8 : il conte di man- gone imperioso
una malattia. aretino, 20-8 : i guai sono il veder montare il
n'accorgesse. idem, par., 20-8 : questo atto del ciel mi venne
s. gregorio magno volgar.], 20-8 : quando tutti glieretici si sforzano di cercare
dalla sifilide. aretino, 20-8 : la crudelità è la pigion de la
. c. e. gadda, 20-8 : io, ricordalo, non ho paura
. c. e. gadda, 20-8 : la vedi questa bella ragazza che si
s. gregorio magno volgar.], 20-8 : quando tutti gli eretici si sforzano
. meo de'tolomei, vi-ii-60 (20-8 ): ancor ci ha una maggior ricadìa
inanzi che sia meza notte. aretino, 20-8 : « die- dimi allato, acconciati
monde e si mangia arrosto. alvaro, 20-8 : davanti al negozio d'una merce
che ai cinquant'anni. mazzini, 20-8 : in una parola m'era stato
dell'operetta europea. linati, 20-8 : pur che possa frequentare il caffè,