antica: forti come arieti. papini, 20-37 : gli arieti e i becchi dal
, non trovando parole. leopardi, 20-37 : giacqui: insensato, attonito, /
poi non è piovuto? pulci, 20-37 : morgante pur con la tromba aggottava,
stomaco, rallegra el cervello. berni, 20-37 (ii-152): me ne voglio
calzare; stivaletto. boccaccio, 20-37 : sì ch'apertamente / di sopra a'
. corda dell'arco. marino, 20-37 : ponsi per dritto filo incontro al segno
è più pargola e pura. pulci, 20-37 : e 'l mar pur rughia;
copia ed eloquenzia sua. ariosto, 20-37 : di viso era costui bello e
donna meretrice. idem, inf., 20-37 : mira c'ha fatto petto delle
valore eufemistico). aretino, 20-37 : ella avea intorno al pisciatoio una
a sé pondo e dolor. leopardi, 20-37 : giacqui: insensato, attonito,
gravi difficoltà. l. salviati, 20-37 : questo è uno strano ghiribizzo:
impenetrabile ad ogni saetta. forteguerri, 20-37 : de l'armatura poco io favello,
uno spazio; sporgente. aretino, 20-37 : le poppe pareano borse d'uomo senza
era rimasta come insensata. leopardi, 20-37 : giacqui: insensato, attonito, /
i principi guglielmo ed ademaro. magalotti, 20-37 : in sul bel mezzo giorno sotto
lo pessimo errore degli arriani. idem, 20-37 : perché non si osservasse in lui
conducergli per mare a roma. pulci, 20-37 : rinaldo a quei ch'è tristo
[le paci]. ariosto, 20-37 : di viso era costui bello e giocondo
antichi anacoreti. cavalca, 20-37 : la melote e il pallio trito,
riconoscimento. dante, purg., 20-37 : non fia sanza mercé la tua parola
. dante, par., 20-37 : colui che luce in mezzo per pupilla
, vennesenne in italia. cavalca, 20-37 : reverenzia... a lui avevano
; come arma. aretino, 20-37 : le cosce erano fuscelli ricoperti di
circolazione, imboscare. cavalca, 20-37 : i discepoli, ricordandosi del comandamento
siamo cacciati una giornata. cavalca, 20-37 : ammoniva li suoi monaci di sempre
ortolani! gran faccenda! aretino, 20-37 : si volgono gli ortolani e i
stato j d'innocenza. cavalca, 20-37 : la melote e il pallio trito,
con frettolosa malagrazia. aretino, 20-37 : voltandola con più furia che non si
. onda del mare. pulci, 20-37 : e 'l mar pur rugghia e'dalfin
-figur. pelle grinzosa. aretino, 20-37 : le coscie erano fuscelli ricoperti di
dimora. idem, par., 20-37 : colui che luce in mezzo per pupilla
. dante, inf., 20-37 : mira c'ha fatto petto de le
maschile e femminile). aretino, 20-37 : ella avea intorno al pisciatoio una
anima, il paradiso. cavalca, 20-37 : siate valenti a bene operare, e
, veste panni pognente. aretino, 20-37 : avea per sua grazia alcuni peli
del vispistrello. idem, par., 20-37 : la parte in me, che
distogliere da un'intenzione. cavalca, 20-37 : vedendo li frati che egli s'affrettava
la pelle). aretino, 20-37 : ella avea bavosa e mocciosa la bocca
bellezza arrivava ad eccitarlo. bontempelli, 20-37 : s'accorgeranno di avere tra mano dellapubblicità
); nella morte. cavalca, 20-37 : voi... incontenente che lo
poder voi mando stretto. cavalca, 20-37 : due frati... avea quivi
tira da lei qualità. alvaro, 20-37 : una donna è capace di tutto per
, n. 42. cavalca, 20-37 : affrettossi di tornare al suo abitacolo che